A Pannella sta stretto il salotto della D’Urso


di Loretta Dalola

Dopo aver tanto lottato per avere  visibilità in televisione per le sue battaglie politiche, Pannella ora balza alla cronaca e dopo la serata a  Matrix di venerdì scorso, non si è fatto mancare il faccia a faccia a Domenica 5.

Marco sovvertendo tutte le regole delle interviste, entra in scena rubando la parola ad una  padrona di casa,  ammutolita , per precisare, con un lungo monologo, che la sua partecipazione al programma è sintomo di molta elasticità mentale. Ci tengo a chiarire ha esordito, che ho impiegato 40 anni   per avere un’immagine di uomo politico, ed ora sono  assediato da giornali e tv per le clamorose rivelazioni rilasciate in un’intervista esclusiva di Clemente Mimun su Chi: dichiarazioni nelle quali asserivo non solo di avere amato diversi uomini, ma di averlo fatto in costanza di unione con la propria compagna di sempre Mirella.

Il partito radicale è stata  la sede del “Fuori” (Sigla del Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano. L’associazione, nata alla metà degli anni ‘70, ha svolto un ruolo importante nelle campagne per la libertà sessuale. Attualmente un ruolo analogo viene svolto,ma dall’interno delle istituzioni, dall’ARCI-Gay), dicevo e ho sempre detto che amore e amicizia sono sinonimi, una cosa e “essere amore”, un’altra è fare all’amore… Noi difendiamo l’amore questo è essere radicali.

 Sono qui per difendere il ruolo della donna, perché in questa trasmissione si manca di rispetto alla figura femminile, dovrei offendermi per essere stato invitato in questo spazio, ma dico e urlo, il fatto che nel Paese delle menzogne, della partitocrazia, io mi faccio mancare questa occasione…haò!

 Ovviamente Barbara non rimane solo ad ascoltare, accalorandosi,  replica:

 Forse ti sono sfuggiti alcuni momenti, alcune ore, alcune centinaia di ore di televisione che io faccio da qui e durante tutti i pomeriggi di Canale 5, in cui io parlo e lotto contro la violenza sulle donne, in cui parlo di aborto, in cui io parlo e mi scaglio contro chi decide che non ci devono essere i matrimoni gay, in cui io parlo dei transessuali, in cui mi batto ed invito centinaia di bambini down in questa trasmissione a giocare con me, perchè io sono contro il razzismo, contro la discriminazione.

 Parole molto esplicite che fanno sorridere ed applaudire Marco Pannella.

 Per me la Rai è un’associazione per delinquere” , da tempo mi batto contro la legge detentiva e mai sono stato invitato in un programma Tv.

 E’ l’ultimo sprazzo dedicato alla politica, perché Barbara riporta l’intervista sui binari della riconoscenza, ringraziando il leader radicale “a nome di tutte le donne per le battaglie che hai fatto“.

 E parlando di donne, chiede  a Marco la natura del suo rapporto con la compagna.

 Come in tutte le coppie ci sono momenti di sofferenza ma è estremamente importate il dialogo, risponde Marco, non siamo gelosi perchè  sarebbe affermare di essere uno dell’altro, è un errore associare amore al sesso. Amare è costante attenzione.

I radicali hanno lottato per decenni per la libertà d’amare, ma non del sesso, abbiamo scelto la parola “compagno” perché è di una bellezza  unica. Quindi Ti vuoi iscrivere anche tu? Ne abbiamo bisogno. Ti chiedo di essere più libera con te stessa.

  Pannella, da abile affabulatore, ancora una volta è riuscito nell’impresa di ribaltare la situazione a proprio favore.

 Visualizza altro: http://www.davidemaggio.it

 http://www.wikio.it/politica/politici/marco_pannella

 da http://lorettadalola.wordpress.com

Giacinto Pannella detto Marco


di Loretta Dalola

Matrix dedica l’intera serata a quest’uomo che rappresenta un pezzo d’Italia, l’uomo delle innumerevoli battaglie civili, un uomo che alla soglia dei nuovi 80 anni non ha perso il vigore tenace e combattivo che lo ha caratterizzato fino ad ora.

