Cassino: è anche colpa nostra


di Daniela Domenici

Dopo il recente episodio di violenza omofoba a Cassino, l’ennesimo, siamo convinti che il mondo lgbt si dovrebbe interrogare su come arrestare quest’onda, su quali siano le eventuali colpe all’interno del movimento stesso.

E a questo proposito ci è pervenuta questa riflessione molto amara e dura di un responsabile di arcigay Messina, Rosario Duca, a cui vogliamo dare spazio:

E’ triste dover commentare episodi del genere, mi auguro solo che porti tutti a domandarci cosa stiamo facendo nei nostri territori, oltre a mille cose dilettevoli e allegre, per il nostro singolare piacere, oltre a marce per questo o per quello, oltre a commemorazioni di secoli , oltre, oltre, oltre, oltre. ma pensiamo anche a come tutelarci e tutelare il nostro popolo per quanto sia possibile?

Credo che ognuno di noi, oltre a essere megafono di risonanza di ciò che succede, dovrebbe pensare a come fare per ottenere sicurezza.

Scusate il mio sfogo ma virtualmente è anche colpa della nostra indifferenza e del nostro fare poco o nulla…di questo dovremmo sentirci colpevoli alla pari di chi ha commesso il crimine.

La mano dei criminali si ferma con la determinazione di azioni reali al fine di ottenere una legge vera e completa, basta con le “ciancia fare” e le attestazioni di solidarietà, facciamo qualcosa per noi.

Alcune riflessioni sulla festa di SEL a Messina


di Daniela Domenici

Alla festa di SEL a Messina il partito di Vendola ha ritenuto di rappresentare il movimento lgbt soltanto con l’esposizione di una bandiera arcigay e qualche bandiera rainbow della pace evitando d’invitare le associazioni LGBT di Messina e a Messina c’è solo l’Arcigay; hanno fatto tanti validi dibattiti ma non si è dato spazio al dibattito per le lotte LGBT. Questo sembra strano dato che Vendola collaborò alla fondazione di Arcigay a Palermo trent’anni fa.

Ecco, in merito a questo, una dichiarazione rilasciata da Rosario Duca, segretario provinciale di Arcigay Makwan Messina.

Qualche tempo fa ebbi a scrivere e pubblicare la mia scelta di tesserarmi al partito di SEL ritenendo valide certe scelte e valutazioni su tanti argomenti. Feci la mia adesione su Internet e affermai pure che, forse, in molte cose, mi sembrava essere quel partito con fondamenti di libertà come loera stato il PSI di cui ero tesserato.

Alla luce delle ultime dichiarazioni-non dichiarazioni di Niky Vendola e dopo aver visto il disinteresse verso la nostra causa da parte di chi si richiama a Vendola credo che neanche questo sia il partito in cui posso credere. Non è con il mettere delle bandiere della pace e una dell’arcigay alle proprie feste che si rappresenta il popolo LGBT ma dando a questo la possibilità di esprimersi e rappresentarsi. SEL ancora non è, a mio avviso, nelle sue sezioni (o in qualcuna) ancora mentalmente libera per questo per cui preferisco non prendere la tessera e rimanere ancora in attesa di capire gli sviluppi o quale partito in futuro potrà rappresentarmi.

Certo, ragazzi in gamba in SEL ce ne sono ed il lavoro di Tonino Cafeo a Messina per la prima festa SEL, naturalmente con tutto lo staff che ha collaborato con lui, è stato un esempio di grande impegno e desiderio di crescita. Complimenti. Peccato però che la timidezza o l’imposizione di qualche parte del contesto organizzativo abbia fatto sì che tutti gli argomenti venissero toccati (argomenti importantissimi per carità) ma l’argomento un tempo, spero non remoto, caro a Vendola è stato lasciato fuori. Va bene lo stesso: il movimento LGBT messinese ha ben tanti altri modi per incontrare la gente in quanto una cosa che non ci manca è la spigliatezza di saper stare tra la gente con l’orgoglio di ciò che siamo e con la determinazione di dove vogliamo arrivare.”

Il primo registro delle coppie di fatto in Sicilia


Dato che sono stata coinvolta in questo progetto così importante e necessario in qualità di portavoce e “cassa di risonanza” pubblico questo comunicato stanpa che mi è appena pervenuto per chiarire le idee a tutti coloro che fossero interessati a questo progetto alcuni dei quali hanno già iniziato a scrivere mail sia a me che ai responsabili.

