Fiori e musica – Flowers and music


Per iniziare questa domenica ho voluto inserire quattro video dedicati ai fiori e alla musica, vi invito a farvi inondare dalle immagini e dalle note…:-)

To begin this Sunday I am publishing four videos dedicated to flowers and to music, I invite you to let yourself be flooded by the images and the notes…:-)

http://www.youtube.com/watch?v=fGckGk4S_XA&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=GACjoD7O5xY&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=MTOX3naWv3Q&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=4MrKlLENG3M&feature=related

Nino Rota 10 aprile 1979


Oggi nel 1979 moriva uno dei più grandi compositori di musiche da film del ‘900, Nino Rota, pubblico questo video con alcune delle sue musiche più celebri

Today in 1979 Nino Rota, one of the greatest film-music composers, died, I publish this video with some highlights of his famous musics

http://www.youtube.com/watch?v=7EkcgcTK9aI&feature=related

NUTRIMENTE: Nutrire la mente – Feeding brains


di Daniela Domenici

Per nutrire

la mente

si deve capire

seriamente

che il cervello va allenato

con la cultura saziato

con la musica nutrito

con l’arte colorito.

Nutrire la mente

è una missione imponente

che riempie il cuore

di chi lo fa con amore.

“April” by Deep Purple


Tra pochi giorni inizierà il mese di aprile…:-) un po’ di musica su questo mese così bello…:-)

In a few days April will begin…:-) some music about this month so wonderful…:-)

April is a cruel time
Even though the sun may shine
And world looks in the shade as it slowly comes away
Still falls the April rain
And the valley’s filled with pain
And you can’t tell me quite why
As i look up to the grey sky
Where it should be blue
Grey sky where I should see you
Ask why, why it should be so
I’ll cry, say that I don’t know

Maybe once in a while I’ll forget and I’ll smile
But then the feeling comes again of an April without end
Of an April lonely as they come
In the dark of my mind I can see all too fine
But there is nothing to be done when I just can’t feel the sun
And the springtime’s the season of the night

Grey sky where it should be blue
Grey sky where I should see you
Ask why, why it should be so
I’ll cry, say that I don’t know
I don’t know.

http://www.youtube.com/watch?v=8HoflNAon9Q

http://www.youtube.com/watch?v=zj2-ZoGZ088&feature=related

“Hot stuff”


Stasera un po’ di musica HOT per una serata n po’ diversa dal solito…scateniamoci con Donna…:-)

This evening some HOT music for an evening a bit different from usual…let’s dance with Donna…:-)

by Donna Summer

http://dailymotion.virgilio.it/video/x21ct4_donna-summer-hot-stuff-soundtrack-f_music

La musica è un linguaggio universale – Music is a universal language


Non ricordo in quale post ho scritto che la musica non ha bisogno di interpreti come le lingue straniere, ha un linguaggio universale compreso da tutti ed ecco che ieri, al concerto per corno e orchestra di Mozart che ho pubblicato, mi è arrivato un commento in lingua russa, la mia seconda lingua di laurea dopo l’inglese, che piacere riceverlo…grazie…spasibo 🙂

Спасибо за тему… Радует одно – что остались в инете еще более ли менее не зафлуженные блоги, на которых можно лицезреть интересную информацию и увидеть человеческие обсуждения

“Misty”


Look at me
I’m an helpless as a kitten up a tree
and I feel like I’m clinging to a cloud
I can’t understand
I get misty
just holding your hand

Walk my way
and a thousand violins begin to play
or it might be the sound of your hello
that music I hear
I get misty
the moment you’re near

You can say
that you’re leading me on
But it’s just what I want you to do
don’t you notice how hopelessly I’m lost
that’s why I’m following you

On my own
would I wander through this wonderland alone
never knowing my right foot from my left
my hat from my glove
I’m too misty and too much in love

You can say…

On my own…

the great jazz singer Ella Fitzgerald sings this wonderful song

http://www.youtube.com/watch?v=mQouJdvB80U

’Jazz Colours – La Musica che ti gira intorno ‘’ – Jazz e Spiritualità


di Giulia La Rosa, una Cantante di Jazz

Si è conclusa ieri sera  la rassegna ‘’Jazz Colours- La Musica che ti gira intorno ‘’ presso la  Casa del Jazz  a Roma e presentata dal giornalista Alfredo Saitta.

E’ stato affrontato un argomento  molto particolare: Il Jazz e la Spiritualità.

‘’Ognuno prega nella lingua che conosce ‘’diceva il grande Duke Ellington, musicista e compositore di Jazz. La Musica è molto più di una lingua , è un ‘elaborazione istintiva  tra il cuore e le diverse culture in cui viviamo.

 ‘’Nobody knows the trouble I’ve seen..nobody knows but Jesus ‘’ frase che può aiutarci a  comprendere la vera anima della spiritualità nel Jazz che nasce dalla forte esigenza del popolo africano deportato negli Stati Uniti di parlare a Dio.

Nobody knows the trouble I’ve seen
Nobody knows but Jesus
Nobody knows the trouble I’ve seen
Glory Hallelujah

http://www.youtube.com/watch?v=SVKKRzemX_w (Vi invito all’ascolto ) famoso gospel dove si avverte forte l’abbandono a Dio, la disperazione  di un uomo  che vive le ‘’troubles’’di una condizione di vita molto difficile ed oppressa  esprimendosi con un canto di dolore, di fede e speranza per raggiungere un conforto e sentirsi vicino a Dio.

La musica diventa un mezzo di congiunzione tra il terreno e la sfera del sacro elevando l’uomo in una sorta di sublimazione  rendendolo migliore.

