La scoperta di migliaia di monete rivela che un imperatore romano era britannico


Un cacciatore di tesori ha trovato nell’Inghilterra sud-occidentale 52.500 monete romane, una delle più importanti scoperte del genere in Gran Bretagna, a quanto riferisce The Huffington Post.

Il bottino, che è gia stato valutato a 3,3 milioni di sterline (quasi quattro milioni di euro), include centinaia di monete recanti l’immagine di Marcus Aurelius Carausius, che conquistò il potere in Gran Bretagna e nella Francia settentrionale alla fine del terzo secolo proclamandosi imperatore.

A trovare la fantastica raccolta di monete, tutte contenute in un’urna di ferro profonda 30 cm., e statoDave Crisp servendosi di un metal detector, secondo quanto hanno reso noto il Somerset County Council e il Portable Antiquities Scheme. Urna e monete pesano complessivamente 160 kg.

Crisp ha dichiarato che mentre stava esplorando il terreno ha avvertito ”uno strano segnale” dal suo metal detector ed ha cominciato a scavare. Poco dopo ha infilato la mano nel buco ed ha estratto una piccola moneta romana di bronzo, molto, molto piccola, come un’unghia. Ha continuato a scavare estraendo circa 20 monete prima di scoprire che erano tutte contenute nell’urna. ”A quel punto”, ha detto, ”mi sono reso conto che avevo bisogno di esperti”.

”In virtù del fatto che il signor Crisp ha resistito alla tentazione di scavare e prendersi l’urna con tutte le monete, egli ha consentito agli archeologi del Somerset County Council di estrarre con tutte le precauzioni l’urna e il suo contenuto, preservando così importanti informazioni sulle circostanze in cui furono sotterrate e sul perchè sono rimaste indisturbate nello stesso posto così a lungo” ha dichiarato Anna Booth, del Somerset Council.

Il Coroner del Somerset, Tony Williams, ha avviato una inchiesta formale per accertare ufficialmente se il ritrovamento è soggetto al Treasure Act, un passo necessario prima di decidere il prezzo a cui si venderebbe il ritrovamento a chi volesse acquistarlo.

L’urna e le monete riveleranno più di quanto non si sappia sulla storia della Britannia nel terzo secolo, ha dichiarato Roger Bland, del British Museum. L’urna contiene oltre 760 monete coniate durante il regno di Carausius, l’ufficiale di marina che conquistò il potere nel 286 e assunse il titolo di imperatore fino a quando fu assassinato nel 293.

”La fine del terzo secolo D.c. è stato un periodo in cui la Britannia è stata ripetutamente invasa dai barbari, ha avuto gravi crisi economiche ed è stata dilaniata da guerre civili”, ha detto Bland.

”Il dominio romano fu finalmente imposto quando gli imperatori Diocleziano e Massimiano formarono una alleanza che durò 20 anni, durante i quali sconfissero il regime separatista che era stato istituito nella Britannia da Carausius.”. Una scoperta molto importante, ha aggiunto Bland, perchè gli scolari di tutto il Paese hanno studiato la Britannia Romana per decenni, senza che nessuno gli parlasse mai di Carausius, il nostro impertatore britannico”.

da http://www.blitzquotidiano.it

Resistere al dominio degli mp3, una giornata per ‘salvare’ i negozi di dischi


‘PlundAnche un inedito dei Rolling Stones per aiutare il ‘Record Store Day‘, la giornata indetta per oggi in tutto il mondo allo scopo di salvare i negozi di dischi indipendenti (quelli fuori dal circuito delle grandi catene) messi a durissima prova anche dagli store digitali e dai download illegali. Un’edizione limitata su vinile 45 giri di un brano scovato recentemente dagli archivi della band e’ stata stampata in sole mille copie per il mercato inglese in occasione dell’eventoered My Soul’, questo il titolo del brano, fu registrato durante la preparazione del doppio album del 1972 ‘Exile On Main Street’, ma fu poi lasciato fuori dal disco. La band di Jagger e compagni ha riscoperto la traccia mentre preparava una riedizione dell’album che uscira’ il 18 maggio. Anche i Beatles, i Pet Shop Boys, i Babyshambles, i Blur e i Goldfrapp hanno messo a disposizione dischi in edizione limitata a sostegno dell’evento che e’ arrivato al suo quarto anno.

