Aprire un “temporary store” dove gli addetti alla vendita e i creativi sono persone con disabilità. È il progetto della Fondazione Famiglia Palmieri, destinato agli ospiti di due centri socio riabilitativi in provincia di Bologna
BOLOGNA – Un negozio dove i commessi sono persone con disabilità, e dove anche gli articoli in vendita sono progettati da art designer disabili. È il progetto su cui sta lavorando la Fondazione Famiglia Palmieri, nata a dicembre del 2009 per valorizzare la “diversità” creando nuovi modelli di business, insieme a Piquadro, azienda specializzata in articoli da viaggio e per il business. L’idea è di aprire un “temporary store” (cioè un punto vendita temporaneo e dedicato) all’interno del centro commercialeShopville di Casalecchio di Reno. Il negozio dovrebbe impiegare come addetti alla vendita i ragazzi disabili dei due centri socio riabilitativi dell’Ausl di Bologna (distretto di Porretta Terme)Il Girasondo e Le Cartole, dando loro una possibilità concreta di inserimento lavorativo. E anche gli articoli in vendita saranno realizzati da persone con disabilità: con i disegni a tempera e ad acquerello degli ospiti dei centri verrà creata una mini serie di prodotti – uno zainetto, una piccola tracolla, una shopping bag ma anche sciarpe e foulard – da commercializzare nel periodo natalizio. L’intero ricavato, spiegano dalla Fondazione, verrà destinato alla creazione di una casa famiglia per il recupero e l’integrazione di soggetti con disagio sociale.
Più in generale l’obiettivo della Fondazione è trovare altre idee di business dello stesso genere. Per farlo ha lanciato il concorso “Less is more”: una borsa di 10 mila euro per sostenere progetti originali destinati alle persone con deficit di integrazione, permettendo loro di operare in un contesto economico tradizionale. Le iscrizioni scadono il 30 settembre 2010 (tutte le informazioni sul sito www.fondazione-palmieri.com). Non sono i primi progetti sociali della Fondazione, che è nata, come spiega il presidente Marco Palmieri “con l’obbiettivo di valorizzare il talento di persone che per condizione fisica, intellettuale, culturale vivono un disagio sociale”. La Fondazione ha già varato l’iniziativa”Happy Box”, colorate shopping bag realizzate con i disegni dei ragazzi disabili, dalla cui vendita si è ottenuto un ricavato di circa 50 mila euro interamente devoluto alla cooperativa Anffas, che gestisce il centro Il Girasondo per conto dell’ Ausl di Bologna, ente patrocinatore del progetto.