Salvaprecari-bis:riaperti termini per docenti, ATA e personale educativo


di Monica Maiorano

Pubblicato il decreto salvaprecari-bis che permette ai docenti abilitati, al personale ATA e, finalmente al personale educativo completamente ignorato dal primo decreto, di inserirsi nelle liste prioritarie, potendo aspirare all’attribuzione delle supplenze temporanee disponibili, nell’a.s. 2009/2010, con priorità nei distretti scelti, con attribuzione di punteggio ed indennità di disoccupazione.

La domanda di inserimento nelle liste prioritarie scade l’8 gennaio 2010, il decreto precisa che destinatari beneficiari della priorità sono coloro che hanno svolto una supplenza di almeno 180 giorni, attraverso le graduatorie di istituto, nell’a.s. 2008/2009, anche attraverso proroghe o conferme contrattuali, purchè svolta in un’unica istituzione scolastica.

Viene confermato che le nuove disposizioni valgono per tutto il personale scolastico iscritto nelle Graduatorie ad esaurimento e che il servizio deve essere stato prestato in una delle classi di concorso, posto di insegnamento o profilo professionale per cui si è inseriti in graduatoria.

E’ bene ricordare che le liste prioritarie redatte col primo salvaprecari potranno essere utilizzate dal 14 dicembre, gli elenchi saranno validi fino alla pubblicazione dei nuovi integrati dalle domande del salva precari-bis. Le supplenze già assegnate non saranno revocate.

Ai fini della presentazione della domanda vengono confermati  i requisiti previsti dal dm 82/09: possono beneficiare delle disposizioni di cui al presente decreto il personale che, nell’anno scolastico in corso abbia rinunciato ad un contratto, nella provincia di appartenenza, per un numero di ore inferiore a quello di cattedra o posto, in assenza di disponibilità di posti interi, il personale docente che abbia rinunciato ad un contratto, anche ad orario intero, essendo stato individuato quale avente titolo per effetto dell’inserimento in coda a tutte le fasce delle graduatorie delle province opzionali aggiuntive.

Esclusi dai benefici, invece, coloro che, nell’anno scolastico in corso, rinuncino ad una supplenza conferita per intero orario nell’ambito della graduatoria ad esaurimento nella provincia di appartenenza o dalle correlate graduatorie di circolo o di istituto.

Il decreto permette inoltre a tutti di dare la propria disponibilità per aderire ai progetti regionali, facendo attenzione però che, una volta data la disponibilità, la rinuncia di partecipare ad un progetto regionale, senza un valido motivo, e non vengono indicati quali potrebbero essere i validi motivi, comporta la decadenza dal diritto a percepire l’indennità di disoccupazione, fatte salve diverse determinazioni già assunte in materia.

Le domande vanno presentate presso l’istituzione scolastica in cui nell’anno scolastico 2008/2009 è stato prestato servizio con contratto per supplenza temporanea per almeno 180 giorni, può essere presentata a mano oppure tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Fonte: OrizzonteScuola.it

Scuola e disabili: si sdoppiano le classi sovraffollate.


di Monica Maiorano

Oggi 3 dicembre 2009 si celebra la “Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità”, lo scopo è promuovere la diffusione dei temi della disabilità, di mobilitare il maggior sostegno possibile per la dignità, i diritti e il benessere delle persone disabili e di accrescere la consapevolezza dei vantaggi che possono derivare dall’integrazione delle disabilità in ogni aspetto della vita sociale, come stabilito dal “Programma di azione mondiale per le persone disabili”, adottato nel 1982 dall’Assemblea generale dell’ONU.

Una nota piacevole ha anticipato l’evento di oggi, l’importante vittoria delle associazioni Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) e Fand ( Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con disabilità) nell’incontro tecnico che si è tenuto nella giornata del 1 dicembre con il capo dipartimento del ministero della Pubblica Istruzione, Giuseppe Cosentino e presenziato di persona, questa volta, dallo stesso Ministro dell’Istruzione Gelmini.

Anche se i dettagli verranno definiti il prossimo 22 dicembre, è stato ottenuto un risultato fondamentale: il capo dipartimento ha acconsentito sin da subito, cioè ad anno scolastico in corso, di sdoppiare le classi sovraffollate rispetto al numero di alunni disabili.

Prima del Nuovo Regolamento di riorganizzazione della rete scolastica vigeva il decreto ministeriale n.141/1999 in base al quale veniva fissato un tetto massimo alla presenza di alunni disabili nella stessa classe: in particolare uno per le classi di 25 alunni e due per le classi con non più di 20 alunni, inoltre il decreto precisava che, superando questi tetti, le classi andavano obbligatoriamente sdoppiate. Il nuovo Regolamento di riorganizzazione della rete scolastica ha fissato sì un tetto massimo di 20 alunni per classe non toccando il numero degli insegnanti di sostegno, ma purtroppo nulla dice in merito a quanti bambini e ragazzini disabili debbano esserci in ogni classe. La conseguenza classi sovraffollate con più alunni disabili, stessi insegnanti di sostegno ma con più alunni, naturalmente riducendo le ore a disposizione per ciascuno di essi, senza poi considerare tutti i bambini che, non dichiarati disabili, hanno comunque bisogno di un aiuto particolare.

E’ per questo motivo che giunge confortante la notizia del 1 dicembre dello sdoppiamento delle classi anche perché rafforzata dal documento del 26 novembre scorso “Sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”, approvato dall’assemblea del Cnel (Consiglio nazionale del lavoro e dell’economia).

Questo documento avanza alcune proposte per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica: la presa in carico degli alunni disabili da parte di tutti i docenti currriculari, l’eliminazione della cattiva prassi di utilizzare i docenti di sostegno per supplenze in classe, il diritto delle famiglie a partecipare alla formulazione del progetto educativo individualizzato, la necessità di garantire l’assistenza igienica agli alunni disabili da parte dei collaboratori,rispettando il genere dell’alunno, l’accesso alla formazione professionale anche di chi non è in possesso di diploma di terza media come già avviene per le scuole superiori, la possibilità di frequentare le scuole professionali anche oltre i 18 anni di età, il limite di 2 o 3 alunni con disabilità in ciascuna classe.

Fonte: Vita.it