Con il Jazz le tematiche classiche possono essere contaminate, sfumate,  ritrattate con dissonanze raggiungendo ugualmente la riconciliazione spirituale dell’intenzione iniziale.

Cambia la forma ma non l’essenza.

Ieri ho avuto il piacere di poter ascoltare da vivo il pianista romano Riccardo Biseo, il quale ha espresso il suo sentire natalizio con una versione insolita di “White Christmas” per solo piano, versione Jazz che oscillava tra lo swing e frasi musicale molto lente;  il tutto dava un senso di raccoglimento delle note….Lui era lì tra quelle note.  E’ stato un momento di profondo silenzio e religioso.

Che sia Pergolesi, J.Sebastian Bach, Miles Davis, John Coltrain, Gershwin, musica Classica , rock, sacra  non importa, la musica nasce dal cuore,  sfiora le anime, fa il giro del mondo  e ritorna nel cuore.

Vi invito a una riflessione: come potrebbe  un uomo di chiesa  sentirsi uno strumento divino suonando una chitarra Gibson, ed esattamente il modello ‘’Diavoletto’’, esprimersi in modalità rock e rimanere ugualmente  un sant’uomo ?

Sembrerebbe paradossale ascoltare un abate in concerto con i Deep Purple  nell’esecuzione di ‘’Smoke on the water’ ?  vi allego il video http://www.youtube.com/watch?v=ZjJI8zBG0yQ    e capirete.

Parlo di padre Wolf  Notker, abate della Basilica di Sant’Anselmo a Roma; un uomo di grande cuore,  religioso  e musicale….semplicemente un Grande Uomo.

Vi parlo da musicista, sono una cantante di Jazz e ho ricevuto da Dio il dono di riuscire a vivere la mia vita  con i colori della Musica.

Il potere della Musica è quello di aprire le anime  per ritrovare le note  della Vita e viverla  in perfetta  Armonia.

Giulia La Rosa: ritratto di una jazz singer siciliana – Giulia La Rosa: Portrait of a Sicilian jazz singer


di Daniela Domenici

Abbiamo rivolto alcune domande a Giulia La Rosa per conoscere un po’ più da vicino questa formidabile cantante jazz.

–      Ogni tanto vieni a esibirti a Catania come lo scorso 19 febbraio all’Enola Jazz Club, come mai?

–      Catania è la mia città d’origine anche se vivo ormai da 17 anni a Roma ed è sempre rimasta dentro di me; non appena se ne presenta l’occasione torno volentieri a esibirmi qui. E’ una grande emozione per me cantare nella terra dalla quale provengo. Significa ridare alla mia terra le vibrazioni che mi ha donato dalla mia nascita.

–      Da quanto tempo canti?

–      Iniziamo dicendo che la musica è sempre stata presente sin dalla mia più tenera infanzia nella mia famiglia d’origine; i miei genitori avevano un palco al Teatro Massimo Bellini, il tempio catanese della lirica, e quindi sono cresciuta respirando musica lirica. Sono stata fortunata per essermi ritrovata in un ambiente musicalmente curato, ero piccola e ascoltavo Bach, Chopin, Duke Ellington, Brian Auger, modelli di ascolto che mi hanno lasciato un’impronta. Ho iniziato a cantare durante l’adolescenza ma non subito musica jazz, diciamo che le mie prime esibizioni canore sono state di blues. Poi verso i 25 anni quella che sarebbe diventata poi la mia maestra, Rosalba Bentivoglio, ascoltando la mia voce mi ha spronato a iniziare nel campo del jazz e da quel giorno, e sono passati più di 20 anni, non mi sono più fermata.

–      Cos’è, per te, cantare e, soprattutto, questo tipo di songs?

–      Per me cantare jazz è far emergere il mio vero “sé”, è un modo per rapportarmi al pubblico, per avvicinarmi a lui, per dare emozioni, è una maniera di esprimere la mia vera anima. Entrare nell’interpretazione…”the way of feeling” ò la mia caratteristica espressiva…come un anello che fonde la parola alla nota musicale…diventando un unico colore. La Musica può metterci in contato con esperienze passate e prefigurare un futuro migliore. Nel Jazz le imperfezioni, gli errori possono aggiungere sfumature e personalità alla musica diventando un momento di grande insegnamento. L’improvvisazione jazzistica è un momento di elaborazione di una matrice tematica dalla quale…fuoriescono delle varianti che ti ricongiungono al punto di partenza.

–      Per noi “profani” puoi provare a spiegare cos’è una “jam session”?

–      La magia di unire cuori sconosciuti. Quando è notte fonda…la scena si svolge in un qualsiasi posto al mondo…dove i musicisti swingano fino al mattino. Sali sul palco, suona quello che senti…annunci un pezzo…stacchi il tempo e la gente incomincia a sorridere…i musicisti iniziano un viaggio…tra le note insieme a te. Benvenuti ad una jam session!…un sassofonista sbuca fuori non si sa da dove…la sezione ritmica può rimanere…una cantante…si insinua tra le note…e diventiamo ubriachi di swing finchè non sorge il sole.

–      So che hai vissuto lunghi periodi all’estero; pensi che queste esperienze ti abbiano arricchito anche nel campo del jazz?

–      Ogni nazione ha una propria anima…ed è così che esiste la possibilità di decodificare uno spirito jazzistico diverso da un altro ma che diventa un unico colore…il colore del jazz…il colore della libertà.

http://www.myspace.com/larosagiulia

http://www.youtube.com/watch?v=u6Tg47VxCy8