Giornata mondiale delle migrazioni 2010


Si celebra domenica 17 gennaio 2010 la 96° Giornata mondiale del migrante e del rifugiato dal tema: “Il minore migrante e rifugiato – Una speranza per il futuro”.

Questo esercito di piccoli stranieri è una ricchezza demografica per un’Italia il cui processo d’invecchiamento procede a ritmo accelerato. Il loro percorso però non sempre è lineare, anzi spesso è irto di ostacoli. Le difficoltà che affrontano sono collegate alla loro provenienza, alle condizioni di vita, a storie diversificate, familiari e personali.

Non sono da sottovalutare gli adolescenti non accompagnati arrivati in Italia e gli altri che hanno problemi con la giustizia (1.860 sono sbarcati a Lampedusa nel solo periodo che va da maggio 2008 a febbraio 2009; 11 in provincia le comunità alloggio che li hanno accolti: il 60 per cento, pari a 1.119 minori, si sono allontanati in seguito al collocamento in comunità, con un’incidenza di egiziani, eritrei e somali. 200 di loro sono stati trasferiti in strutture di accoglienza non per minori).

Tra i problemi che devono affrontare vi sono: la mancanza di opportunità d’inserimento scolastico e lavorativo, questo induce i minori a entrare nei circuiti di manodopera irregolare e li espone al rischio sfruttamento. Una particolare attenzione meritano, poi, i minori perché aventi diritto all’unità familiare, quelli adottati e in affido, quelli dediti all’accattonaggio e al lavoro nero. Ma anche per chi trova un inserimento, sono da non sottovalutare le difficoltà educative, sanitarie e relazionali, con riferimento al permesso di soggiorno e all’opzione della cittadinanza (compiuti i 18 anni).

La priorità del minore deve essere salvaguardata in tutti i suoi aspetti perché persona e perché in difficoltà. Il Testo Unico 286/98 sull’immigrazione, sul “Diritto all’Unità Familiare e tutela dei minori” recita che “in tutti i procedimenti amministrativi e giurisdizionali finalizzati a dare attuazione al diritto all’unità familiare e riguardanti i minori, deve essere preso in considerazione con carattere di priorità il superiore interesse del fanciullo” (art. 28/3).

L’adolescente di oggi è la speranza del futuro; tutte le forze, politiche e sociali devono spendersi per la ricerca del suo equilibrio e preparazione: in conformità a come sarà educato questo minore, anche il figlio di genitori stranieri, si costruirà la società del domani a essere più accogliente e interetnica, eliminando gli attriti sociali che sono, in tutte le epoche, causa di conflitti di qualsiasi natura.

LA SCHEDA

I minori stranieri sono in rapido aumento. Il totale dei minori è salito a 862.453 (il 22,2 per cento della popolazione immigrata). In Sicilia sono 16.424 unità con un aumento di quasi 2.000 ragazzi rispetto all’anno precedente.
In provincia di Trapani sono circa 2.500: i registrati all’anagrafe all’1 gennaio 2008 erano 2.246 (1.141 maschi e 1.105 femmine), su una popolazione regolare di 8.724 (4.376 maschi e 4.48 femmine), di questi, 1.413 sono nati in Italia, 131 sono stati gli iscritti nel 2007 per nascita. Al primo posto vi sono i provenienti dalla Tunisia con 1.543 unità e rappresentano il 69 per cento della totalità presente in Sicilia.

Nell’ultimo anno scolastico gli alunni stranieri in Italia erano 629.000, ossia il 7 per cento della popolazione scolastica. In provincia nell’anno 2007/08 erano 1.009 (triplicati rispetto al 2000; a questi si aggiungono gli studenti della scuola etnica, presenti a Mazara, 120 circa) così distribuiti: 517 nei Circoli didattici, 365 negli Istituti comprensivi, 14 nelle medie di primo grado, 113 nelle medie di secondo grado. La maggiore presenza di minori si registrava a Mazara del Vallo con 904 unità, di cui 665 nati in Italia, segue Marsala con 279 unità, di cui 154 nati in Italia; il capoluogo registrava 186 minori, di cui 123 nati in Italia, mentre gli iscritti nelle diverse scuole erano 63.

da www.trapani.blogsicilia.it

Paraciclismo: venerdì al via il mondiale


di Carmen Morrone

paraciclismoA Manchester atleti da medaglia

 Il velodromo di Manchester (Gran Bretagna) ospiterà, da venerdì 6 a domenica 8 novembre i Campionati del Mondo di paraciclismo su pista. Per l’importante appuntamento il Commissario Tecnico della Nazionale di paraciclismo, Mario Valentini ha convocato questi atleti che difenderanno la Maglia Azzurra nella manifestazione internazionale:
Fabio TRIBOLI (G.S. FIAMME AZZURRE) medaglia d’argento nella prova in linea (LC1) ai Mondiali strada di Bognogno, il Campione del Mondo a cronometro  (LC3)
Fabrizio MACCHI (A.S.D.ATESINA CYCLING), Pierpaolo ADDESI (MOVEO A.S.D.), Paolo VIGANO’ (G.S. FIAMME AZZURRE) e l’iridato contro il tempo nella categoria CP4, Michele PITTACOLO                                                          (A.S.D. G.S. ELISA PAVIMENTI E R.).
«Vorrei fare un plauso a tutti gli atleti convocati a questi Campionati del Mondo Pista perché dopo la loro presenza ai Campionati del Mondo strada di Bogogno di settembre, sono riusciti a mantenere alto il loro livello di preparazione. Il nostro obiettivo è infatti di correre questi mondiali lottando per conquistare delle medaglie», dice Mario Valentini. Gli azzurri correranno tutti il chilometro da fermo e l’inseguimento.

Fabrizio Macchi venerdì sera cercherà la consacrazione, inseguendo un altro podio nella gara individuale ad inseguimento del Campionato del Mondo di Paraciclismo su pista. «La medaglia d’oro su strada di settembre mi ha dato fiducia e serenità. Dopo la delusione del 4° posto di Pechino dello scorso anno, a Bogogno salivo in sella carico di aspettative e responsabilità. A Manchester arrivo invece più forte, consapevole dei miei mezzi e con la giusta determinazione per puntare prima di tutto al podio e magari anche qualcosa in più. Ho svolto buoni allenamenti con la Nazionale sul circuito di Montichiari (Bs) e ho la giusta serenità e carica per affrontare nel migliore dei modi questo ultimo importante appuntamento di stagione», considera Macchi.  

L’appuntamento è fissato per venerdì 6 novembre quando Fabrizio scenderà in pista nella prova ad inseguimento individuale di 4 km (mattina qualificazione e serata finali); specialità che gli regalò il bronzo olimpico ad Atene 2004, un argento ai mondiali del 2005 e 2 bronzi a quelli del 2003 e 2006. Su questa stessa pista, tra l’altro, Macchi a fine maggio conquistò la vittoria nella Coppa del Mondo per Disabili.
Sabato 7 Fabrizio Macchi sfiderà invece la sorte nella prova del chilometro da fermo, specialità a lui meno congeniale

 da www.vita.it