L’iniziativa e’ particolarmente sentita in Gran Bretagna, dove sono state organizzate diverse esibizioni live all’interno dei negozi piu’ noti. Una recente indagine di settore ha evidenziato che nel Regno Unito ci sono attualmente solo 269 negozi di dischi indipendenti: un terzo di quanti ce n’erano cinque anni fa. Negli Usa, dove il Record Store Day e’ stato concepito, saranno ben 200 le uscite appositamente concepite per l’evento. Tra queste una riedizione del primo ep dei Rem stampato su vinile blu, una canzone a ‘sorpresa’ dei Beastie Boys e due brani in anteprima dal nuovo album degli Hole, la band capitana da Courtney Love. Una lista completa dei negozi che aderiscono all’evento e’ a disposizione sul sito del Record Store Day.

Anche in Italia sono oltre 60 i negozi che aderiscono all’iniziativa, con un aumento del 10% rispetto all’anno scorso: dal New Record di Bari al Kandiski di Brescia, da Jungle Records di Conegliano al milanese Psycho, dal genovese Taxi Driver al perugino Music Box Records e il torinese Les Ypes Sound. Sei le adesioni romane (tra gli altri, Vynil Refresh e One Love Music Corner). Ma al Record Store Day partecipano anche centinaia di negozi di dischi di Australia, Canada, Gran Bretagna, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, Irlanda, Israele, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Svezia, Giappone, Portogallo e Brasile.

Secondo gli standar fissati dai fondatori Usa dell’evento, il negozio che vuole partecipare al Record Store Day deve rispettare alcune regole. Il proprietario deve possedere almeno il 70% del negozio, e almeno il 50% delle vendite deve provenire dalla vendita ‘fisica’, e non virtuale, di cd o vinili. Il negozio, inoltre, deve avere il ‘totale controllo’ sul magazzino, sulla politica di vendita e deve partecipare attivamente alla promozione dei dischi.

fonte Adnkronos

Ian Bostridge l’antitenore


di Alberto Mattioli

Pensate a un tenore-tipo italiano. Vi immaginate subito un fisico sovrabbondante, una voce solare, acuti formidabili e tenuti a perdita di fiato, un repertorio Donizetti-Verdi-Puccini, una preparazione musicale limitata al minimo indispensabile e talvolta meno, una cultura generale più ristretta ancora. Negli intervalli fra un’opera e l’altra, il nostro sarà impegnato a sedurre qualsiasi donna gli passi accanto, a divorare piatti di spaghetti e a cantare ‘O sole mio in uno stadio.

Sono luoghi comuni, che hanno o avevano un fondo di verità (come le mezze stagioni, che effettivamente non ci sono più) e comunque resistono tenacemente nell’immaginario collettivo se non nella realtà, specie delle ultime generazioni che sono assai più evolute. Però servono a descrivere «a contrario» Ian Bostridge, anzi sir Ian dato che è CBE (Commander, commendatore, dell’Ordine dell’Impero Britannico), classe ‘64, che domani alle 21 canta in Conservatorio per l’Unione Musicale accompagnato dal pianista Julius Drake.

Bostridge è l’antitesi antropologica del tenore della tradizione operistica italiana. Intanto, più che magro è filiforme ed è così pallido da sembrare esangue. Poi, è un intelletuale. Laureato a Oxford in Storia, la sua tesi sulla stregoneria nella vita pubblica inglese dal 1650 al 1750 è diventata un libro. Ha collaborato con testate prestigiose come il Guardian, il Times Literary Supplement, Opernwelt, l’Independent e Standpoint. Un volume che raccoglie i suoi scritti è annunciato per l’autunno. Intellettuale anche nella vita privata, Bostridge ha sposato la scrittrice Lucasta Miller, con cui forma una coppia molto «cool Britannia» e molto unita, o almeno si direbbe dopo averli visti di recente, all’Audiutorium di Roma, assistere alla seconda parte di un concerto (nella prima lui era sul palco a cantare) seduti accanto mano nella mano. Anche il fratello di Bostridge, Mark, è uno scrittore e critico, autore di una celebre biografia di Florence Nightingale.

Secondo la solita Wikipedia, i Bostridge sono anche bisnipoti di Joyce: però non James, ma suo cugino John «Tiny» Joyce, un’altra celebrità ma per più pedestri (è il caso di dirlo) ragioni: era un celebre calciatore, indimenticato portiere del Tottenham prima della Prima guerra mondiale.

