“SAGHE E SEGHE col senno e con la mano” al Teatro del TRE a Catania


Gaetano Lembo, autore, attore  e regista,  porta in scena “Saghe e senne col senno e con la mano” in prima assoluta dal 18 al 22 febbraio al Teatro del Tre con il patrocinio della Facoltà di Lettere di Catania: è una sua riduzione teatrale dell’omonimo testo ideato come scherzo letterario da quattro amici, Luigi Capuana, Federico De Roberto, l’avvocato Francesco Ferlito e l’editore Michele Galatola, uno spettacolo nato anche grazie al lavoro di ricerca della prof.ssa Sarah Muscarà, curatrice della riedizione per l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, e all’avv. Enzo Zappulla, suo marito.

Questo “libello” scherzoso fu edito in soli quattro esemplari, uno per ciascun autore e uno per l’editore, con la decisione da parte dei quattro di bruciarlo dopo la sua pubblicazione ma, grazie al mancato rispetto dell’accordo da parte di Ferlito, il testo è giunto fortunatamente fino ai nostri giorni.

Infarcite di eleganti oscenità, irriverenze e doppi sensi sono le odi, le epistole e i sonetti che  danno vita a questo testo e che ci danno un’immagine del privato, del personale, dei viaggi a Roma e degli incontri all’Hotel Musumeci di Catania, dei pranzi e delle ‘sbirciatine alle servotte’, della passione per l’Oriente di De Roberto, dela propensione alla burla di Capuana, dela divertita partecipazione al progetto di Ferlito e della passione e goliardica accondiscendenza di Galatola, insomma, della vita di quattro uomini. Si respira un’aria di quotidianità e di sincero spirito di vicendevole ammirazione, attraverso la penna dei quattro amici riusciamo a intravedere la Catania fine Ottocento.

In scena, oltre a Gaetano Lembo nei panni di Capuana, il collega, attore, autore e regista, Nicola Costa,  (prossimamente in scena, sempre al Teatro del Tre, con il suo Ritratto di un’isola) interpreta De Roberto mentre nelle vesti dell’avvocato Ferlito si cala Giuseppe Balsamo, giovane talento cresciuto alla Scuola di recitazione dello Stabile di Catania.

Le brave Simona e Brunella Manuli, allieve dell’Accademia di recitazione dello stesso Teatro del Tre di cui Lembo e Costa sono docenti, completano il cast ricoprendo i ruoli delle due narratrici-cameriere.

La programmazione del Td3 continuerà con lo spettacolo ‘La neve era sporca’, ospite da Roma, scritto e diretto da Daniele Scattina con Sarah Polito il 27 e 28 febbraio.

“La pianta della parola” al teatro Brancati di Catania


Per la rassegna “Fantasie” domani mercoledì 23 dicembre alle ore 17.30 l’Associazione teatrale “Buio in Sala” presenta presso il teatro Vitaliano Brancati di Catania “La pianta della parola” , fiaba musicale tratta da un racconto di Luigi Capuana, scritta diretta e interpretata da Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi.
La storia narra della bella principessa Doralice alla quale un brutto spavento ha tolto la parola. La piccola passa il suo tempo a curare i fiori del giardino reale ma il misterioso arrivo di una pianta “magica” preoccupa la corte tanto da spingere la regina e il suo buffo consigliere a rivolgersi a due improbabili maghi che si riveleranno due spassosissimi imbroglioni. Riuscirà la piccola a riacquistare l’uso della voce?

“In un epoca in cui l’incomunicabilità è divenuta un male quasi incurabile, attraverso la storia di una ragazzina che si esprime a gesti ma che riesce a parlare con una pianta attraverso il cuore,  si raccontano sentimenti semplici quali l’amicizia, l’amore materno, la tolleranza non tralasciando il divertimento puro che scaturisce da esilaranti gags, clownerie e nonsense”.
Non manca l’interazione con il pubblico, grazie all’intervento di due “disturbatori” un po’ strampalati, che ne combineranno di tutti i colori. Il tutto è sottolineato da divertenti brani cantati dal vivo che danno alla “mise en scene” l’aspetto da piccola commedia musicale.

In scena, insieme a Giustolisi e Bisicchia che interpretano i due maghi,  Giovanna Sesto (regina), Biagio Barone (Adalberto) e  Graziana Lo Brutto (Doralice). Le musiche originali sono composte ed arrangiate da Ettore D’Agostino. Le coreografie sono di Gaia Giuffrida che in scena darà vita alla pianta magica. Romanticismo, magia, divertimento e buoni sentimenti: ecco gli ingredienti di questo spettacolo per grandi e piccini e per tutti coloro che desiderano spiccare il volo sulle ali leggere della fantasia.

Si replica giovedì 24 dicembre alle 10.30