Brenda, Morgana, politici e trans


di Daniela Domenici

Marrazzo e Brenda, Zaccai e Morgana: politici e trans, questo binomio, purtroppo, sempre più spesso ha gli onori della cronaca. Brenda veniva dal Brasile ed è stata brutalmente ammazzata dopo che è esploso lo scandalo degli incontri a luci rosse tra Marrazzo, lei e altre colleghe; Morgana viene dalla Sicilia, da Palermo per l’esattezza, e anche lei, come Brenda, è finita nella capitale con chissà quali miraggi. Le auguriamo che il nome da fata che le hanno dato le porti un po’ più di fortuna, non dev’essere stato piacevole stare con il politico sapendo che aveva un’arma…

Ma cosa cercano questi maschi (non uomini, non se lo meritano) quando fanno sesso con le trans? E soprattutto perché devono usare il loro potere politico, mescolato a quello del denaro, della droga e della violenza latente delle armi, per avere questi incontri sessuali trasgressivi? Me lo sono chiesto spesso e ho trovato una risposta in una bellissima intervista a una di loro.

Morgana, come una fata dalle ali di farfalla, come ti ha definito Roberto Puglisi nella sua intervista, vola via da quel fango in cui ti sei cacciata mentre sei in tempo, pensa a Brenda.

Ecco il link all’intervista di Roberto Puglisi a Morgana

https://nutrimente2.wordpress.com/2010/01/26/morgana-dalla-crisalide-alle-ali-di-farfalla/

La madre di Brenda a Roma: “Oggi è un giorno tristissimo, è il suo compleanno”


La madre di è arrivata a Roma per rendere omaggio al figlio : «Oggi per me è un giorno tristissimo, uno dei giorni più tristi della mia vita perchè sarebbe stato il compleanno di Del, e tutto avrei pensato tranne che venire a Roma per poter dare una carezza a mio figlio morto».

Così la signora Azenete Mendes Paes ha ricordato il transessuale coinvolto nell’affaire Marazzo: è stato trovato morto nei giorni scorsi in un appartamento di via Due Ponti a Roma.

La signora Azenete è giunta oggi all’aeroporto di Fiumicino dal Brasile dove risiede vicino alla cittadina di : accompagnata dai suoi legali, gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, la signora si recherà all’obitorio dove è sua intenzione rendere omaggio alla salma del figliolo.

La donna madre di altri cinque figli (, al secolo Wendell Mendes Paes, era il maggiore) risiederà presso amici brasiliani a Roma e probabilmente sarà sentita nei prossimi giorni dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal Pm della Procura di Roma Rodolfo Sabelli titolari del fascicolo sulla morte del transessuale rubricato come omicidio volontario.

«La nostra battaglia adesso – hanno detto gli avvocati Biscotti e Gentile – oltre che una battaglia di verità sarà anche quella di restituire dignità a questa persona».

da www.blitzquotidiano.it

Morte di Brenda, Marrazzo dice: è colpa mia ma c’è un complotto


 ”E’ colpa mia. Dopo aver distrutto me, hanno fatto morire anche lei. Non e’ possibile, non e’ giusto, non doveva andare cosi’. Perdonatemi per il male che ho fatto a tutti quanti. Non volevo. Ho sbagliato, ho commesso tanti errori, ma non doveva finire cosi”’. E’ con questo stato d’animo che Piero Marrazzo avrebbe accolto, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, la notizia della morte di Brenda. L’ex governatore della Regione Lazio dall’Abbazia di Montecassino dove si trova da quando e’ scoppiato lo scandalo che lo vede protagonista, ritiene che ”se non ci fosse stato tutto questo clamore intorno a me, se non fosse venuta fuori questa vicenda, se non avessi coinvolto tutte queste persone in questa storia, forse Brenda sarebbe ancora viva”.

Di qui le ipotesi di Marrazzo: ”Allora e’ vero che c’e’ un complotto, e’ vero che dietro c’e’ qualcosa di grosso. Dio mio che ho combinato, perdonatemi vi prego. Non volevo coinvolgere la mia famiglia, non volevo far soffrire nessuno.