Bostridge, inteso come il tenore, non ha quella che si definisce una bella voce né una tecnica italiana ortodossa. Anzi esibisce uno di quei timbri tipicamente inglesi, secchi, adenoidei, in bianco e nero, si direbbe anglicani. Le scelte di repertorio vengono di conseguenza: a parte Mozart e Händel, poca opera e per lo più moderna (il debutto sulle scene avvenne nel ‘94 come Lisandro nel Sogno di una notte di mezza estate di Britten in una famosa regia di Baz Luhrmann, quello di Moulin Rouge) e soprattutto molte Liederabend. A Torino porta infatti un programma double face, con una scelta insolita e non banale di pezzi di Schubert nella prima parte e il meraviglioso ciclo Dichterliebe di Schumann nella seconda.

Naturalmente, un cantante così è molto attento alla musica contemporanea. Hans-Werner Henze gli ha dedicato un ciclo di Lieder e lo ha scelto per la prima assoluta della sua Opfergang, recentemente a Roma. Qui Bostridge doveva fare il cane, nel senso che interpretava appunto una misteriosa bestiola che cerca inutilmente di salvare un relitto umano alla deriva e ne viene invece uccisa. Il pezzo di Henze è bello, ma Bostridge è stato fantastico. Quindi andate al concerto: un tenore che canta da cane così bene è da non perdere.

da www3.lastampa.it

Gran Bretagna: ragazzo di 14 anni sarà ammesso a Cambridge


fernandez Il bambino prodigio Arran Fernadez Sarà un ragazzino inglese di 14 anni il più giovane studente dell’università di degli ultimi 237 anni.

 Secondo quanto riferiscono vari media britannici online, il si è offerto di accettare Arran Fernadez per il suo corso di matematica a condizione che superi un esame di fisica a livello di scuola secondaria superiore.

 Arran ha già agevolmente affrontato il ben più difficile test di ammissione a , uno dei più prestigiosi atenei del mondo, e saltare l’ultimo ostacolo, assicurano i suoi stessi insegnanti, per lui sarà un gioco da ragazzi. Secondo suo padre, per una questione di mesi Arran potrebbe battere il record di William Pitt the Younger, precoce uomo politico britannico del XVIII secolo che nel 1773 venne ammesso a all’età di 14 anni, che fu eletto deputato a 21 per poi essere nominato premier a 24.

 Il ragazzo, che vive con i genitori nella contea inglese del Sussex, non ha mai frequentato scuole né pubbliche né private e per scelta dei familiari ha sempre studiato privatamente a casa. Arran aveva già fatto parlare di sé quando a otto anni aveva superato brillantemente gli esami per il Gcse, l’equivalente del diploma di scuola media, con il massimo dei voti in matematica.

 da www.blitzquotidiano.it

Gran Bretagna: una mamma indigente ha una casa fra i vip


Londra, non c’erano più case popolari

 Come vicini di casa ha la top model Ella Macpherson e l’attore Hugh Grant. Ma lei non è una miliardaria, né un volto noto dello showbiz. Al contrario, è una mamma single con otto figli cui l’amministrazione di Londra, in assenza di case popolari disponibili, ha assegnato una villa di quattro piani nel prestigioso quartiere di Notting Hill: affitto, a carico dei contribuenti, 8.400 euro al mese.

 

A raccontare la storia della donna di 34 anni, Francesca Walker, è il quotidiano ‘Daily mail’, sottolineando che a un anno dall’annunciata guerra ai benefit sulle abitazioni da parte del governo, la mamma single vive ancora nella casa da 2,8 milioni di euro a spese dei contribuenti che le era stata assegnata a settembre per  tre anni. In assenza di case popolari disponibili, una legge in vigore dall’aprile del 2008 prevede l’assegnazione di una casa privata a chi è in lista per un alloggio sociale.

 “Qui è bello, ovviamente, ma è ridicolo che il governo mi ci abbia messo perché è uno spreco di denaro”, commenta la donna, aggiungendo che il sistema che regola l’assegnazione delle case popolari è “una barzelletta” e che molta gente ne approfitta. Cresciuta in case famiglia dopo i 14 anni, la Walker si è convertita all’Islam e ha avuto cinque figli dal primo marito e, dopo il divorzio, altri tre da una seconda unione. I consigli comunali di Kensington e Chelsea avevano deciso di assegnarle una casa nella stessa zona delle scuole frequentate dai figli, ma ora la Walker, si legge, ha deciso di toglierli da scuola per farli studiare a casa.

 fonte tgcom