La Madonna con Hitler bambino irrita la Versilia


La Madonna che tiene in braccio Hitler bambiano: l’immagine è su un manifesto della Versilia, semplice pubblicità che ha fatto irritare la Versilia d’estate. Succede a Pietrasanta, Lucca, e la maternità è stata scelta per  la mostra ‘Zeitgeist’, del pittore Giuseppe Veneziano.

Il parroco don Stefano D’Atri e alcune associazioni combattentistiche partigiane hanno innescato la protesta. Il sindaco, Domenico Lombardi (Pd), ammette: ”Mi prendo tutte le responsabilità per aver dato l’ok a quella immagine. Ma non l’avevo vista prima, altrimenti forse ne avrei scelta un’altra”.

Il quadro scelto per i manifesti dell’esposizioneè la ‘Madonna del Terzo Reich’, dove sono raffigurati una donna e un bambino con tratti hitleriani: i baffetti e la fascia rossa con la svastica nera su cerchio bianco al braccio.

Il primo cittadino chiarisce che la scelta di invitare Veneziano a Pietrasanta non è stata della sua amministrazione ma della precedente giunta, guidata da Massimo Mallegni (Pdl). ”Me ne prendo comunque tutte le responsabilità- dichiara spiega Lombardi – e chiedo scusa se questo quadro offende la sensibilità degli esponenti religiosi o dei partigiani. Credo però che Pietrasanta da sempre si contraddistingue nel panorama artistico perché preferisce il confronto alla censura”. L’autore dell’opera, Giuseppe Veneziano, citando Alda Merini, replica così alla polemiche: ”La cosa meno scandalosa nella vita è lo scandalo. Sulla provocazione la questione è piu’ complessa. Se l’arte non provoca, allora cosa deve fare?”.