Comunicato stampa

Alla C.A di tutte le associazioni politiche, e no profit con scopi sociali, ed ai singoli che si riconoscono nel progetto che leggerete di seguito:

Il  quattro settembre del duemilanove presso i locali di  un noto pub di via Primo Settembre a Messina, il congresso Provinciale  dei tesserati di Arcigay a  Messina  ci dava mandato come nuovo direttivo per il triennio 2009/2012. Il gruppo che si apprestava  a prendere onore ed oneri di una storia che tra alti e bassi ha mantenuto la presenza di arcigay a Messina e provincia, ha ritenuto che al semplice (pur necessario)  svago serale e piccole iniziative locali, andava contrapposta un’ energica svolta, facendo sentire presente e costante l’operato di un’ associazione che nel territorio operava già da oltre venti anni. Note di merito e di ringraziamento a chi in questi anni con grande abnegazione e impegno di energie, ha mantenuto viva la fiammella e nello stesso tempo la speranza di molti appartenenti al popolo LGBT Messinese di sentirsi  in qualche modo assistiti. Certo, le difficoltà negli anni non sono mancate, le fermate e le riprese non sono state poche, spesso dovuti a fatti fisiologici, a volte economici, e qualche volte da comportamenti irresponsabili dei singoli. A tutti va il nostro ringraziamento, in particolare a una persona che ha saputo tenere tenacemente nel tempo: Roberta Palermo, testimone ineludibile di un ventennio di storia che senza di Lei non si sarebbe potuto scrivere. Oggi più agguerrita che mai, pronta a  stare al fianco di questo gruppo con le sue proposte e la tenacia di sempre. Possiamo ben dirlo,  Arcigay Messina, non sarebbe tale se non ci fosse stato il silenzioso lavoro, spessissimo non apprezzato di questa minuta donna e quanti con lei si sono alternati nel tempo.

Con il cambiamento dei tempi, con l’apertura mentale che al momento permette di esporsi in maniera più sicura e decisionale, questo nuovo gruppo prendeva il testimone per affrontare nuove lotte e iniziative, per dire con forza che c’eravamo da anni ma che volevamo non solo essere contati, ma contare. La forza di Volontà di un presidente (l’attuale), la sua caparbietà e risolutezza, han fatto si che i progetti pensati in uno studio a Milazzo prima della candidatura che ha visto il gruppo, vincente, si potessero pian piano realizzare. Dal quattro settembre duemilanove al quattro settembre duemiladieci, molte sono state le iniziative politiche e non, che ci hanno visto impegnati sul territorio cittadino e provinciale, non staremo qui ad elencare perché non riteniamo di aver fatto più di ciò che ci eravamo impegnati con i nostri sostenitori.

Una cosa era importante da fare: creare qualcosa che potesse  essere uno strumento a tutela del popolo LGBT. L’occasione venne con la firma di un Protocollo d’intesa di antidiscriminazione razziale tra il Comune di Roma e il Ministro Carfagna. Occasione che questo gruppo ha preso ad esempio scrivendo e chiedendo alla Provincia di Messina (Presid. Ricevuto) ed al Ministro Carfagna l’attuazione del protocollo anche in questo territorio, e nel contempo chiedemmo che si facesse un protocollo d’intesa anche con la Regione Sicilia. (per quest’ultima con cui si firmò il protocollo il 17 marzo c.a. ad onor del vero fummo solo in qualche modo profeti, visto che già le trattative erano in corso). Il 19 marzo u.s. vedevamo realizzare il nostro progetto a Messina al quale hanno via via aderito circa trenta Comuni della Provincia. Recentemente la Provincia  ha impegnato un primo stanziamento di fondi per l’apertura di alcuni sportelli, ma come detto in conferenza stampa, non saremmo rimasti semplici spettatori, ma attenti guardiani affinchè quella firma  non divenisse una semplice opera di cosmesi. Un ringraziamento va al Signor Prefetto di Messina che ha fortemente creduto in questo progetto sostenendolo con tutta l’autorità di cui è rappresentante.

