Gli UFO ad Augusta?


di Daniela Domenici

E’ quello che avrano pensato molti abitanti della città di Augusta pochi minuti fa quando, alzando gli occhi al cielo, hanno visto volteggiare sopra le loro teste una cinquantina di “oggetti” illuminati tutti uguali e in fila come tanti soldatini; con gli sguardi attoniti si saranno chiesti “ma che sta succedendo in città?” oppure “ci vedo doppio?” o ancora “aiuto, un’invasione di marziani…gli UFO…”.

Niente di tutto questo, la fine del mondo è ancora lontana e l’arcano è presto risolto: domani è il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno e la notte più breve, e per celebrarlo senza andare a Stonehenge, che è un po’ distante dalla Sicilia, qui ad Augusta il presidente dell’Hangar Team, Ilario Saccomanno, ha ideato un modo alquanto originale e coreografico: ha invitato i concittadini ad andare all’hangar e a comprare una “sky lantern”, poi quando il crepuscolo ha lasciato il posto alla sera ha invitato  tutti coloro che ne avevano presa una ad accenderla come ha mostrato lui; dopo qualche minuto ha iniziato a riscaldarsi il gas interno e quindi a rendere leggere e volatili le lanterne che si sono alzate nel cielo dirigendosi tutte insieme verso un punto lontano dell’orizzonte.

Uno spettacolo inusuale e davvero emozionante, un’idea originale che ha attratto tante persone per trascorrere in modo diverso la serata e dare il benvenuto ufficiale all’estate.

Passeggiando con gli amici detenuti nel parco dell’hangar di Augusta


di Daniela Domenici

Chissà se molte delle persone di Augusta che ieri mi hanno incontrato tra i viali del parco dell’hangar o si sono fermate a salutarmi al tavolo davanti alla bancarella dei panini si sono chieste chi fossero quei signori con cui chiacchieravo e scherzavo così amabilmente e serenamente, unica donna in mezzo a tanti uomini.

Chissà, forse, se avessi detto loro che erano alcuni dei dodici detenuti del carcere di Augusta che ogni giorno escono, grazie al progetto “Reload” basato sull’art.21, per lavorare all’esterno e rientrano poi nella casa di reclusione, avrebbero girato alla larga o sarebbero addirittura fuggite inorridite all’idea che dei detenuti possano stare in mezzo alla gente “normale” senza fare qualcosa di male e, soprattutto, che la sottoscritta, nota in città come madre, moglie, docente e tante altre cose, si mescolasse con questa fetta emarginata della società.

Eppure tutto questo è potuto succedere grazie alla splendida iniziativa del presidente dell’Hangar Team di Augusta, il dott.Saccomanno, di cui ho parlato nel mio articolo di ieri.

Alessandro A, Angelo F, Francesco L, Giovanni L, Giovanni C, Giovanni U, Leandro C, Orazio F, Salvatore C, Salvatore I, Sergio C e Simone R, undici di loro siciliani e solo uno campano, con condanne diverse ma uniti dalla voglia di dimostrare che la fiducia in loro riposta è stata ampiamente ripagata dando così attuazione pratica al dettato dell’art. 27 della Costituzione che parla di rieducazione per un reinserimento nella società, ringraziano, tramite me, il presidente dell’Hangar Team per questo regalo che è stato loro fatto: trascorrere un fine settimana fuori dalla loro “vita ristretta” mescolandosi tra la gente qualunque.

La festa dell’aria: riapre l’Hangar di Augusta


di Daniela Domenici

Quasi a voler sottolineare il titolo dato a questa festa ieri e oggi un forte vento ha accompagnato, la riapertura ad Augusta, dopo decenni di totale incuria e abbandono, dell’Hangar dirigibili e dello spazio verde circostante ad opera dei volontari dell’associazione Hangar Team “capitanati” da Ilario Saccomanno, docente in pensione, anima e motore trainante di questa operazione.

L’Hangar di Augusta, per chi non lo sapesse, è una costruzione di alta ingegneria pioneristica costruito tra il novembre del 1917 e il 1920 che ha ospitato dirigibili di ricognizione e avvistamento ed è rimasto uno dei pochi al mondo ancora in piedi anche se, naturalmente, con addosso i segni visibili e tangibili dell’abbandono.

Ieri e oggi e domani lo spazio intorno all’Hangar è stato “invaso” in modo pacifico e allegro da migliaia di persone che attendevano di poter fruire di questo spazio, di questo polmone verde,  da decenni. E’ stata davvero una festa che si è svolta nel migliore dei modi soprattutto grazie alla perfetta macchina organizzativa messa in piedi dai volontari dell’Hangar Team a cui va il nostro plauso anche per un’altra iniziativa collaterale di cui, però, nessuno ha parlato ma che la sottoscritta, come ex volontaria del carcere di Augusta, vuole sottolineare.

In questi mesi, grazie al progetto chiamato “Reload” che si basa sull’art.21, alcuni detenuti hanno usufruito della semilibertà per lavorare fuori dal carcere e rientrare poi alla fine dell’orario di lavoro; uno dei luoghi in cui hanno prestato la propria opera è stato proprio lo spazio circostante l’Hangar. Il presidente dell’Hangar Team, il dott. Saccomanno, soddisfatto del lavoro svolto da questo gruppo di detenuti, ha chiesto al direttore della casa di reclusione di farli uscire in questo finesettimana per far loro trascorrere qualche ora nel luogo da loro ripulito, in mezzo alla gente, e la direzione ha accettato questa richiesta.

Temevamo che questa riapertura rimanesse un episodio una tantum, senza seguito; fortunatamente ci hanno assicurato che lo spazio verde intorno all’Hangar, che oggi è stato goduto da così tante persone, sarà fruibile ogni sabato e domenica grazie al lavoro instancabile dei volontari dell’Hangar Team.

L’artista augustana Pinina Podestà ha dedicato parte del suo sito all’Hangar

http://www.pininapodesta.it/index_file/project_Hangar.html