I topolini conquistano le femmine con le lacrime


I maschi di topolino ammaliano le femmine con i propri occhi, infatti nelle loro lacrime emettono una “molecola dell’amore”, un ferormone che stimola la ricettività e i comportamenti sessuali nelle femmine, consentendo l’accoppiamento. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, è di Kazushige Touhara dell’Università di Tokyo. Gli esperti hanno trovato nelle lacrime dei maschi di topolino la molecola ESP1, un ferormone, e si sono accorti che questa è captata nel naso delle topoline (dall’organo vomeronasale che noi umani non abbiamo più) dalla molecola recettore V2Rp5. Il messaggio mediato dall’incontro di ESP1 e V2Rp5 nel naso della femmina arriva al cervello di lei che così si mostra “ben disposta” verso il maschietto e alla fine i due si accoppiano.

da www.blitzquotidiano.it

Inchiesta: torna di moda la verginità anche tra i maschi


verginitàIl 15% illibato a 25 anni, anche maschi

Il sesso libero e a tutti i costi? Non abita più tra i giovani. A fare da contrappeso a quanti scelgono di avere rapporti sessuali in età sempre più precoce, sono tanti quelli che a 25 anni sono ancora “puri” come gigli. E non si tratta solo di ragazze, che si confermano decisamente intraprendenti: sono soprattutto i maschi a ritrovarsi spesso maggiorenni e illibati. La quota di ventenni ancora ignari delle gioie dell’amore raggiunge infatti un considerevole 15%.

Lo rileva un’indagine Gfk Eurisko condotta su 3mila persone di età compresa tra i 18 e i 55 anni. I motivi per cui tanti ragazzi arrivano anche a 20-25 anni senza aver sperimentato il sesso sono numerosi e molteplici: “Un po’ per via di un’immaturità più spiccata e un po’ per paura della sessualità”, spiega il segretario generale della Società italiana di urologia (Siu), Vincenzo Mirone. Insomma, alla base di questa “sindrome del giglio” dei ragazzi, soprattutto di sesso maschile, ci sarebbe una buona dose di preoccupazione, causata da “insicurezza, ansia da prestazione e un mix tra scarsa conoscenza in materia di educazione sessuale e assenza del conforto dei padri”.

Gli esperti puntano il dito in particolare proprio sull’assenza della figura genitoriale maschile: i padri sono sempre più impegnati e, per via del lavoro, praticamente assenti dalla vita dei figli. “Succede oggi più che nel passato”  spiega lo specialista “Tanto da innescare una vera e propria inversione di tendenza e da far tornare di moda la verginità fra i giovani.

I dati confermano: nella generazione nata sotto il segno della rivoluzione sessuale (cioè nel ’68) il numero di maggiorenni illibati era risicato e non superava il 3%, mentre oggi sfiora, come abbiamo visto, il 15%. Dall’altro lato, però, gli esperti registrano anche il fenomeno opposto, con l’età della “prima volta” che si abbassa per un numero sempre più ampio di teenager: nel 66% dei casi l’incontro con il sesso avviene prima dei 18 anni. Questo esordio precoce dieci anni fa interessava il 57% dei giovani. Spiega ancora Mirone: “Il primo rapporto si ha prima, soprattutto in una fascia culturale più avanzata. E, in questo caso, a pesare di più sul dato dei ‘precoci’ sono le ragazze, molto più intraprendenti, esperte e informate dei loro coetanei”.

 fonte tgcom

Fra granchi sesso in cambio di protezione


accoppiamento tra granchiSYDNEY – Come succede talvolta fra gli esseri umani, anche in una specie di granchi tropicali avviene che le femmine offrano sesso casual in cambio di favori. Scienziati della Scuola di biologia del’Università nazionale australiana, il cui studio è pubblicato sulla rivista Biology Letters, hanno documentato come le femmine del granchio violinista (Uca pugnax) si concedono in cambio di protezione dagli intrusi, nella continua battaglia per difendere le loro tane.

I granchi violinisti sono così chiamati perché nei maschi una delle chele è molto più sviluppata dell’altra e viene ritmicamente agitata per combattere, mentre le femmine hanno chele piccole che usano per alimentarsi. Migliaia di granchi vivono in dense colonie in pianure fangose, scavando la tana nei sedimenti o nella sabbia.

Se il cunicolo crolla e se sono sfrattati da un intruso più forte, debbono vagare per il fango, in una continua sequenza di lotte per il territorio e per la conquista di un nuovo alloggio. I maschi hanno un ovvio vantaggio nella lotta per una tana, ma gli studiosi hanno osservato che i vicini di casa sono pronti ad accorrere in difesa delle femmine ed a respingere l’intruso. In cambio le femmine, altrimenti molto esigenti nella scelta di un compagno, si prestano ad un breve rapporto. “Riteniamo sia una specie di pagamento per la protezione offerta dal maschio”, scrive la principale autrice dello studio, Patricia Jennings. “E’ un sesso veloce, dura un minuto o due e poi ognuno torna nella sua tana”. Le femmine sono invece di gusti assai più difficili quando viene la stagione dell’accoppiamento: la scelta del compagno dipende dalla qualità della sua tana, dove faranno sesso a lungo. Lo studio offre il primo esempio conosciuto di coalizioni di difesa fra maschi e femmine di una specie, osserva la studiosa.

fonte ANSA