da http://www.blitzquotidiano.it

Cartasia 2010: Lucca invasa dalla Paper Art, tra creatività ed ecologia


di Valentina Marsella

Fino al 18 luglio, la città toscana ospiterà le opere di artisti nostrani e internazionali, per cui la carta è stata la fonte di ispirazione. Dagli abiti scultura della Crepax, agli ‘strappi’ viventi di Hemmes, fino alle creazioni giapponesi. Hiroaki Asahara, ‘Islands Dancing in the Air’ Fonte: http://www.cartasia.it Caterina Crepax, figlia del noto disegnatore di fumetti che ha dato il volto alla mitica ‘Valentina’, scolpisce abiti di carta, tra eleganza e sogno, mentre Hiroaki Asahara crea sculture con il washi, l’antica carta giapponese fatta a mano. Poi c’è Anna Onesti, le cui opere di paper art si compongono di carta giapponese artigianale che l’artista tinge impiegando antichi procedimenti decorativi legati alla tintura dei tessuti, che sfruttano le cangianti possibilità dei colori vegetali, con la capacità di trasmettere alle materie che assorbe una dimensione nel senso della profondità. E ancora, Hemmes, artista livornese definito il poeta degli ‘strappi’. Questi quattro grandi artisti faranno da corollario, con quattro diverse mostre personali, alle installazioni en plein air allestite per Cartasia 2010, Biennale d’Arte contemporanea partita in queste ore a Lucca e che durerà fino al prossimo 18 luglio. Numerosi artisti internazionali creeranno installazioni monumentali nel centro storico della città e nel Comune di Porcari. Filo conduttore, l’esposizione e il confronto diretto di artisti che hanno intrapreso un percorso non solo artistico, ma di vita attento e sensibile all’ambiente. Così, le vie della città toscana si riempiranno di opere in paper art, tra colori e forme cangianti. Il tema scelto per questa quinta edizione è Play Green Creativity: gioco, ecologia e creatività legati tra di loro attraverso l’utilizzo artistico della carta. La manifestazione è incentrata sulle tematiche del riciclo e dello sviluppo sostenibile. L’esposizione urbana a cielo aperto, vede protagonisti artisti provenienti da tutto il mondo selezionati da una giuria di specialisti. Eventi d’arte contemporanea, mostre, vernissage, incontri letterari, laboratori teatrali e spettacoli: la kermesse è a 360 gradi, in un progetto che non è solo artistico e culturale, ma vuole mettere in primo piano il rispetto per l’ambiente, il riciclo e l’ecosostenibilità. Oltre a recuperare la memoria storica, legata alla produzione cartaria di forte tradizione del territorio. Quattro gli artisti che esporranno le proprie opere personali nel corso del Festival Paper Art, che hanno fatto della carta il loro mezzo espressivo principale. A cominciare da Hiroaki Asahara, con la mostra ‘Catturando luce e aria’, che si tiene presso la Fondazione Lazzareschi dal 27 giugno al 18 luglio: l’antica carta giapponese washi, fatta a mano, è l’ingrediente base delle sue sculture. Opere che nascono casualmente, dalla destrezza manuale ed intellettiva dell’artista che ritrova in questo semplice materiale un veicolo con cui esprimere il proprio stato d’animo e le proprie emozioni. Superfici vibranti ed irregolari in cui l’occhio viene catturato in infiniti percorsi dello sguardo. Sogni vestiti di carta, è invece l’esposizione di Caterina Crepax, figlia di Guido, celebre fumettista; mostra che si tiene presso La Cavallerizza di piazzale Verdi dal primo al 18 luglio. Architetto d’interni, l’artista scolpisce con la carta abiti sontuosi dai dettagli sorprendenti, raffinati oggetti del desiderio. Con un’attenzione particolare per il riciclo, il riutilizzo di materiali cartacei di uso comune, come gli aridi scarti della burocrazia, scontrini fiscali, documenti triturati, bordi forati dei tabulati del computer o avanzi di lavori di tipografia. Ama l’ironico gioco della metamorfosi, della trasformazione di semplici pezzi di carta in ‘tessuti’ preziosi. Sempre presso La Cavallerizza, dal 1 al 18 luglio, si tiene l’esposizione ‘Strappi’ di Hemmes, artista livornese noto per i suoi tagli creativi: il pittore degli strappi fa della carta materia vivente, che dipinta evade dai bordi e conferisce una plasticità scultorea che induce a una tattilità vitrea e tagliente, in contrasto al bagliore dei colori carezzevoli, passionali, squillanti. E ancora, La Cavallerizza ospiterà i lavori di Anna Onesti, racchiusi nel titolo ‘Rituali senza tempo’, dal 1 al 18 luglio. La base di partenza è la carta giapponese creata dall’artista artigianalmente, ravvivata con mille colori. Le sue opere semplici ed essenziali, partono da un’estrema aderenza ai materiali utilizzati e cercano di affermare un’esperienza sensoriale del sentire ottico e fisico del tutto originale. La carta, una delle principali vie di comunicazione su cui scrivere pensieri, tramandare memorie, abbozzare disegni e perché no, creare sculture artistiche, sarà il leit motiv che incoronerà Lucca, almeno fino al 18 luglio, capitale mondiale di questo prezioso materiale. In particolare, dal 13 al 17 luglio il Living Theatre Europa, in collaborazione con l’Associazione Culturale Metropolis, organizzerà un laboratorio teatrale Teatro Migliorativo/Teatro Verde affrontando in modo originale l’attuale disastro ecologico che invade il nostro pianeta. Il seminario si concluderà con una performance. Per il quinto esercizio, la Biennale Della Carta ha attivato una proficua collaborazione con l’Amateras Paper festival (Sofia, Bulgaria), l’Istituto Italiano di Cultura New York (Stati Uniti), l’Istituto Italiano di Cultura San Francisco (Stati Uniti), l’Holland paper Biennial (Apeldoorn 2008, Olanda), la Charmey Triennial Du Papier (Svizzera 2008) che si sono impegnati a sostenere la manifestazione e proclamare Lucca ‘Capitale mondiale della Carta’

da www.nannimagazine.it

Scultura: scolpire sospesi tra cielo e terra, sette scultori sulla vetta del monte Altissimo (LU)


