23 settembre: Padre Pio, il mese di settembre e me…


di Daniela Domenici

Credo proprio che il mese di settembre sia il “SUO” mese non perché il suo corpo mortale ci abbia lasciato per tornare alla Casa proprio in questo mese ma perché per me e altre due carissime amiche sono successi episodi “con LUI” in questo mese.

A me nel settembre del 2001 è capitato all’improvviso di percepire, intensissimo, il SUO profumo, non lo conoscevo prima ma l’ho ri-conosciuto subito, unico, non descrivibile e, in parallelo, la mia più cara amica G. lo ha sentito nello stesso momento uguale a casa sua…

A Serena C., oltre agli episodi da lei descritti nella sua testimonianza scritta nel suo profilo di FB, ne sono successi altri due in questo mese che danno la misura della SUA presenza nella vita di Serena e di quanto Lui la metta in guardia, nel bene e nel male.

Ad A.R. ne è accaduto uno, all’improvviso, in questo mese, che mi ha confidato e che ha, secondo me, una valenza maggiore perché è successo nella sua terra natale ed è stato premonitore di fatti a lei inerenti, positivi e negativi.

A Fiesole (FI) prorogata la mostra “LA LUCE DI TERSICORE: ANTONIO CICCONE E LA DANZA” di Antonio Ciccone


L’esposizione rimarrà aperta fino a martedì 22 giugno Dato il successo di pubblico viene prorogata la mostra personale di Antonio Ciccone dal titolo “La Luce di Tersicore: Antonio Ciccone e la Danza”. L’esposizione, curata da Stefano De Rosa, che doveva chiudere domani venerdì 11 giugno, rimarrà invece aperta fino a martedì 22 giugno. Antonio Ciccone, probabilmente il migliore artista figurativo attivo nel nostro Paese, è spesso associato ad opere di soggetto religioso, che esaltano il suo intenso misticismo, sviluppatosi nel segno dolce ed imperioso di Padre Pio. La mostra ospitata nella Sala del Consiglio Comunale di Fiesole consente di apprezzare un altro aspetto della vita creativa dell’artista. Si tratta di una scelta selezione di opere realizzate a carboncino, ispirate dalla danza, in particolare dalle coreografie di Keith Ferrone e Marga Nativo. Nella danza, Ciccone vede sprigionarsi la verità, intrisa in uno stato di grazia che solo l’arte rende possibile. Egli ha fermato, con il suo segno esatto e lucido, gli attimi nei quali allo spettatore più accorto si rivela la segreta essenza della vita, unione di carne e spirito. La danza, per Antonio Ciccone, è la liberazione dell’espressività più austera e vera, fonte di guida e di conoscenza. L’esposizione rimarrà aperta con il seguente orario: dal lunedì al giovedì 9,00/18,30 e il venerdì 9,00/13.00.

da http://met.provincia.fi.it