La nuova trincea


di Ivan Scalfarotto

Mi riesce difficile comprendere come abbiamo potuto abdicare ai nostri sogni, ai nostri ideali. Quando abbiamo cominciato a dare la prevalenza a quello che ci pare utile invece di fare quello che ci pare giusto. Io credo sia semplicemente per questo che la sinistra arranca, perché ha perso il coraggio di fare le cose in cui crede e di credere nelle cose che fa. Faccio un esempio: se il Cardinal Bertone dice una cosa così falsa e così grave come quella che mette in relazione pedofilia e omosessualità, cos’è che ci toglie la voce? Perché non siamo in grado di articolare che si tratta di una stupidaggine dal punto di vista scientifico e di un modo per creare stigma e diffidenza intorno a un gruppo di cittadini pacifici e inermi?

Il tema dei diritti delle persone omosessuali in Italia è interessante perché è lì che oggi si è spostata la trincea nella lunga guerra di posizione che concerne la conquista dei diritti civili: oggi le lesbiche e i gay italiani sono in una condizione di diminuzione positiva di diritti, assimilabile a quella delle donne prima delle riforme degli anni ’70. Pochi lo ricordano quando si glorifica la “famiglia tradizionale”, ma la famiglia eterosessuale come la conosciamo oggi non ha ancora compiuto 35 anni. Fino ad allora le donne non avevano la potestà sui figli, il tradimento coniugale era punito come un reato solo se commesso dalla moglie, c’era il matrimonio riparatore che emendava dallo stupro (naturalmente un reato contro la morale, non contro la persona), le donne non erano ammesse a fare certi mestieri: la prima magistrata italiana nel 1965.

Al contrario che nel resto d’Europa, essere omosessuali in Italia oggi significa soffrire di analoghe discriminazioni positive, anch’esse legate ad una propria caratteristica innata: sul lavoro, in ospedale, in mille altre situazioni le persone omosessuali e le famiglie che liberamente creano non possono accedere a trattamenti e condizioni riconosciute ai concittadini eterosessuali. Dove ti aspetteresti di trovare la sinistra, allora? Lì, accanto ai diritti, a chi chiede nuovi spazi di cittadinanza, a chi chiede una società più giusta e inclusiva. Siamo gli ultimi in Europa: ieri la Corte Costituzionale ha bocciato la possibilità per i gay di sposarsi, a meno di una settimana dall’opposta decisione dell’omologa corte portoghese.

Aspettiamo di vedere quali saranno le motivazioni dell’Alta Corte, come si spiegherà la differenza di trattamento basata sull’orientamento sessuale; teniamo anche presente che la Corte ha già in precedenza, su temi quali quelli della fecondazione medicalmente assistita, interpretato la propria giurisprudenza in maniera dinamica, aprendo ai diritti delle donne in sentenze successive. Certo è che aver portato il caso davanti alla Consulta, e discutere dei diritti delle persone omosessuali in Italia sottraendo la questione all’avanspettacolo e al folklore che in genere la circonda, è stata già una grande vittoria. La migliore politica può adesso su questo provare a riappropriarsi dei temi della vita, ritornare a costruire sui rapporti tra le persone, cessare le discussioni sulle formule, sulle strutture interne, sull’osservazione ossessiva del proprio ombelico. Ricominciamo a fare le cose in cui crediamo: io credo potrebbero esserci delle sorprese.

http://www.unita.it/news/italia/97439/la_nuova_trincea