Il debutto della serata è stato sinuosamente provocatorio, soffermando l’attenzione dello spettatore su una delle ultime affermazioni di Marco: “Nella mia vita ho amato 3/4 uomini…di cui non rivelerò i nomi” –  soprattutto (accalorandosi) ha voluto puntualizzare di non aver mai detto “posseduto”. Quando in un dialogo d’amore si inserisce la parola possesso, ovvero il verbo avere, sento puzza di bruciato…ha detto – amore e amicizia sono sinonimi e la loro durata è la durata dell’attenzione… Pannella rappresenta, nel bene o nel male, il prototipo del politico, a cui da parecchio il modo della politica ci ha disabituati. Colui che mette la propria vita in gioco per delle idee senza direttamente coinvolgere la vita di altri, colui che usa se stesso come ariete contro l’apatia, contro le lentezze, contro gli attacchi mascherati alla democrazia, è la vera figura del vero politico.

 Indipendentemente dal proprio partito di appartenenza ideologica, in questa sede non si vuol fare un elogio a Pannella, vorrei, come del resto lo spirito della trasmissione ha evidenziato riconoscergli il merito di ben 50 anni di militanza politica, come leader di un partito al quale è rimasto sempre fedele. (anche questo mi sembra un particolare non irrilevante, viste le continue volta e rivolta gabbane di altri membri di partiti…)

 La sua collocazione è ardua, egli rivendica orgogliosamente il suo essere liberale,  politico, anticlericale, nonviolento, e gandhiano. Ha costantemente ricorso ai metodi della lotta politica nonviolenta (quali scioperi della fame e della sete, disobbedienze civili, sti-in).

 In quest’ottica, ha praticato decine di scioperi della sete e della fame, con l’intenzione di affermare la legalità o, secondo le sue parole, il “diritto alla vita e la vita del diritto“. Celebri la battaglia per la legge sul divorzio, sull’aborto, sulla depenalizzazione  dell’uso delle droghe e la sua legalizzazione, contro il finanziamento pubblico dei partiti, ha organizzato, con altre forze politiche, i referendum anti-caccia e anti-nucleari.

 Ha concentrato la sua azione politica anche per l’ abolizione della pena di morte in tutto il mondo, dell’affermazione universale di alcuni diritti umani e della democrazia, dell’istituzione di un tribunale internazionale, in ambito ONU, in grado di sanzionare i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità. Ultimamente si sta occupando della situazione della giustizia e delle carceri italiane perché un terzo dei cittadini è vittima della giustizia e il nostro Paese si sta abituando a vedere bestemmiata la Costituzione e i diritti civili. – “Se urlo è per dire, che c’è un orizzonte di morte e di ingiustizia che diventa un orizzonte interiore a cui ci abituiamo”.

Le battaglie e le provocazioni di Pannella rappresentano un modo di far politica tese verso il rinnovamento,  la grande forza di un uomo e di un movimento che fa delle idee immerse nella praticità della vita, l’unica strada per un effettivo progresso dell’umanità. 

Il sentimento nei confronti di Marco Pannella è sempre stato vario per il suo linguaggio, per le sue iniziative, per il suo “estremismo”, ma la verità del grande radicale vive dentro la passione dell’amore per la sua patria, per la sua nazione, per il suo mondo, testimonianze innegabili di ideali spesi per cambiare l’Italia

Auguri per i prossimi 80 anni! da http://lorettadalola.wordpress.com

Carceri: Prosegue sciopero della fame Radicale. Non c’è tempo da perdere e attenzione ai colpi bassi della magistratura organizzata


 Prosegue lo sciopero della fame, giunto oggi al 19° giorno, di Rita Bernardini, Valter Vecellio, Donatella Corleo, Lucio Bertè, Donatella Trevisan, Michele Capano, Claudio Scaldaferri, Yasmine Ravaglia per scandire i tempi di un provvedimento – che tarda a venire – riguardante la possibilità di accedere alla detenzione domiciliare per coloro che debbano scontare in carcere meno di 12 mesi.

 
·         Dichiarazione di Rita Bernardini, radicale eletta nelle liste del PD, membro della Commissione Giustizia della Camera dei deputati:
 
Ieri, nel corso della visita che ho fatto insieme a Marco Pannella ed altri radicali al Carcere di Bolzano, l’efficientissima direttrice del carcere Dott.ssa Annarita Nuzzaci, ci ha quasi implorati: “fate qualcosa per ridurre il numero dei detenuti.. così non si può andare avanti!”. Eppure, nonostante le difficoltà, il carcere di Bolzano è uno dei migliori che abbiamo visitato negli ultimi mesi! Pur essendo sovraffollato come gli altri, pur avendo un forte deficit nell’organico di agenti, educatori e psicologi, pur avendo scarsissimi mezzi economici, lì abbiamo respirato un’aria di solidarietà umana impossibile da riscontare in altri istituti. Piccole, ma fondamentali le “riforme” adottate dalla Direttrice che tiene aperte le celle sovraffollate in modo che i detenuti possano circolare liberamente nel lungo corridoio della sezione detentiva e che, non avendo mezzi a sufficienza per ripitturare le pareti scrostate del vecchio carcere, ha lasciato ai detenuti la possibilità di dipingere le pareti con loro murales: risultato, ambienti meno lugubri e avvilenti; inoltre le ore d’aria sono molte di più che in altri istituti, 6 ore da ottobre a maggio e 7 da giugno a settembre. E’ indubbio che con le sue capacità di gestione la direttrice, con un po’ più di risorse umane e materiali, potrebbe realizzare i progetti che ha in testa per fare in modo che i detenuti possano facilmente reinserirsi senza più delinquere nella società.
 
