“Il brusio dell’assenza”


di Tiziana Mignosa

Urla sottovoce

il vuoto

anche quando sotto la cesta colma delle ore

gioca a nascondino.

Coi divertimenti vani

di nulla si disseta

e d’attese innaffia

gli appassiti fiori senza sole.

Risa menzognere

camuffano

la bruna spina

amarezza che forte grida.

Per non sentire altro male ancora

d’appassionate note

ubriaca l’esistenza

ma in agguato ama rimanere.

E tormento di nuovo dà

anche quando

accendendo di stupore il tuo sorriso

sostiene d’essere tuo amico.

“A volte la bellezza cela segreti di tristezza”


di Tiziana Mignosa

Non sempre il coperchio a festa tinteggiato

fa da specchio al contenuto che c’è dentro

ma anche quando è assai nascosto il bello

timido e giù nel fondo

l’arcobaleno luccica in silenzio.

Mi ritrovo così

ad acchiappare il mio sentire umano

in questo luogo dove la bellezza trovo

solo se passo via correndo.

Infatti è quando indugio

che la verità sorpassa l’apparenza

e annuso polvere di brutto

sui fiori a petali di plastica.

Decorata è la tappezzeria

ma dalle mani abili del latte e del caffè

e da lontano pare pure bella

quando invece di fatto non lo è.

Come la silenziosa lacrima

protagonista non riconosciuta di quella triste storia

che se di fretta vai ti sfugge

velata dietro il cauto sorriso

che di pietà la teme e la nasconde.

Amore senza amore


di Tiziana Mignosa

Lo Amo davvero L’Amore
per gettarlo
nella piccolezza del gioco  di scissione
dove il corpo non riconosce il battito
e solitario
la sua nenia canta.
 
Amore
senza Amore
credendo d’afferrare il bello
si ritrova sperduto in attimi
ben ancorati al tempo.
 
Lo amo davvero
l’Amore
per sciuparlo
in una via senza fiori e sole.
 

“Passi scalzi”


di Tiziana Mignosa

Adoro questo tempo

di fragole e limoni

passi scalzi

sui pensieri svegli.

Sorrisi, luce e vento

nutrimento per le fantasie

fiori in libertà tratteggiano

ghirigori accalorati sulla pelle.

Giorno acerbo

ancora tutto da gustare

tela che all’estro suggerisce

succosi sogni … pronti da tastare.

Fiori e musica – Flowers and music


Per iniziare questa domenica ho voluto inserire quattro video dedicati ai fiori e alla musica, vi invito a farvi inondare dalle immagini e dalle note…:-)

To begin this Sunday I am publishing four videos dedicated to flowers and to music, I invite you to let yourself be flooded by the images and the notes…:-)

http://www.youtube.com/watch?v=fGckGk4S_XA&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=GACjoD7O5xY&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=MTOX3naWv3Q&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=4MrKlLENG3M&feature=related

“Il primo bacio”


di Angela Ragusa

E mi baciavi…

La luna pudica
abbassava gli occhi
per non disturbare
quell’ incontro clandestino…

Luce fioca
illuminava d’argento
i tuoi arruffati capelli…
(mi piaceva scompigliarli
come ingenuo
gesto erotico…)

Poggiati all’albero ,
tenevi stretto l’ imbarazzo
di me,giovane fanciulla,
al suo primo incontro d’amore…

e piano piano…
le nostre bocche,
come semplici fiori
che si schiudono,
si aprirono l una all’altra
in quel tenero primo bacio
che mai dimenticherò….

L’albero della vita


“L’albero, come simbolo dell’Universo, si ritrova nella maggior
parte delle tradizioni spirituali. A partire dalle radici sino ai
frutti, passando per il tronco, le foglie e i fiori, tutte le
creature hanno una funzione da qualche parte su quell’albero…
Tutte le esistenze, tutte le attività e tutte le regioni trovano
posto sull’Albero della Vita.
In epoche diverse dell’anno, le foglie, i fiori e i frutti
cadono dall’albero; si decompongono e diventano humus che a poco a poco viene assorbito dalle radici. Lo stesso vale per gli
esseri. Quando un uomo muore, ritorna alla terra originaria, ma
ben presto riappare da qualche parte sull’albero. Niente si perde
: gli esseri scompaiono e riappaiono incessantemente sull’Albero
cosmico della Vita. ”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

“Calma turbolenta”


di Tiziana Mignosa

Tutti di te vedono soltanto

la compattezza che il tuo corpo mostra

ma nessuno sa di quando

come elastico ormai stanco

la tua interiorità si tende ancora.

Peregrini dello stesso imbarco

i tuoi sorrisi mietono

tappeti d’erba profumata e fiori gialli al sole

passi ignari sulla lava della mescolanza

turbolenta calma della terra senza albore.

Grida sotterranee

che solo tu puoi udire

quando ogni sezione

tendendoti di brutto in ogni direzione

vuole ed urla la sua ragione.

Desiderio e senno

si fanno aria intorno

quando il cuore batte ancora dove è morto il viale

il corpo vuole e se ne ride delle attese

ma la ragione t’inchioda sulle vie tracciate.

E mentre la chiave cerchi per fuggire

ti ritrovi in piena notte al centro del tuo giorno

cemento sulle scarpe al bivio

sofferte scelte

prima dell’arrivo.

Rotatoria sulla scissione maledetta

dove si ramifica  il tormento

ma è sfera che nell’asta si sublima

attrito che dalla terra

genera la Luce di una nuova stella.

“Fuga”


di Angela Ragusa

Nulla da dire alle tue futili scuse
manichino immobile ,
non hai espressione, tirato ,senza anima..

Fuggi …storpio hai reso un amore
colto i fiori più belli,
scippati al manto di Venere…
Misero,vuoto,svuotato di lercio inganno…
paglia che non brucia ,solo sparsi fili al vento
persi tra melliflue parole recitate posticce
cadi nel dimenticatoio affolato di silenzi…

non mi guardo più indietro…perso per sempre
come un rivolo d’acqua assorbito dal niente.

“L’aula di disegno dal vero”


di Tiziana Mignosa

La vita è come il sole

se ne sta lì coi pianeti intorno

una grande aula piena d’artisti in erba

che imparano a guardare e a disegnare.

Al posto di bottiglie dalle fogge strambe

ma anche di busti antichi e marmi assai pregiati

ci sono avvenimenti e accesi sentimenti

fiori dalle aguzze spine perfino a volte belli.

Immobili si lasciano osservare

amare e anche odiare

creando l’illusione che siano sempre diversi

e invece siamo noi  che girando loro intorno li vediamo tali.

Ed è così che ben presto c’accorgiamo

che il pugno in pancia non fa più male

ma solo perché cambiando postazione

la luce ce lo mostra da un’ulteriore angolazione.