Perche’ prendersela con Brenda? Perche’ deve soffrire cosi’ tanta gente?”. E ancora: ”Come faccio – si interroga Marrazzo alla luce di quanto accaduto ieri – a stare tranquillo con tutto quello che sta succedendo? Come posso stare qui? Devo tornare a casa, devo stare vicino alla mia famiglia, devo proteggerla. Senza volerlo li ho comunque coinvolti in tutto questo, devo fare qualcosa”

fonte ASCA

Brenda morta per soffocamento, pm indaga per omicidio volontario


Omicidio volontario. E’ questa l’ipotesi di reato per cui la Procura di Roma indagherà per la morte del trans brasiliano ‘Brenda’, avvenuta oggi all’interno del residence ‘Due Ponti’. Secondo quanto si è appreso il cadavere del viado è stato trovato nel locale soppalcato dell’appartamento al piano seminterrato dell’edificio. Per l’avvocato dell’ex governatore del Lazio, Luca Petrucci, la morte di Brenda “è un fatto inquietante, un fatto veramente inquietante. Non posso pensare che la settimana scorsa questa persona è stata aggredita e rapinata e da poche ore è morta bruciata”. Secondo Petrucci “vanno approfondite le cause, capire cosa c’è dietro. Anche se non ho nessun elemento per aggiungere qualcosa in più, se non quello che apprendo dai media, dico che forse le indagini stanno scoperchiando un sistema simile a quello della Uno bianca, dove si mettevano tra l’altro a tacere i testimoni. In questo senso ritengo giusto mettere sotto protezione Natalì”, l’altro transessuale testimone del blitz di cui è stato vittima Marrazzo. E’ la seconda morte sospetta nella vicenda Marrazzo. Gianmarino Cafasso, protettore dei trans coinvolto nella vicenda del tentato ricatto all’ex Governatore, è morto nel settembre scorso per una overdose di cocaina. Nav/Kat

fonte Virgilio

Requiem per Brenda


di Daniela Domenici

Eri venuta in Italia convinta di trovare forse quel paradiso che in Brasile, tua terra natale,  forse non potevi avere per questa tua ambiguità sessuale, Brenda…e invece qui hai trovato l’inferno più atroce, prima in quella squallida vicenda in cui sei stata coinvolta con Marrazzo, poi l’episodio poco chiaro in cui eri ferita e, dicevano, che eri ubriaca e volevi spaccarti la testa, ma non lo eri, Brenda, io lo so, eri solo atrocemente disperata…e ieri l’ultimo atto di questa tua breve vita: ti hanno sicuramente uccisa, bruciandoti, per far sparire insieme a te le tracce dell’onta, per Marrazzo, di aver amato, di nascosto, una trans come te che aveva avuto il coraggio di uscire allo scoperto.

Ciao Brenda, spero che nell’altra vita a cui, spero, credessi un po’ anche tu, possa trovare finalmente quella pace, quella serenità, quel paradiso, insomma, che in questa vita il nostro paese, che una volta si chiamava il Belpaese, non ha saputo darti.