Oggi però – dovendo fare il punto della nostra iniziativa nonviolenta – non possiamo che ribadire la necessità di proseguirla. Non c’è traccia, infatti, né di un iter veloce in parlamento del DDL Alfano sulla misura della detenzione domiciliare per chi debba scontare meno di un anno e sulla messa alla prova per gli imputati di reati che non prevedano una pena superiore a tre anni, né dell’annunciato – da Berlusconi – decreto legge sulla prima parte del DDL Alfano.
 
Eppure Berlusconi, nel dare quell’annuncio, aveva dimostrato di aver compreso quale fosse la drammaticità della situazione penitenziaria: dare a tutti coloro ai quali viene limitata la libertà condizioni di vita civili, dignità e nessun pericolo per ciò che riguarda la propria salute, diritti minimi che non è possibile garantire con l’attuale esplosivo sovraffollamento definito dal premier con la locuzione “eccedenza di persone”.
 
Non c’è tempo da perdere, lo diciamo con la forza interiore che ci dà il nostro sciopero della fame e, soprattutto, diciamo a Berlusconi ed Alfano che occorre sventare i colpi bassi della magistratura organizzata che con le consuete rivendicazioni corporative vuole ridurre a poco più di un migliaio di casi l’accesso alla nuova misura alternativa proposta.

Buon compleanno, Marco :-)


Oggi Marco Pannella compie 80 anni e li festeggerà…visitando il carcere di Bolzano, dopo aver visitato per 6 ore, ieri, quello di Parma, insieme a Rita Bernardini giunta al 18° giorno di sciopero della fame per non far dimenticare la situazione esplosiva del pianeta carcere in Italia, è il terzo in pochi mesi che mette in atto, cerchiamo di starle vicino sottolineando in ogni momento quanto la situazione sia drammatica e urgente, quanto il carcere sia diventato “un deposito di carne umana” , una discarica…parliamone, scriviamone, urliamolo, denunciamolo SEMPRE…

Auguri Marco e formidabile Rita!!!

L’on. Rita Bernardini in visita ispettiva al carcere di Augusta


di Daniela Domenici

L’on. Rita Bernardini, radicale eletta nelle liste del PD e membro della commissione Giustizia della Camera, al 10° giorno di sciopero della fame per porre all’attenzione di tutti la situazione esplosiva delle carceri italiane giustamente definite da Marco Pannella “discariche umane”, ieri pomeriggio ha voluto fare una seconda visita ispettiva al carcere di Augusta a distanza di quattro mesi da quella eseguita il 7 dicembre scorso nella stessa struttura penitenziaria.

Questa volta ha voluto condividere questa ispezione con il presidente del Consiglio Provinciale di Siracusa, Michele Mangiafico, che in mattinata aveva presieduto una seduta del Consiglio aperta alla cittadinanza, a cui era presente l’on. Bernardini e il sen. Salvo Fleres, garante per di diritti dei detenuti in Sicilia, per rendere pubblica la relazione finale, stilata dalla commissione speciale, creata all’interno del consiglio e presieduta da Carmelo Spataro, allo scopo di conoscere e monitorare lo stato delle tre carceri della provincia di Siracusa.

All’uscita del carcere di Augusta l’on. Bernardini e il presidente Mangiafico hanno rilasciato una conferenza stampa congiunta per raccontare nei dettagli la situazione riscontrata all’interno della casa di reclusione.

A questo scopo allego qui l’audio integrale della conferenza stampa:

http://www.radioradicale.it/scheda/302049/conferenza-stampa-di-rita-bernardini

Italia: le carceri sono una discarica sociale


Pannella dopo visita all’Ucciardone

“Le carceri in Italia sono una discarica sociale“. Parola di Marco Pannella, che insieme a una delegazione radicale composta da Rita Bernardini e Matteo Angioli ha compiuto una visita ispettiva alla casa circondariale Ucciardone a Palermo. “Vi sono grandi situazioni di povertà – ha aggiunto -. Si continua a usare la pratica della detenzione in un modo che non sarebbe permesso né dalla Costituzione né dalla giurisdizione europea e internazionale”.

