“E mi rivesto di ali…”


di Angela Ragusa

Soggiace il pensiero
al coatto restare qui fermi…
ascoltare d’intorno
il richiamo di timidi uccelli,
che nemmeno il freddo
di una mattina d’inverno
sa far tacere….gelido canto
che di strana musica avvolge
foglie e terra velate di brina
sparsa di notte come coltre perlata
che la natura diffonde..

Fisso lo sguardo
traspare da un vetro
forme offuscate
di monti invadenti
a privare i miei occhi
di orizzonti infiniti.

Chiudon quei monti
il mio panorama
ma non la mia mente
che verso quell’oltre lontano,
dove mare si infrange su scogli
e canto di schiuma e di note
culla la notte,
io rivesto ogni volta di ali …

“Ti lascio una canzone”


di Gino Paoli

Finito il tempo di cantare insieme
si chiude qui la pagina in comune
il mondo si è fermato io ora scendo qui
prosegui tu, ma non ti mando sola…

RIT.: Ti lascio una canzone
per coprirti se avrai freddo
ti lascio una canzone da mangiare se avrai fame
ti lascio una canzone da bere se avrai sete
ti lascio una canzone da cantare…
una canzone che tu potrai cantare a chi…
a chi tu amerai dopo di me….

Ti lascio una canzone da indossare sopra il cuore
ti lascio una canzone da sognare quando hai sonno
ti lascio una canzone per farti compagnia
ti lascio una canzone da cantare…
una canzone che tu potrai cantare a chi…
a chi tu amerai dopo di me…
a chi non amerai senza di me…

http://www.youtube.com/watch?v=NBJ9ifbhi7Y

Roma. Senza fissa dimora muore per il freddo


Era Sher Khan, leader della Pantanella, pakistano, 55 anni, è stato trovato senza vita in via Principe Eugenio.

 È stato probabilmente vittima del freddo l’uomo trovato morto questa mattina su un marciapiede di piazza Vittorio, a Roma. Si tratta di Sher Khan, pakistano, leader dell’occupazione della Pantanella, 52 anni, il cui cadavere è stato trovato all’altezza di via Principe Eugenio. La sua morte risalirebbe alla scorsa notte. A chiamare i carabinieri stamattina alcuni passanti che, dopo aver pensato per qualche istante che dormisse, si sono insospettiti. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso.

Era stato uno dei fondatori delle prime associazioni di comunità migranti a Roma Mohammad Muzaffar Alì detto Sher Khan. Aveva partecipato all’occupazione dell’ex-pastificio «Pantanella» a cavallo della fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 insieme al fondatore della Caritas, don Luigi Di Liegro, dove trovarono rifugio oltre 2.500 immigrati. In quel periodo nacque l’associazione United Asian Workers Association (Uawa), una delle prime organizzazioni di migranti che Sher Khan presiedeva.  

«Lui stesso era un rifugiato politico – racconta Alessandra Caligiuri dell’associazione bengalese Dhuumcatu che con Sher Khan aveva condiviso battaglie politiche al Corriere.it – eppure, soltanto tre giorni fa era uscito dal Cie di Ponte Galeria dove era stato trasferito. Sher Khan in questi anni ha subito una vera e propria persecuzione da parte delle autorità».  

PIANI CONTRO IL FREDDO – «Il piano freddo partirà come ogni anno e darà un ricovero a tutti coloro che non hanno un luogo dove andare a dormire per proteggersi dal freddo», ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, interpellato a proposito della sua morte di. Il sindaco ha però aggiunto che «fino ad ora la temperatura non si era abbassata tantissimo, in ogni caso siamo già pronti a partire con il piano messo a punto dall’assessore Belviso».

A Milano, la Fondazione Exodus sottolinea oggi in un comunicato: “Lo scorso inverno 2008-2009 la grande e ricca città di Milano, in attesa dell’EXPO 2015, ha vinto il triste primato nazionale per i senza tetto morti di freddo. Cosa faranno questo inverno i molti stranieri irregolari che non hanno diritto di accesso alle strutture di accoglienza, ma anche tanti italiani senza tetto ? Fra loro troviamo persone che vivendo in coppia non vogliono separarsi per entrare in un dormitorio, persone che vivono con animali e non vogliono separarsene, persone che sono entrate da poco nell’infernale girone della emarginazione sociale e, inesperti, non conoscono le strutture di ricovero, persone che all’emarginazione uniscono difficoltà di relazione e quindi con grosse difficoltà a vivere in servizi dormitorio insieme ad altri, persone che a causa di situazioni di grave degrado, alcolismo o patologie, non vengono accettate. E proprio queste fasce più deboli, composte da persone non accudite da nessuno, saranno le più a rischio d’essere falciate dal gelo invernale che arriverà a breve. Per questa consapevolezza, che non ci consente di girarci dall’altra parte in attesa che i giornali ci facciano l’elenco dei prossimi morti o nella semplice speranza che un inverno mite ne regali di meno alla nostra coscienza civile, organizziamo questa giornata di discussione, di solidarietà e di musica con chi vive in strada il prossimo Venerdì 11 dicembre 2009 nel Sottopasso fra via Tonale e via Pergolesi – Stazione Centrale Milano

 da www.vita.it