Scolpire sospesi tra cielo e terra, immersi nella nobilta’ della materia, in un assoluto corpo a corpo con la forma dell’idea, sulla vetta del Monte Altissimo, a 1200 metri sul livello del mare. Nell’inedito scenario, il simposio di scultura ”Sette scultori alla Cava delle Cervaiole, Altissimo 2010|2011” nasce per iniziativa di due artiste scandinave, da diversi anni legate alla Versilia: la norvegese Inger Sannes e la svedese Yemisi Wilson. Da dopodomani al 2 luglio si svolgera’ il progetto pilota che vedra’ entrambe le scultrici protagoniste, mentre nell’estate 2011 a Sannes e Wilson si uniranno, per il completo sviluppo del simposio, Lars Widenfalk, Alena Mate’jkova’, Eva Ziggy Berglund, Diana Andersson e Dag Birkeland. Un’iniziativa, a cura di Valentina Fogher, che vede la collaborazione della Henraux grazie alla quale l’antica cava diventera’ visitabile

Un fascino infinito rivestono da sempre le cave apuo-versiliesi, per quel loro specchiarsi sul mar Tirreno, per il pregio della materia che da oltre duecento anni se ne estrae, per l’antica storia che vede tra i suoi testimoni piu’ significativi Michelangelo Buonarroti che aveva esplorato quei luoghi intorno al 1518 apprezzandone l’immensa ricchezza mineraria. A questo spettacolo paesaggistico andra’ ad aggiungersi la seduzione dell’atto creativo. Il simposio prevede che gli artisti salgano per quattro settimane in cava, dove, fianco a fianco ai cavatori, lavoreranno alla realizzazione delle loro opere. Ogni fase della giornata e del loro operare sara’ ripreso e documentato dal regista Piero Tartagni. Piccoli gruppi di visitatori, ogni martedi’ e giovedi’ pomeriggio, a partire dal 15 giugno, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 circa (partenza dalla sede della Henraux | via Deposito, 269 a Querceta), potranno visitare la cava ed incontrare gli scultori al lavoro. La visita, gratuita, deve essere prenotata alla segreteria della Henraux, chiamando lo 0584 761217. ”Lavorare -spiega la curatrice Valentina Fogher- con il marmo tagliato da poco dalla montagna, sulla vetta delle Cervaiole, per uno scultore e’ come per un cristiano pregare con la piu’ fervente passione all’interno della Basilica di San Pietro: e’ il massimo della sacralita’ della scultura”

fonte Adnkronos

Cultura: aprono ‘Le stanze di Tobino’ nell’ex manicomio di Moggiano


Aprono ”Le Stanze di Tobino” nell’ex-manicomio di Maggiano. Come ha letto e come rilegge oggi, a cento anni dalla nascita del suo autore, Le libere donne di Magliano una scrittrice come Silvia Ballestra, classe 1969, sensibile ai temi delle emergenze al femminile? E cosa racconta di Tobino uno scrittore come Maurizio Maggiani che condivide con l’autore viareggino molte cose, dalla geografia dei luoghi alla vocazione anarchica e popolare? O chi come Giorgio Van Straten ha fatto dei maestri toscani, da Tobino a Bilenchi, tesoro di scrittura? L’occasione per ascoltarli, insieme a Mario Monicelli che di Mario Tobino era amico e che ha fatto, pochi anni fa, del Deserto della Libia un film dal titolo ”Le rose del deserto”, sara’ l’inaugurazione di una parte dell’ex-manicomio di Maggiano, alle porte di Lucca, dove lo scrittore-psichiatra ha vissuto fino alla fine dei suoi giorni.

