Da governo e Parlamento passaparola bipartisan: “Leggere è il cibo della mente”


La concorrenza di tv e computer e’ forte, ma a un buon libro non si deve rinunciare: il Parlamento, tutto, si schiera senza se e senza ma a favore della lettura. Maggioranza e opposizione sono questa volta unite, entrambe protagoniste di un ‘passaparola’ politico che ben si sposa con la ‘Prima giornata nazionale per la promozione della lettura’ che si celebra domenica prossima. Nell’ambito della campagna intanto, si terra’ domani a Roma, nel complesso monumentale di San Michele a Ripa (Sala dello Stenditoio), dalle ore 11 alle 13,30, la premiazione del concorso riservato alle scuole elementari e medie ‘Leggere e’ il cibo della mente. Passaparola’. L’iniziativa rientra nella campagna promossa dal dipartimento per l’Informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio per invitare gli italiani, sopratutto giovani e giovanissimi, ad avvicinarsi alla lettura quale strumento insostituibile per lo sviluppo e la diffusione della cultura

Dopo l’apertura affidata a Paolo Bonaiuti (nella foto), sottosegretario alla presidenza del Consigliosi svolgeranno le premiazioni de ‘Il miglior giornalino’ e di ‘Inventiamo uno spot pubblicitario’. Concluderanno la manifestazione il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, e il ministro per i Beni e le attivita’ culturali, Sandro Bondi.

”E’ fondamentale che ci sia un rilancio di questa attivita’ della mente e dello spirito che i nostri giovani devo apprezzare di piu’ -dice all’ADNKRONOS Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura della Camera- Di sicuro leggono molto a scuola, ma l’importante e’ creare interesse e curiosita’ per la lettura anche nel tempo libero. Oggi -fa notare la parlamentare del Pdl- il modo di leggere cambia grazie alle nuove tecnologie, anzitutto iPad ed eBook, e dobbiamo nuovamente riaffermare l’importanza di questa attivita’ perche’ aiutera’ i ragazzi non solo ad essere piu’ colti ma a capire aspetti della vita e del mondo per vivere meglio le sfide che li attendono”.

Per Dario Franceschini, capogruppo Pd a Montecitorio, ”leggere e’ una delle cose piu’ straordinarie che possano capitare nella vita. Purtroppo questa societa’ spinge a non farlo: troppa televisione e troppe immagini, rinunciando a crearsele dentro la testa e con la propria fantasia. Penso che a cominciare dalla scuola -insiste l’esponente democratico- debba essere fatto molto per aiutare i giovani ad amare questa cosa bellissima. Leggere e’ come vivere altre vite, andare in altri luoghi: una cosa straordinaria…”.

Gli fa eco Luca Barbareschi. ”La lettura -dice il deputato Pdl- e’ una cosa fondamentale perche’ e’ il piu’ grande atto di ribellione al conformismo e all’imbecillita’ che ci viene propinata tutti i giorni”. ”E poi -sorride Barbareschi lanciando un messaggio ai giovanissimi- immaginate il lusso straordinario di stare seduti a casa vostra e di avere a vostra disposizione, 24 ore su 24, come se fossero seduti in poltrona tutti i grandi scrittori. Basta sfilare un libro dalla biblioteca per entrare in un mondo meraviglioso e oggi, grazie all’iPad, si ha a disposizione tutta la letteratura del mondo. Questa e’ una grande rivoluzione per il cervello, per la fantasia nostra e dei nostri ragazzi”.

La pensa cosi’ anche le Lega. ”Per quelli della mia generazione -fa notare Roberto Castelli, viceministro alle Infrastrutture- leggere un libro e’ una necessita’ insostituibile. Oggi abbiamo quel grande strumento che e’ il computer e internet, ma in realta’ un libro ha sempre un fascino diverso. Anche sul Po o sulle Alpi -scherza l’esponente del Carroccio -un buon libro e’ sempre un buon libro”’. Fabio Granata, deputato ‘finiano’ del Pdl, sottolinea: ”Bene ha fatto il governo a sostenere e difendere il libro come strumento della conoscenza. In una stagione caratterizzata dai festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unita’ d’Italia -rimarca- questo assume una valenza particolare perche’ al di la’ dei fatti storici e geografici, la nostra Unita’ e’ sancita da una questione culturale molto viva”.

Anche per Antonio Palmieri (Pdl), l’uomo-internet del premier Berlusconi, che proprio in questi giorni sta preparando lo sbarco del Cavaliere su Facebook, ”leggere e’ fondamentale anche nell’era di Internet. Ci sono dei libri che vengono definiti ‘mattoni’, ed e’ vero. Ogni libro -spiega- e’ un mattone che contribuisce a costruire la propria personalita’ e ad aprire la mente. Il mio invito -conclude- e’ quello di regalare un libro: si fa un regalo a se stessi e un dono alla persona che si ama”.

Paolo Russo, presidente della commissione Agricoltura della Camera, sottolinea che ”leggere e’ cogliere un nuovo innesco con la vita. Un buon libro, come diceva Giordano Bruno, e’ un manuale contro i pedanti e le chiacchiere, perche’ la vera sapienza e’ leggere dentro le cose”. E se per Paolo Gentiloni (Pd), ”il libro e’ sempre una ricchezza”, e occorre ”agevolare tariffe postali e pensare altre misure che possano favorire la diffusione di questo strumento di conoscenza”, e’ Gennaro Malgieri (Pdl), a sottolineare che ”la lettura, come veicolo per la conoscenza della lingua, puo’ unire piu’ di quanto non riesca a fare attualmente la politica”. ”In Parlamento -ricorda- giacciono da tempo piu’ proposte di legge, insieme collegate, per la tutela e la valorizzazione del libro, uno strumento che non e’ affatto superato nell’epoca delle nuove tecnologie”.

Non la pensa diversamente Giancarlo Mazzuca, che sottolinea: ”Purtroppo leggiamo poco, siamo agli ultimi posti con la Grecia e il Portogallo e questo dovrebbe farci riflettere. Gli italiani -fa notare il deputato Pdl- amano molto andare fuori a cena, magari anche pagare cifre astronomiche, ma per comprare un libro ci pensano due volte. Io credo -allarga le braccia l’ex direttore del ‘Resto del Carlino’- ci siano tanti buoni libri che servono piu’ di molte cene”.

La conclusione di questo ‘voto’ all’unanimita’ della politica per la promozione della lettura e’ forse nelle parole di Roberto Rao: ”Un buon libro -dice il deputato dell’Udc- e’ un momento per pensare. La fantasia e’ un messaggio che deve essere donato ai giovani”. