Nuoto, straordinaria Camellini: oro e record del mondo anche nei 100 dorso


L’azzurra conquista la sua quarta medaglia, la seconda d’oro, nuotando da campionessa nella gara per lei più difficile: infrange il muro del minuto e venti secondi con il nuovo primato mondiale e sale sul gradino più alto del podio. L’Italia conquista complessivamente cinque medaglie: due ori e due argenti (tutti di Camellini) insieme al bronzo di Bettella

cecilia camellini

ROMA – Medaglia d’oro e record del mondo: un successo straordinario. E’ ancora all’insegna di Cecilia Camellini la spedizione italiana ai mondiali di nuoto paralimpici di Eindhoven: nel sesto giorno di gare l’atleta modenese mette a segno un’altra incredibile prestazione e sbaraglia le avversarie in una specialità nella quale finora non si era mai confrontata ad altissimo livello. Il secondo oro della Camellini arriva nei 100 dorso per non vedenti (categoria S11), con una progressione inarrestabile che l’ha portata a toccare per prima la piastra facendo anche segnare il nuovo primato del mondo.

ORO CAMELLINI – Classificatasi con il secondo tempo nelle batterie del mattino, subito dietro una delle rivali più dirette, la tedesca Schulte, detentrice del record del mondo con il tempo di 1’20”33, Cecilia Camellini è scesa in vasca convinta delle proprie possibilità. Ottima la partenza dell’atleta italiana, in corsia 5, con uno scatto migliore di quello dell’avversaria tedesca, in corsia 4, che parte in ritardo rispetto all’azzurra e in nessun momento della gara riuscirà più a sopravanzarla. Fulminea è invece, in corsia 3, la partenza della cinese Rina Akiyama, che fugge via davanti a tutte ad un ritmo quasi forsennato. Alla virata dei 50 metri, la cinese passa con il folle parziale di 37”40, staccando la Camellini di 2”39 (passaggio in 39”79) e la Schulte di ben 3”30 (passaggio in 40”70). La seconda e ultima vasca è la storia di un progressivo, lento e inesorabile recupero da parte delle due atlete favorite, la Schulte e la Camellini, rispetto alla Akiyama. La cinese resiste fino a metà vasca, quando l’incedere dell’azzurra si fa incontenibile: l’italiana tocca per prima, facendo fermare i cronometri sull’1’19”78. E’ medaglia d’oro e migliore prestazione mondiale di sempre: mai nessuna, prima di oggi, era riuscita ad infrangere su questa distanza il muro del minuto e venti secondi. Dietro di lei, esausta, arriva la Akiyama, che resiste al tentativo di rimonta della Schulte: la cinese fa registrare il tempo di 1’20”26 (48 centesimi dietro la Camellini) e conquista l’argento; la Schulte ferma il cronometro sull’1’20”64 (86 centesimi dalla vincitrice), un tempo superiore di 31 centesimi a quel record del mondo (1’20”33) stabilito agli europei di Reykjavik il 23 ottobre 2009 ora infranto dal “ciclone” Camellini.

La campionessa azzurra chiude così la sua partecipazione ai mondiali con due ori (e relativi record del mondo) nei 100 stile libero S11 e nei 100 dorso S11, e due argenti nei 50 stile libero S11 e nei 200 misti S11. Quattro medaglie, alle quali per l’Italia si aggiunge quella di bronzo conquistata da Francesco Bettella nei 200 stile libero S2.

da http://www.superabile.it

GLI ALTRI AZZURRI – Nella finale dei 100 dorso, ottima anche la prestazione di un’altra azzurra, Greta Carrara, che chiude al quinto posto assoluto con il tempo di 1’32”15. Quarto posto invece per Francesco Bettella nella finale dei 100 stile libero S2, riservati agli atleti tetraplegici. Bettella, che era già arrivato terzo nei 200 stile libero S2, sfiora il risultato anche sulla mezza distanza, cedendo allo stratosferico russo Dmitry Kokarev, al polacco Jacek Czech e al britannico Anderson. L’azzurro chiude con il tempo di 2’30”79, a un secondo e sei decimi dal bronzo. (Stefano Caredda)

“Luci e colori del paesaggio augustano”


di Daniela Domenici

Ha appena avuto luogo, presso la sede della Stella Maris in via Umberto ad Augusta, l’inaugurazione della mostra di quadri, dal tema “Luci e colori del paesaggio augustano”, organizzata dal circolo culturale “Officina d’arte”.

Dieci gli autori le cui opere potranno essere ammirate fino al 19 maggio, otto uomini e due donne e, per una sorta di cavalleria al contrario, nell’elencare i loro nomi inizierò proprio da loro: Grazia Urzì, Cinzia Sciolto, Antonio Cammarata, Palmino Cipriano, Salvo Di Grande, Franco Di Maura, Carmelo Fazio, Giuseppe Guerriero, Salvo Pugliares e Salvo Tringali.

Ha presentato la serata con la solita garbata ironia con cui condisce il suo eloquio sempre vario e pregnante Giorgio Càsole, docente, giornalista e poeta, che ha voluto accanto alcuni dei suoi allievi per leggere alcune poesie e un brano che ricorda il bombardamento della città di Augusta nel maggio del 1943.

Durante la serata è stato anche premiato un atleta augustano, Gianfranco Nasti, per cui l’età anagrafica è solo un dettaglio perché ama ancora mettersi alla prova per superare record nella specialità del nuoto.

Scherma, nuoto, tennis, pallavolo: il momento d’oro dello sport italiano… in rosa


di Daniela Domenici

sportDue domeniche di vittorie travolgenti per le nostre azzurre: l’8 novembre scorso, sui campi di terra rossa del circolo “Rocco Polimeni” di Reggio Calabria, le nostre formidabili tenniste Pennetta, Schiavone, Errani e Vinci, capitanate dal coach Corrado Barazzutti, hanno battuto con uno schiacciante 5 a 0 le avversarie statunitensi aggiudicandosi la Fed Cup per la seconda volta dopo quella del 2006.

Le nostre splendide pallavoliste, allenate dal trainer Barbolini, dopo aver trionfato agli Eurovolley, ieri, hanno battuto in finale, dopo aver sconfitto,  negli incontri precedenti, le atlete della Repubblica Dominicana e quelle del Brasile, le padrone di casa giapponesi e hanno così vinto la Grand Champions Cup di volley.

Nei mesi scorsi abbiamo assistito a un altro trionfo dello sport azzurro al femminile, quello delle nostre ragazze della scherma in Polonia, senza dimenticare i successi delle formidabili nuotatrici azzurre: è un momento davvero d’oro per lo sport italiano “in rosa”; si conclude così un 2009 pieno di successi per le azzurre di queste discipline sportive di cui, forse, non si parla quanto si meriterebbero.

E noi siamo qui per questo, per dare spazio a questi sport, per essere la loro cassa di risonanza e provocare un’eco che si scavi la sua nicchia tra calcio e formula uno i quali, purtroppo, sembrano essere gli unici argomenti di sport di cui parlare sia in Tv che sui giornali.