“Nel fiato, triste di neve”


di Maria Grazia Vai
Ritornerai
come ritorna un’ombra
nei labirinti del cuore

E giugno avrà il tuo sguardo
perduto
in chissà quale altro respiro

Sarai della malinconia,
la voce
mescolata di saliva
e sangue

e inchiostro nero, fuso
nella gola

Sarai, la nebbia a ferragosto
quando
mi abbraccerai
col fiato, triste d’inverno

Nessuno potrà sentirmi
Qui
nascosta, come neve
sotto i lembi

del tuo nero cappotto.

“Vago è l’esistere”


di Angela Ragusa

Giorni appallottolati
a inseguire sogni
di orizzonti sconosciuti.

Perdersi nell’oblio ondulante
del proprio io,
tra labirinti senza uscita,
volteggiando come piuma
alla ricerca di nuove ali
e planare su quel mare
dall’onda lunga
di utopiche ricerche
che si abbatte e risucchia
negli abissi del proprio se.

Vago è questo esistere

Gioia ,tormento
afferrano le mani …
Domande-perché
Illusioni-realtà
azzittiscono le nostre bocche…

…e tutto gonfia il silenzio!