“Il carcere – riprende Pannella – è il museo della barbarie e della partitocrazia del sessantennio che ha preso il posto del ventennio fascista”. Domenica i parlamentari erano stati nel carcere di Poggioreale a Napoli.

“C’è la dimostrazione che in Italia siamo caduti – ha osservato – antropologicamente in basso. Ma all’Ucciardone con la nostra visita abbiamo suscitato qualche sorriso che ci consente di sperare che proprio da queste comunità forse riusciremo a rendere più civile questo Paese”.

La situazione del carcere borbonico di Palermo è stata descritta da Rita Bernardini. “Sono stata qui nel marzo 2009 e da allora – ha detto – non è cambiato nulla, la situazione è peggiorata e questo non per colpa della direzione o del personale che opera in questo istituto ma per responsabilità dell’amministrazione centrale”.

“Ci sono per ora 720 detenuti – ha continuato – con un sovraffollamento enorme nelle celle. I reclusi vivono in una struttura fatiscente, senza riscaldamento. Si sta per aprire una nuova sezione ma manca il personale per farla funzionare. L’organico è sotto di almeno 200 unità: ci sono 300 agenti di polizia su 500 previsti”.

fonte tgcom

Il video dell’intervista rilasciata da Bernardini e Pannella all’uscita dell’Ucciardone:

http://www.radioradicale.it/scheda/300836/incontro-con-la-stampa-di-marco-pannella-e-rita-bernardini-al-termine-di-una-visita-ispettiva-alla-casa-ci

Pasqua e Pasquetta in carcere


Oggi e domani l’on. Rita Bernardini, radicale eletta nelle liste del PD, membro della commissione Giustizia della Camera, insieme a Marco Pannella e a un altro collaboratore, visiteranno due delle carceri più sovraffollate e tristemente celebri d’Italia, Poggioreale a Napoli e l’Ucciardone a Palermo.

Li seguirò col pensiero, è come se fossi lì con loro.

Ristabilire la verità


Ieri nella sua conferenza stampa con Renata Polverini Silvio Berlusconi ha dichiarato che «ai nostri delegati è stato impedito di depositare le liste. Non vi è stata alcuna responsabilità riconducibile ai nostri dirigenti e funzionari ma è stata posta in atto una gazzarra da parte dei Radicali, con la scusa che fosse in atto una manomissione delle liste».

Le dichiarazioni di Berlusconi, che vengono dopo la denuncia penale per violenza privata contro alcuni militanti radicali, rischiano di divenire, grazie all’assenza di informazione, la versione ufficiale dei fatti, anche se abbiamo dimostrato con ampia documentazione la loro infondatezza.

https://i0.wp.com/boninopannella.it/sites/default/files/images/la_russa_ansa_larussa_3.preview.jpg

Abbiamo realizzato una breve ricostruzione puntale e dettagliata di tutta la vicenda, con rimandi alla documentazione originale, i precedenti, gli articoli di stampa. Nessun giornale ha mai ricostruito in questo modo l’intera vicenda, rendendo comprensibili le responsabilità e le cause.

http://boninopannella.it/ristabilire-la-verita

Rita Bernardini e Marco Pannella la notte di Capodanno in carcere a Padova


il video integrale della cena di Capodanno trascorsa da i due esponenti radicali con alcuni detenuti nel carcere padovano “Due palazzi”

http://www.radioradicale.it/scheda/294203

Notte di Capodanno nel carcere “Due palazzi” di Padova per Rita Bernardini e Marco Pannella


Rita Bernardini e Marco Pannella hanno annunciato che passeranno la notte di Capodanno con la comunita’ penitenziaria, con la polizia penitenziaria, il personale amministrativo eventualmente presente e i detenuti della Casa di Reclusione “due palazzi” di Padova, dove saranno accompagnati anche da alcuni altri militanti della stessa loro causa.

“Quando eventi umanamente indegni e assolutamente illegali sono sempre piu’ in grave corso di compimento, e’ non solo diritto ma dovere e obbligo di cittadini degni di questo nome essere coerenti e far essere il loro paese coerente con la letterale insopportabilita’ di tale situazione. E magari fare anche l’impossibile perche’ umanita’ e Legge vengano reintegrate e tornino a regnare in un paese che fu civile e che deve tornare ad esserlo”, affermano congiuntamente Pannella e Bernardini.

da www.libero-news.it