Requiem aeternam dona Brendae, Domine…

Inchiesta Marrazzo: trans ritrovato morto, testimone: è Brenda


Il corpo di Brenda, la transessuale coinvolta nella vicenda dell’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, è stato ritrovato in un appartamento a Roma Nord, zona Due Ponti. La morte sarebbe avvenuta in seguito ad un incendio. La vittima sarebbe stata identificata grazie alle dichiarazioni di una persona accorsa sul posto che ha dato anche l’allarme ai vigili del fuoco. Il rogo si è sviluppato in un locale seminterrato. La procura di Roma ha disposto i rilievi del medico legale, si sta procedendendo agli accertamenti e ai rilievi dela polizia scientifica. Brenda, trans brasiliano, era stata coinvolta nella vicenda del video con cui sarebbe stato ricattato l’ex presidente della regione Lazio Marrazzo. Il trans era stato sentito dagli inquirenti della Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sul ricatto che aveva visto come vittima l’ex presidente Marrazzo. E davanti ai pm avrebbe negato coinvolgimenti nella vicenda dell’ex governatore del Lazio. Pochi giorni fa, l’8 novembre Brenda era stata rapinata e picchiata da un gruppo di ragazzi sulla Cassia: i carabinieri, chiamati al 112, l’hanno trovata ubriaca e con delle escoriazioni, e quando i militari si sono avvicinati il trans aveva cercato di farsi del male da sola sbattendo la testa su un’auto in sosta; portata in ospedale aveva cercato di aggredire i sanitari e si era ferita con delle forbici. Per lei, una prognosi di 5 giorni. Nav/Kat

fonte Virgilio notizie

I nuovi CAINO: perchè l’uomo è così cattivo?


marrazzoFrancis è una ragazza di 18 anni e ci pone questo grande quesito:
“La nostra civiltà fa uso degli animali per ricavarne carne e per soddisfare tutta una serie di esigenze di natura economica, o per sport come nel caso della caccia o per intrattenimento come nel caso del palio, della corrida di tori, ecc. senza un minimo di rimorso.  
Perchè l’uomo è così cattivo?”

Non è facile rispondere ma ci prova Nonno Biagio ed apertamente si schiera con chi, come Piero Marrazzo, è vittima della cattiveria e, suo malgrado, è costretto ad entrare in questo tritacarne dei valori e della dignità umana.

Cara Francis, rispettiamo il tuo pensiero e lo condividiamo nei suoi aspetti etici e di base ma non siamo in un mondo perfetto.
Non ci siamo ancora, e forse mai ci arriveremo. E se dovessimo arrivare ad avere un mondo “perfetto”, dove tutti si amano e si vogliono bene, forse ci annoieremmo a morte.
L’Umanità è nata da Adamo ed Eva (già con un reato: il furto della mela).
Se vogliamo essere pignoli (spero che il Signore non mi fulmini per quello che sto dicendo), anche Lui (non è Silvio Berlusconi ma sempre il Signore Creatore) ha “rubato” una costola ad Adamo per creare Eva.
In questo modo ha procurato un danno ad Adamo ed ha anche messo la Donna in secondo piano, in quanto la sua origine è macchiata da una “tara” e l’Uomo da millenni la considera un “essere inferiore”, una schiava.
E cosa dobbiamo dire di Giuda, Giuda Iscariota? E’ considerato il simbolo dei traditori, colui che ha tradito il suo maestro per 30 denari.
Ma siamo sicuri che la colpa sia proprio di Giuda?  
Gesù è a tavola con i suoi dodici fidati discepoli. È la sera degli Azzimi, tutto è pronto per la Pasqua. Gesù è turbato e dice: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà». Gli apostoli non capiscono e si guardano l’un l’altro e Pietro chiede al Maestro chi sia il traditore.
E Gesù: «È quello a cui porgerò il boccone che sto per intingere».

…ma se è così, tutto era già scritto e Giuda non avrebbe certamente potuto cambiare il corso della Storia, sempre che tutto questo sia veramente accaduto.
Per me, nonno Biagio dalla barba bianca, tra Giuda Iscariota e un uomo o donna, cittadini del mondo moderno, non c’è alcuna differenza: entrambi non sono altro che  “inconsapevoli vittime sacrificali” del sistema che tiene in equilibrio la Terra e le sue forme viventi.
Da sempre gli equilibri non sono altro che contrapposizioni di forze opposte: anche la Terra, inteso come Pianeta Terra con i suoi esseri viventi, esiste ed esisterà finchè si riuscirà a mantenere l’equilibrio tra il bene ed il male.
Male ce n’è tanto e per contrastarlo, ognuno di noi deve impegnarsi ogni giorno per produrre un po’ di bene.