L’11 giugno alle ore 16, infatti, la Fondazione Mario Tobino inaugura, dopo un lungo restauro, la Palazzina Medici, e cioe’ l’ala dell’ex-Ospedale Psichiatrico di Maggiano che ospitava l’alloggio dei medici e dove si trovano le ”Stanze di Tobino” con il loro spartano arredamento originale, la scrivania, le penne, i libri, la macchina da scrivere. La Fondazione avvia cosi’, nel grande e suggestivo complesso medioevale, il percorso di costruzione del Museo e del Centro di studi tobiniani: sia per la sezione letteraria sia per quella di storia della medicina, della psichiatria e del disagio sociale. Il Centro potra’ contare sulla formazione di un archivio bibliografico, sul riordino della biblioteca e sull’esposizione dei piu’ significativi strumenti medici e scientifici. Inoltre, grazie all’accordo chiuso con le Teche Rai, sara’ possibile visionare l’immenso patrimonio televisivo di interviste, ritratti, cronache di Premi letterari che vedono protagonista Mario Tobino.

fonte Adnkronos

Scrittori: a Pietrasanta il festival ”Anteprime” con Grossman, Auster e Vargas Llosa


Da venerdi’ 11 a domenica 13 giugno nelle piazze e negli edifici storici di Pietrasanta (Lucca) oltre 30 scrittori italiani e stranieri saranno i protagonisti del nuovo festival ”Anteprime – Ti racconto il mio prossimo libro”.

”Anteprime” nasce dalla collaborazione tra il comune di Pietrasanta, terra di scultori e artisti, e le case editrici Einaudi, Electa, Frassinelli, Mondadori, Piemme e Sperling e Kupfer. Il fitto programma di incontri vedra’ alternarsi dalle ore 18.30 fino a tarda notte nei luoghi piu’ significativi del centro della Versilia tre grandi autori stranieri, David Grossman, Paul Auster e Mario Vargas Llosa, e oltre trenta protagonisti della narrativa e della saggistica italiana, senza dimenticare gli autori per ragazzi e bambini.

Saranno presenti, tra gli altri, Andrea Camilleri, Vito Mancuso, Bruno Vespa, Carlo Lucarelli, Salvatore Settis, Mauro Corona, Corrado Augias, Diego De Silva, Niccolo’ Ammaniti, Margaret Mazzantini, Piergiorgio Odifreddi, Margherita Hack.

fonte Adnkronos

Cultura: Garfagnana in giallo, concorso letterario per autori ‘investigatori’


Garfagnana in Giallo. Nasce in Garfagnana l’idea di costruire un concorso letterario dedicato ai racconti gialli che devono trovare ambientazione nella valle della Toscana lucchese. Castelnuovo con la sua rocca ariostesca, Castiglione e il suo castello, San Romano, Vagli, i grandi laghi, le vette apuane, le antiche battaglie e i passaggi degli eserciti, possono essere scenari dei racconti dei partecipanti. Il concorso e’ indetto e organizzato da Il Giornale di Castelnuovo e patrocinato dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana, dalla rivista letteraria Prospektiva e dall’Associazione per il Turismo in Garfagnana e Media Valle del Serchio. Il premio e’ diviso in due sezioni. Giallisti in erba, alla quale possono partecipare giovani fino a 16 anni compiuti e Giallisti investigatori, ovvero tutti gli scrittori sopra i 16 anni. La giuria premiera’ i migliori racconti con la pubblicazione di un libro e con la cerimonia a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) che si svolgera’ nell’autunno del 2010.

Tutti gli autori inseriti in antologia riceveranno una copia del libro e un diploma. Durante l’evento verra’ premiato il miglior racconto per ciascuna sezione, con una targa e premi di produzioni artigianali e alimentari della Garfagnana. La giuria e’ presieduta da Enrico Luceri (autore Mondadori e vincitore del Premio Tedeschi) e composta da Andrea Giannasi, Sabina Marchesi, Barbara Coli e Maurizio Poli. Presidente onorario e’ il sindaco di Castelnuovo di Garfagnana. La scadenza del concorso e’ al 30 agosto 2010. I partecipanti devono inviare un racconto giallo ambientato in Garfagnana della lunghezza massima di 10 cartelle in formato A4. Il testo deve essere inedito e l’autore ne deve certificare la piena proprieta’ e il diritto d’autore.

fonte Adnkronos