
che a valle per i capelli porta
e con sé trascina anche
muri senza cemento
e tutte le fragilità che incontra.
è terra a mucchio che l’inciampo crea
sassi che sul fondo restano
mentre le piume
disegnano la leggerezza in cielo.
di Angela Ragusa
Rosso rumore, il tuo respiro al tramonto
dopo che il giorno ha gonfiato di ali le ore ,
ricamandole di raggi e di vento…
Rosso desiderio, il tuo pugno di mano
che ferma non resta e tentenna ,titilla,
sobilla di me ogni spazio sensorio…
Rosso fermento, il mio sangue ribolle…
Scioglie le maglie nel pudico groviglio
di paglia intrecciata che incastona sul fondo
vermiglio papavero ,
ritrovato giaciglio per labbra scarlatte.
Tra case a tavolozza
rivelazioni e leggerezza fanno dono
e a treccia sciolgono
intrighi di parole andate
annerite in una pozza.
Echi consumati sul fondo posano
ma alleggerendo il piatto del dolore
la gioia il nodo slaccia
e i pesi volano altrove.
di Angela Ragusa
Funnu e Profunnu
difficili capiri u munnu…
…e semu nenti,
affamati di sentimenti
scantati di la morti,
sintinella di la sorti…
Ma c’è na luci
ca lu cori ci fa duci,
na luci ca è spiranza…
…la vera sustanza…
di sapiri ca suli nun semu
se in Iddu cridemu!