E pensiamoci bene, prima di mettere alla gogna una persona. Oltre a fare del male al singolo individuo, rischiamo di distruggere valori ben più grandi. Sui Carabinieri ci sono barzellette e tutti ridiamo di loro (ma non li deridiamo) perchè un vero Italiano ha stima dell’Arma e dei veri Carabinieri. Il fango gettato non è certo sufficiente a screditarne l’Immagine.
Non vorrei proprio essere nei panni di questi quattro poveretti che immeritatamente hanno indossato la Divisa da Carabiniere. E certamente me ne guardo bene dal condannarli. Ci penseranno la Magistratura e la loro coscienza a farli spurgare dalle loro colpe.

Auguriamo a Piero Marrazzo ed alle persone a lui care di ritrovare la serenità che ogni essere vivente ha diritto di avere.

Nonno Biagio
PS: “I nuovi Caino” è il titolo di un libro in uscita. L’autore è un manager palermitano conosciuto a Terrasini, alla “Città del Mare”, in Sicilia.

www.newsfood.com

Trans vere vittime dello scandalo Marrazzo


marrazzodi Gabriella Meroni

Dopo l’affaire Marrazzo parla Fabianna Tozzi Daneri, presidente dell’associazione TransGenere

 La loro ultima iniziativa, varata prima che scoppiasse l’affaire Marrazzo, è stata l’avvio di gruppi di auto-mutuo-aiuto per persone trans alle prese con situazioni difficili e disagi personali, per dare loro l’occasione di parlarne e sfogarsi in un ambiente amico. «Loro» sono quelli dell’associazione TransGenere, promotrice tra l’altro del primo consultorio dedicato ai trans e transgender d’Italia, che ha sede a Torre del Lago (Lucca).

Presidente dell’associazione e «moderatrice» degli incontri è Fabianna Tozzi Daneri (con il microfono nella foto in homepage), con cui abbiamo parlato della realtà dei trans, finiti loro malgrado al centro di una tempesta mediatica dai tratti anche torbidi e morbosi. «La realtà non è assolutamente quella che emerge da giornali e tv», dichiara la Tozzi. «I mass media aprono delle “finestre” sul mondo dei trans solo in occasione di questi scandali e scandaletti sessuali che coinvolgono i potenti. Purtroppo però a rimetterci non sono solo i politici ma anche i trans, di cui si parla, come è successo nel caso Marrazzo, solo come di persone legate alla prostituzione, alla malavita, alla droga. Non è così, ovviamente», continua, «e spiace constatare che il binomio trans-prostitute è duro a morire. Quelle trans erano anche prostitute, ma la prostituzione non è legata all’essere trans, mica è nel dna…». Insomma, i soliti stereotipi che possono abbattersi come un macigno su persone che già normalmente fanno non poca fatica per farsi accettare, con tutte le loro contraddizioni e i loro vissuti, che a volte possono essere poco sereni. «I trans vivono nella società come tutti gli altri, ma spesso lottano più degli altri per affermare se stessi, arrivare a un posto di lavoro, ottenere un riconoscimento sociale e quei diritti che la Costituzione garantisce a ogni cittadino. I problemi sono tanti, la fatica enorme. E poi, che succede? Scoppia lo scandalo, e magari i passi fatti finora vengono vanificati in un attimo dalla cattiva informazione». In questo panorama desolato, tuttavia, Fabianna Tozzi Daneri riesce a cogliere un aspetto positivo: «La cosa buona è che spesso in questi casi si aprono dei varchi, ci sono persone che si avvicinano, si informano, mi intervistano… e così, nel dialogo e nel confronto, si arriva a una maggiore conoscenza reciproca».

Intanto, il primo appuntamento dei gruppi di auto-mutuo-aiuto ha registrato il tutto esaurito: «È andata molto bene», conferma la presidente di TransGenere, «il nostro Consultorio ha una settantina di utenti e registriamo in tutti un grande bisogno di parlare, raccontare, condividere la propria esperienza in un contesto protetto». Il primo incontro si è svolto il 19 ottobre, il prossimo si terrà il 2 novembre

 da www.vita.it