“E allora dai”


di Gaber-Germani 1967

Questa è una canzone di protesta
che non protesta contro nessuno… anzi…
siamo tutti d’accordo
Tu mi insegni che un amico
non si deve mai tradire
un amico è un tesoro
te l’ho già sentito dire
ed ognuno l’ha trovato
quando solo si è trovato
la parola di un amico
ti può dar quel che non hai.

E allora dai, e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai, e allora dai
dimmi perché tu non le fai.

Il denaro non è tutto
è una frase che si dice
nella vita c’è ben altro
che può renderti felice
e lo dicon tutti spesso
ricchi e poveri è lo stesso
il denaro non guarisce
e non da felicità.

E allora dai, e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai, e allora dai
dimmi perché tu non le fai.

Ogni uomo è uguale a un altro
quando viene dalle stelle
non importa la sua lingua
o il colore della pelle
lo diceva anche il vangelo
già duemila anni fa
finalmente siam d’accordo
questa sì che è civiltà.

E allora dai, e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai, e allora dai
dimmi perché tu non le fai.

Tu mi insegni che la guerra
oggi non si può più fare
che le bombe ed i cannoni
sono cose da evitare,
lo si scrive sui giornali
siamo tutti solidali
che la pace in tutto il mondo
salverà l’umanità.

E allora dai, e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai, e allora dai
dimmi perché tu non le fai.

E allora dai, e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai, e allora dai
dimmi perché tu non le fai.

E allora dai, e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai, e allora dai
dimmi perché tu non le fai…..

Il grande Giorgio Gaber canta questa sua celebre canzone

http://www.youtube.com/watch?v=MxVZHwIOgA8

“Il caso di Alessandro e Maria” ad Augusta


di Daniela Domenici

Il cartellone della seconda stagione del teatro Cittàdellanotte di Augusta ha acceso la sua seconda stella: “Il caso di Alessandro e Maria”, una commedia in due atti di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, protagonisti Luca Barbareschi, che ne è anche il regista, e Chiara Noschese e con le musiche eseguite dal vivo dalla “Marco Zurzolo Band” composta dallo stesso Marco Zurzolo al sax, da Antonino Armagno al piano, da Peppe Trimbo al contrabbasso, da Tony Miele alla chitarra e da Leonardo De Lorenzo alla batteria.

Il sottotitolo di questa commedia è “curiosa replica di una storia che ha già avuto luogo” perché i due protagonisti, Alessandro e Maria, si incontrano qualche anno dopo la conclusone della loro storia d’amore, hanno entrambi nuovi legami sentimentali ma quando si rivedono, dopo qualche momento di disagio, tra loro scocca nuovamente la scintilla della passione.

La storia è trattata con leggerezza e delicato divertimento, formidabili Barbareschi e la Noschese sia per la vena comica di entrambi che per la bellissima voce (Barbareschi si esibisce anche come pianista e chitarrista) con cui interpretano durante tutto lo spettacolo, numerosissime e celebri canzoni che fanno da leitmotiv, da colonna sonora al riesplodere del loro amore; struggente, tra le tante, l’interpretazione “al maschile” di Barbareschi di “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini.

Bravissimi i musicisti della band che hanno accompagnato e sottolineato con i loro strumenti ogni momento di questa particolare storia d’amore, band che il bravo scenografo Massimiliano Nocente ha immaginato di collocare in una specie di backstage diviso dalla scena principale, con scenografia essenziale in cui domina un pianoforte a coda, da una sorta di parete velata e trasparente che dà l’idea di un secondo ambiente, aiutato in questo anche dall’ottimo disegno luci di Mario Esposito.