AUGUSTA: carenza di segnaletica stradale sul ponte Federico II


di Mimmo Di Franco del movimento politico-culturale “L’altra Augusta”

Cinque mesi orsono, cioè il 25 marzo c.a., ho segnalato al comando dei vigili urbani di Augusta, via e-mail con la stessa foto allegata, la mancanza di cartelli verticali ed orizzontali di pericolo sul Ponte Federico II, che indicano il restringimento della carreggiata, da due corsie ad una nella direzione di marcia Borgata – Augusta nella zona limitrofa la piscina.
Purtroppo ciò può essere causa di incidente frontale con le auto che vanno in direzione opposta Augusta – Borgata. Lo stesso pericolo si trova sul dorso, sopra la ferrovia, dello stesso ponte, sempre sulla carreggiata Borgata – Augusta, all’altezza dello svincolo per il villaggio Rasiom.
Non è solo l’aumento della velocità a causare gli incidenti, ma a volte la segnaletica carente influisce ad aumentare la statistica.

Segnalo, per l’ennesima volta, il problema all’autorità di competenza,cioè al Comando dei Vigili, e questa volta  pure alla stampa affinché gli organi competenti si attivino per eliminare l’inconveniente come hanno fatto, per la verità, altre volte.

In questo periodo estivo,c’è la presenza di turisti e di nostri compaesani che conoscono poco la viabilità della città.

Mi auguro,che le autorevoli testate possano dare maggior impulso alla soluzione veloc del problema per evitare spiacevoli incidenti.

Colgo l’occasione per sollecitare dei dissuasori oppure delle telecamere per contrastare l’eccesso di velocità.

Mimmo Di Franco – Mov. cult. politico “ l’Altra Augusta”

La morte a Capodanno


di Roberto Puglisi

Debora, diciassette anni, inghiottita da via Dell’Olimpo, strada tristemente famosa a Palermo (come racconta la foto). Bernardo, ucciso da un incidente sulla Statale 113. Un ragazzo annientato sulla Catania-Gela. E loro? Loro, gli uomini delle istituzioni, devono aspettare per forza che muoia qualcuno. E poi, forse,  parlano. Parlano. Parlano. A Palermo, tra via Dell’Olimpo e via Venere, nel noto triangolo degli incidenti, hanno messo qualche ridicolo dissuasore all’altezza dell’asfalto macchiato dal sangue di Salvuccio Gebbia. Per il resto, arrangiati. Questo per dire che non esiste una politica comunale sulla prevenzione degli incidenti. Veramente, a Palermo non esiste una politica comunale praticamente su niente. Ma qui parliamo delle vite dei ragazzi. E dello scempio che ne viene fatto nell’impastatrice della retorica dei politici.
Certo, i ragazzi non sanno guidare e sono spericolati. Una caratteristica di molti palermitani e siciliani attempati. Gente perseguita magari giustamente per la targa alterna sbagliata, in un giorno di smog. E con la licenza di sgommare, di sorpassare a destra, di fregarsene della doppia striscia continua. E mai che si trovi uno con mezza divisa a mormorare: scusi?
Il meccanismo vizioso produce morti. Domani leggeremo, come sempre, pezzi sulle vittime e sui carnefici. E le vittime sono sempre “bravi ragazzi, prudenti e attenti”. Figuriamoci se abbiamo voglia di irridere lo strazio dei parenti. Lo conosciamo bene. L’abbiamo praticato. Ci siamo stati nelle case del dolore, con le madri e con i padri, consci dell’irreparabile. Sappiamo come può ridursi un corpo giovane, smembrato da un impatto atroce. Livesicilia ha soltanto la sua voce, per gridare essenzialmente due cose. E le vuole gridare forte. L’amministrazione – quella più prossima a noi, quella di Palermo – deve darsi una mossa, in termini di prevenzione e rimedi. Perché muoiono tutti in via Dell’Olimpo? Sfortuna? E poi vorremmo dire per nulla sommessamente – senza il minimo riferimento alle morti di di cui parliamo oggi, la cui dinamica oltretutto è incerta – che chi non rispetta le regole della strada è un coglione. Non un cretino e nemmeno un fesso. Proprio un coglione, specialmente se muore a vent’anni, per colpa della sua leggerezza. Lo vorremmo scritto a caratteri cubitali su ogni muro, dietro ogni curva. E se questa parola vi turba, andateci voi a carezzare le lapidi che fioriscono sul nostro asfalto. Guardateci voi, dentro gli occhi di una madre che chiama, senza risposta, il nome di suo figlio.

da www.livesicilia.it

Campagna shock in Campania per prevenire gli incidenti da botti di fine anno


di Paola Ganci

A poche ore dallo scoccare della mezzanottedel 31 Dicembre che darà il benvenuto al nuovo anno , parte una Campagna di informazione promossa dal Coordinamento campano contro l’uso dei fuochi illegali di Napoli.

Le immagini sono volutamente forti e ritraggono bambini feriti pesantemente dai botti illegali. Immagini che, purtroppo, non vanno  molto lontano dalla realtà di ciò che accade ogni anno e che, proprio a causa dei pericolosi botti illegali venduti da commercianti senza scrupoli, sembra più un bollettino di guerra piuttosto che il resoconto di una festa.

Francesco Emilio Borrelli, responsabile del Coordinamento, dice: ”Siamo andati a consegnare anche dei volantini con sopra scritto ‘Vergognatevi’ ai venditori di fuochi  illegali del Pallonetto di Santa Lucia e dei Quartieri Spagnoli che continuano a vendere indisturbati, come quelli delle zone  periferiche della città tipo San Giovanni, Scampia o Secondigliano. Questi commercianti in queste ore realizzeranno la maggioranza delle vendite e noi vorremmo che le forze dell’ordine lo impedissero. La nostra battaglia è anche in memoria di Nicola Sarpa il giovane di 25 anni, proprio dei Quartieri Spagnoli, che l’anno scorso morì dopo essere stato colpito da un proiettile vagante”.

La speranza è che possa servire a ridurre un fenomeno che tutti gli anni fa numerose quanto evitabili vittime, specie tra i più giovani.

da www.newnotizie.it