Questa operazione oltre ad aver consegnato uno strumento di tutela alla città e a tutte le categorie considerate minoritarie (lgbt e non , ci ha dato la visibilità e l’apertura verso tutte le forze politiche che operano nel territorio Messinese (provincia compresa). Oggi a distanza di circa un anno stiamo scrivendo a tutti i Comuni della Provincia, Messina compresa, per chiedere l’applicazione del Protocollo firmato alla Provincia Regionale il 19 marzo u.s. e con l’occasione stiamo chiedendo di discutere (con noi) la possibilità di creare un registro delle Unioni civili all’interno dei consigli Comunali.

Il 27 febbraio u.s  abbiamo indetto il primo convegno a Messina sulle coppie di fatto, una scommessa che non potevamo vincere restando fermi sulla paura che la città, o meglio le associazioni locali politiche e non, non avrebbero aderito. Con nostra sorpresa anche la Curia inviò un suo rappresentante. Da quella riunione che fu in alcuni momenti dibattuta in altri momenti più serena, capimmo che il tempo di fare questa battaglia era maturo anche per Messina. Infatti il Presidente Franco decise con tutto il direttivo di aprire un tavolo di confronto con tutte le forze politiche con l’idea di operare solo sul territorio Messinese. Tutte le forze politiche ci diedero idee e disponibilità per affrontare il problema, ma il tavolo aperto con Italia dei Valori ha convinto il nostro gruppo che forse la strada che ci si prospettava a quel tavolo era la più giusta. Infatti in Sicilia un solo comune della Provincia di Palermo ha il registro delle unioni civili, mentre nel resto d’ Italia sono  decine i Comuni che l’hanno approvato. Ma un registro senza una legislazione che lo supporti non ha nessun motivo se non simbolico. Facendo leva su questo e dal dibattito che ne è nato  il  quattro settembre duemiladieci, il giorno del nostro primo anniversario come comitato,  abbiamo deciso di siglare un accordo definitivo con Italia dei Valori rappresentata in sede alla riunione dal segretario Provinciale Antonio Alessi, dal coordinatore cittadino Gianluca Libro, e dall’On. Domenico Scilipoti.  La proposta fatta e accettata dal gruppo di lavoro è quella di andare oltre ogni frontiera allargando a tutta la Sicilia Arcigay, politica, associazionistica, e alla comunità civile in generale l’invito a discuterne e far discutere sull’argomento, organizzando incontri, dibattiti e conferenze per diffondere le informazioni e riuscire tutti insieme a presentare un disegno di legge all’ARS.

Entusiasta il Presidente Franco, ancor di più il gruppo, compresa la responsabile trans Arcigay Sicilia Fabiola Rinaldi. Importante che si chiarisca che: non è un matrimonio politico che Makwan  intende fare con nessuno, ma un percorso da fare insieme anche a tutte le altre forze politiche della Sicilia che si riconoscono nel progetto.  PQM la presente verrà inviata a tutte le associazioni Lgbt, associazioni con scopi sociali, organi di stampa, forze politiche affinchè ci sia la possibilità di un’ intesa che ci  porti  ad un incontro preparativo, dove tutti liberamente decideranno come operare nel proprio territorio e apporteranno idee da aggiungere al poco che sopra abbiamo cercato di dare. Crediamo fermamente che non sia il momento di perdere tempo, c’è un vento di libertà che potrebbe girare in qualsiasi momento, chiediamo a tutti coloro che credono in questo progetto regionale che non ha nè padri fondatori, nè padroni, ma la volontà di questo gruppo di volere pensare oltre le semplici seratine da cabaret (utilissime) per lo svago, ma che non portano  al tentativo di compiere un’ azione decisa che possa cambiare la Sicilia e farla diventare timone guida per un risveglio sui diritti civili, vergognosamente sfrattati anche dall’Europa dai nostri parlamentari Italiani. Essere quindi una scintilla che possa far esplodere un grande incendio di libert. Noi ci crediamo e vi chiediamo di crederci per voi stessi, per quanti lo chiedono, e per coloro che verranno. Il registro delle coppie di fatto non è una prerogativa LGBT ma è uno strumento importante per tutte quelle coppie che non volendo o non potendo passare per il vincolo matrimoniale, si troverebbero, e di fatto si trovano, senza diritti e tutele. Tutti coloro che vorranno aderire e collaborare nel proprio territorio possono prendere contatti con arcigay Messina scrivendo alla e-mail arcigay.messina@live.it,

il Presidente Giuseppe Franco ed il  direttivo daranno tutte le delucidazioni necessarie.

