“Patch” Adams, io clown per portare amore


Una gioventù travagliata con tre tentativi di suicidio, molti anni passati negli ospedali psichiatrici; e poi la svolta della sua vita: l’idea di un ospedale dove potesse emergere l’empatia per il malato. Trentasette anni di attività come medico-clown, 15 mila persone visitate senza mai prescrivere uno psicofarmaco. E’ durata più di un’ora la prima lezione romana all’università di Roma di Patch Adams il medico statunitense riconosciuto come l’ideatore di una terapia molto particolare, quella del sorriso. La prima tappa di un tour che lo porterà in altre università italiane (domani pomeriggio sarà all’Aquila) e che lo ha portato a costruire una rete internazionale di solidarietà in più di 65 paesi attraversati da conflitti e calamità naturali. “Il vero scopo del medico – afferma Adams – non è curare le malattie ma prendersi cura del malato”, e la sofferenza interiore è altrettanto importante del dolore fisico. Look in perfetto stile clownesco Adams è divenuto popolare grazie al celebre film del 1998 interpretato da Robin Williams. “Il film – racconta scherzando – ha incassato 2 miliardi di dollari ma a me non me ne hanno dati neanche 10”. Agli studenti il medico-clown ha ripercorso le tappe della sua vita e i suoi progetti: dai tre tentativi di suicidio, a cui hanno fatto seguito altrettanti periodi passati in ospedali psichiatrici; alla nascita di un modello di ospedale unico, basato come una sorta di comunità, dove il chirurgo e l’addetto alle pulizie venivano pagati allo stesso modo (300 dollari) e dove la relazione medico-paziente (la prima visita non durava mai meno di 4 ore) era improntata all’empatia, all’intimità e a una buona dose di umorismo, secondo lo slogan “ridere fa bene alla salute”. “Volevo creare un modello di ospedale – ha spiegato il 65enne medico americano – che si occupasse delle cure in tutti i suoi aspetti. Per questo ho iniziato a fare il clown in ospedale. Non ho mai pensato a una terapia, non credo di averne mai fatte, essere clown era solo uno strumento per arrivare all’amore, che deve essere sempre l’obiettivo principale”. E forse deve esserci riuscito, se è vero che “nei primi 12 anni del progetto pilota, ho visitato circa 15 mila persone e non ho mai prescritto uno psicofarmaco”. Ma la lezione agli studenti non si è fermata agli aspetti sanitari, ad “educare alle cure”. Perché Adams ha provato ad andare oltre, parlando dei mali del capitalismo e dei disastri ambientali, invitando gli studenti a “resistere” e incitandoli a fare “una rivoluzione non violenta”. Quella “rivoluzione” che lui aveva iniziato tempo addietro, e che lo ha portato ad essere ‘Patch’ Adams. Nel frattempo a Firenze si fa strada il progetto che prevede la formazione di Clown Ospedalieri professionisti dello spettacolo al servizio della salute. Gli aspiranti Clown ospedalieri (finora ne sono stati formati 90), saranno formati sia sul modello operativo ampiamente sperimentato dalla Clown Care Unit del Big Apple Circus di New York, sia sul modello operativo già sperimentato dal 2005 dalla Regione Toscana. E l’esperienza del medico-clown ha lasciato una traccia tangibile anche nel nostro paese: Firenze diventerà il punto di riferimento italiano per la formazione di professionisti nella Clown Terapia in ospedale, grazie al bando del ministero per le Pari Opportunità vinto dalla Onlus Soccorso Clown, in partnership con l’ospedale pediatrico Meyer.

fonte ANSA

A L’Aquila il set di ‘Stalking’, l’autrice: “Il popolo abruzzese vuole ricominciare dall’arte”


