“Hachiko” con Richard Gere


di Daniela Domenici

Come definirlo se non un’ininterrotta serie di emozioni sia per la storia che per le splendide musiche di Jan A.P. Kaczmarek che per le immagini scelte sempre perfettamente da Ron Fortunato e la sapiente regia di Lasse Halstrom.

Ancora una volta Richard Gere ha scelto di interpretare un film delicato, intimista, dai toni sempre soft, intriso di dolci emozioni in cui il vero protagonista è questo incredibile cane, Hachiko, di una razza giapponese molto rara e antica, che entra nella vita del protagonista, un professore di musica, un giorno per caso e non ne uscirà più neanche dopo la morte improvvisa del suo padrone; lo aspetterà per nove lunghissimi anni, sempre alla stessa ora nello stesso luogo, davanti alla stazione dove chiuderà gli occhi sognando i loro momenti insieme.

La storia è ispirata a un fatto realmente accaduto in Giappone negli anni ’30 nella città di Shibuya dove hanno dedicato a questo cane una statua in bronzo proprio di fronte alla stazione.

Il messaggio finale che ci lascia questa storia, la morale che pervade tutta la vicenda è la incredibile solidarietà tra tutti i conoscenti e i parenti del protagonista che questo stupendo  animale riesce a creare con il suo comportamento di assoluta e incrollabile fedeltà che va al di là della morte terrena.

Anche i “fedeli” cigni divorziano…restano solo i pinguini


I sono, o perlomeno dovrebbero essere, la specie più fedele del regno animale, ma a volte anche loro entrano in crisi “coniugale”. Una coppia di di Bewick, noti anche come minori, ha divorziato dopo solo due anni di convivenza nelle acque del parco Wildfowl and Westlands Trust di Slimbridge. , il maschio, è ritornato in dopo le migrazioni estive portando una nuova partner dalla Russia, Sarind; mentre , la femmina della coppia, è arrivata a Slimbridge per l’inverno qualche settimana dopo il suo partner e non si è fatta prendere alla sprovvista. Ad accompagnarla c’era infatti un nuovo compagno, .

Una vicenda intrigante fatta di intrecci amorosi, legami che si interrompono e nuovi compagni, quasi come la puntata di una soap opera che, se da un lato ha conquistato il favore della stampa inglese, dall’altro ha sorpreso gli studiosi che da decenni seguono il comportamento dei di Bewick. In quaranta anni di osservazione a Slimbridge sono state analizzate circa 4mila coppie di e ad oggi i casi di registrati sono solo due, inclusi.

Questa volta però l’anomalia è doppia: non solo i si sono separati, ma hanno immediatamente rimpiazzato il vecchio partner con un nuovo compagno. E dire che uno studio del Wwf aveva incoronato il cigno come il più fedele del regno animale e una ricerca, proprio sui di Bewick, aveva definito il loro comportamento in coppia come il miglior esempio di monogamia della natura.

“Fino a che sono vivi i tendono a stare insieme – ha spiegato la responsabile Julia Newth in un’intervista alla Bbc – e se cambiano partner è perché il vecchio è morto, raramente perché ne hanno scelto uno nuovo”. Eppure oggi divide il piccolo specchio d’acqua con la russa Sarind, mentre a pochi metri di distanza amoreggia con . I due ex amanti sono tornati nella vecchia dimora e, nonostante la vicinanza forzata, non si sono salutati né riconosciuti.

da www.blitzquotidiano.it

Svetlana Zacharova e Roberto Bolle danzano ne “Il lago dei cigni” di Ciaikovski

http://www.youtube.com/watch?v=KSnzEI6c6q0

Billy Eliot and the Swan Lake, final scene of the movie

http://www.youtube.com/watch?v=C5BSyJ_vlHo&feature=related

Salmo 15 (16) dall’Antico Testamento


di DavidesalmiProteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Ho detto a Dio: “Sei tu il mio Signore,

senza di te non ho alcun bene”.

Per i santi, che sono sulla terra,

uomini nobili, è tutto il mio amore.

Si affrettino altri costruire idoli:

io non spanderò le loro libazioni di sangue

né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:

nelle tue mani è la mia vita.

Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi,

è magnifica la mia eredità.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;

anche di notte il mio cuore mi istruisce.

Io pongo sempre innanzi a me il Signore,

sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore,

esulta la mia anima;

anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,

né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita,

gioia piena nella tua presenza,

dolcezza senza fine alla tua destra.

 

Felicità? E’avere figli e un compagno fedele


felicitàLa felicità è avere un figlio o più di uno che nascano da una relazione d’amore stabile e soddisfacente. È questo il nocciolo dell’essere felici secondo una ricerca dell’Università di Glasgow a firma di Luis Angeles, contenuta in un articolo dal titolo “Children and Life Satisfaction“. Dallo studio emerge che i figli fanno la felicità quando la relazione tra i genitori funziona ed è fonte di gioia. Al contrario per genitori single o separati la vita si complica e la felicità si allontana dalla quotidianità. La maternità e la paternità dunque sono gioie che superano di gran lunga le soddisfazioni che derivano dal lavoro e dalla carriera, per quanto in alto questa ci possa far arrivare. Un monito a ritrovare le semplici gioie di tutti i giorni e la serenità che derivano da una famiglia, ma che sia felice.

da www.intrage.it