Arcigay Makwan Messina – Associazione di  promozione sociale

Ufficio stampa e ricezione posta – Via Torino 5 – 98057 Milazzo (ME)

Arcigay.messina@live.it

Il primo registro delle coppie di fatto in Sicilia


di Daniela Domenici

Arcigay Makwan Messina e Italia dei Valori hanno iniziato una collaborazione al fine di poter istituire, per la prima volta in Sicilia, il registro delle coppie di fatto sia eterosessuali che omosessuali che trans.

A tale scopo sono stata incaricata dalla responsabile trans siciliane, Fabiola Rinaldi, di fare la portavoce di questa iniziativa, che personalmente ritengo necessaria e urgente, sia per la mia attività giornalistica online da sempre attenta a quei mondi a cui nessuno, o pochi, rivolgono la propria attenzione, detenuti, disabili e mondo LGBT, sia perché ho appena finito di scrivere, ed è pronto per la pubblicazione, un libro sul mondo trans.

Si vuole in questo modo iniziare una prima collaborazione con tutto il mondo trans al fine di riuscire ad ottenere ciò che di diritto spetta loro e non solo per quanto riguarda il registro delle coppie di fatto ma anche per tutti quei problemi che riguardano il mondo trans in generale.

Per questo vi invito a scrivere alla mia mail, che leggete in fondo a questo articolo, per avere una prima visione d’insieme di questo mondo;

Daniela Domenici

danidamavi@virgilio.it

www.nutrimente.org

San Lorenzo a San Saba


di Daniela Domenici

Non crediate che sia un carteggio tra due santi o un dialogo tra loro: è solo che ho trascorso con mio marito la notte di san Lorenzo di quest’anno sulla spiaggia di San Saba, luogo incantevole poco fuori da Messina in direzione Palermo, sul versante tirrenico quindi.

Ma questo non basterebbe a giustificare le parole che voglio dedicare a questa notte per noi un po’…alternativa: all’interno di questa spiaggia si è ritagliata un suo angolo la comunità lgbt di Messina e provincia ed è tra loro che ho passato qualche ora della notte delle stelle cadenti.

La serata era stata ben organizzata da Rosario Duca che, purtroppo però, non ha avuto il supporto che sperava perché la persona che si sarebbe dovuta occupare della musica non si è fatta vedere, i motivi non li sappiamo, quindi solo il rumore delle onde (per noi personalmente molto migliore) e le conversazioni sottovoce alla luce romantica del falò acceso sulla spiaggia e a quella, un po’ più prosaica, fornita da un generatore rumoroso per illuminare il banchetto su cui venivano serviti i bicchieri di sangria. Altra assenza è stata quella del responsabile nazionale Arcigay, Paolo Patanè, che era atteso ma che ha addotto motivi di famiglia.

Da brava giornalista un po’ monella (ma Rosario ormai mi conosce e mi apprezza anche per questo) ho rivolto delle domande anche un po’ impertinenti ad alcuni ragazzi gay, sia single che in coppia, e anche all’organizzatore, Rosario, e tutti, immancabilmente, sono stati gentilissimi nel rispondermi rendendosi conto dell’ironia affettuosa e della voglia di ascolto che avevo nei loro confronti.

Siamo stati accompagnati alla spiaggia da Fabiola Rinaldi, la responsabile delle trans siciliane, che è diventata un vero punto di riferimento per tutte quelle persone che, come lei, vogliono diventare donna ma che hanno bisogno, in questo percorso così difficile, di supporto, di consigli, di incoraggiamento.

Nel mio resoconto di questa notte così particolare voglio sottolineare un altro fatto che mi è sembrato davvero importante: venivano distribuiti gratuitamente profilattici e ci hanno detto che questo succede anche nelle discoteche dove si fa anche informazione su una sessualità sicura; approviamo e sottoscriviamo e vorremmo che questo succedesse anche tra le coppie etero e nei luoghi da loro frequentati: un’iniziativa dal mondo lgbt che deve servire da esempio per tutti.