Oggi giornata nazionale per i diritti dei non fumatori


di Cristina Latessa

Si celebra oggi in Italia la Giornata nazionale per i diritti dei non fumatori, promossa da 64 organizzazioni, tra cui Gea, Sitab e Lilt. Giunta alla nona edizione, da qualche anno è stata fatta coincidere con la data di entrata in vigore (10 gennaio 2005) del divieto di fumare nei luoghi chiusi di lavoro e di svago.

L’offensiva antifumo va dunque avanti, a fronte di un ‘vizio’ che è duro a morire, tanto che nel 2009 è tornato a salire di 1,8 milioni il popolo dei fumatori in Italia, raggiungendo quota 13 milioni. Molti ex pentiti – sottolineano gli esperti – non hanno saputo resistere all’astinenza. Ma il fumo – avvisato gli organizzatori della Giornata – è un killer letale.

Ogni sei secondi, secondo i dati Oms, si muore di fumo e il tabacco è responsabile di un decesso su dieci. In Italia il problema tabagismo provoca 83mila decessi ogni anno ed é responsabile del 91% dei casi di cancro al polmone, oltre ad essere associato al 30% delle morti per malattie coronariche.

Per non parlare dei danni legati al fumo passivo, causa di oltre 1.000 morti l’anno, secondo quanto sottolineato di recente dal ministro della Salute Ferruccio Fazio. “I primi non-fumatori da tutelare sono i bambini e gli adolescenti”, precisa Giacomo Mangiaracina, presidente della Giornata dei diritti dei non fumatori. “E poi ricordiamo sempre che i fumatori sono una minoranza, meno del 25% della popolazione italiana, anche se hanno avuto privilegi da maggioranza”. Il punto cruciale – proseguono gli organizzatori – è che la legge Sirchia ‘antifumo’ ha fatto del bene all’Italia ma alla lunga non basta a contenere il consumo di tabacco e le sue tragiche conseguenze. 
 Le ultime proposte per contrastare con più vigore il fumo e i suoi effetti nocivi sono quelle di aumentare oltre i 5 euro il prezzo del pacchetto (abolendo quello da 10 sigarette), vietare il fumo nei parchi, nelle spiagge e negli stadi. Inoltre mettere in fascia A, quella gratuita, i sistemi per smettere di fumare. Tutto ciò mentre sta per essere introdotto nella riforma del codice della strada lo stop al fumo mentre si è al volante, un divieto che, oltre a fare bene ai polmoni, assicura più sicurezza alla guida, riducendo i motivi di distrazione del conducente.

fonte ANSA

Anziani: combattere la sordità per comunicare e non isolarsi


sorditàI processi di invecchiamento sono tra le dieci cause più frequenti per la perdita progressiva di udito. A questo problema che in Italia interessa oltre il 12% della popolazione è dedicata la giornata nazionale per la lotta alla sordità, promossa dall’Airs Associazione italiana per la ricerca sulla sordità, in programma il 29 ottobre 2009. Per l’occasione numerosi ospedali in tutto il paese mettono a disposizione specialisti, strumentazioni e indagini a chi ne volesse usufruire gratuitamente. In particolare, per quanto riguarda gli anziani, il problema della perdita di udito incide non solo sulla salute della persona ma anche sulla sua qualità della vita. Sentire sempre meno infatti incide sulla capacità di comunicare con gli altri e quindi conduce a un progressivo isolamento. Per evitare queste conseguenze negative e fare della prevenzione è buona prassi consultare un medico specializzato in audiologia o in otorinolaringoiatria che sono oltre 5mila in tutta Italia.

da www.intrage.it