Si gira a L’Aquila nei giorni dell’anniversario del drammatico terremoto il cortometraggio ‘Stalking’, scritto da Stefania Rossella Grassi, in concorso al Festival di Cannes. Nel cast la stella dell’Opera Eleonora Abbagnato, Alessandro Pess e Cristian Stelluti. Le riprese sono a cura dell’Accademia dell’Immagine de L’Aquila, terza cineteca italiana come patrimonio cinematografico in dotazione, destinata ad ospitare una scuola d’eccellenza sui mestieri del cinema. “Ritengo che portare sulla Croisette la grande dignità di una terra colpita e ferita come l’Abruzzo – ha detto Stefania Grassi a Ign, testata online dell’Adnkronos – sia non solo doveroso, ma anche utile per far conoscere un popolo che è riuscito a reagire. Il bello è vedere come voglia ricominciare dall’arte. Il cinema crea sogni e offre speranze. Il film ha un messaggio speciale come il problema dello stalking che, anche se è stata varata una legge, mostra ancora oggi forti carenze. Ancora oggi una donna non riesce a tutelarsi dalle persecuzioni, dalla violenza che può essere all’interno delle mura domestiche e fuori”. ‘Stalking’ racconta la persecuzione nei confronti di una donna famosa, resa complessa dalla misteriosa doppiezza del suo carnefice, la cui vera natura si scoprirà solo nel finale. “Sarà un corto – conclude la Grassi – perché poi il lungometraggio sarà all’attenzione di Matteo Garrone”.

 Stefania Rossella Grassi, destinata a diventare la sceneggiatrice più amata di Hollywood, ha già firmato ‘Take Care of Me’ (‘Tieni a me’), un grande film di mafia, paragonato a ‘Il Padrino’ di Coppola dall’Academy Awards che sarà presentato a Cannes nell’ambito dello Short Film Corner. E sempre su la Croisette, riceverà un prestigioso riconoscimento. Il film è coprodotto e interpretato da Maria Grazia Cucinotta e Raoul Bova (rispettivamente nel ruolo di Donna Santa e l’Ispettore Tosi) e, probabilmente, anche da George Clooney. “Le trattative sono alla fase finale – spiega la Grassi -, Clooney vestirà i panni di un prete protestante affiliato alla mafia. Anche questa volta il film sarà girato in Abruzzo”.

La Grassi sta già scrivendo poi un terzo film dal titolo ‘Questioni di camorra’.

fonte Adnkronos

3:32, L’Aquila si ferma 308 rintocchi di campana


Circa venticinquemila persone questa notte si sono radunate con fiaccole, candele e lumini nel centro dell’Aquila per commemorare il terremoto che il 6 aprile scorso causo’ 308 vittime. In piazza Duomo sono confluite quattro lunghe fiaccolate che hanno attraversato le poche strade aperte del centro. Qui sono stati letti i nomi dei morti, poi alle 3:32 – ora della devastante scossa dello scorso anno -, le campane della chiesa delle Anime Sante hanno suonato a morto con 308 rintocchi. I cortei erano aperti ognuno da striscioni retti dai familiari delle vittime. In uno, che aveva anche le foto di otto studenti, si leggeva: ‘Assassinati nella casa dello studente’. Le fiaccolate si sono svolte in silenzio e senza alcun incidente.

Molti cittadini raggiungeranno ora il piazzale di Collemaggio, dove alle 4 ci sara’ la messa solenne.

fonte ANSA

Si finge morto e riempie la chiesa


di Giuditta Mosca

E’ stata una mossa a metà strada tra la necessità di raccogliere fedeli di una terra devastata dal sisma e la volontà di riunire i credenti nel giorno in cui la chiesa celebra la solenne festa di tutti i Santi. Don Giovanni Gatto, parroco di Tempera, una frazione di L’Aquila, si è finto morto per richiamare l’attenzione dei fedeli e riuscire così a riempire la chiesa.

Il sacerdote, sempre più preoccupato dallo svuotamento della sua chiesa, ha contattato un’agenzia funebre affinché i muri fossero tappezzati con l’annuncio riguardante la sua presunta morte. “Un modo come un altro” – dice il parroco – “per riunire in chiesa tutti gli sfollati che ancora vivono negli alberghi della regione”.

Dopo il sisma molte chiese sono crollate o sono pericolanti e inagibili, tutti i preti della zona fanno fatica ad essere presenti e a richiamare i fedeli a raccolta, quindi don Giovanni ha escogitato un’idea, forse un po’ macabra, per ricreare l’unità dei credenti. La trovata del parroco ha riempito la chiesa, almeno per una domenica. Tutti accorsi per dare l’ultimo saluto… al prete che stava celebrando la messa

fonte tgcom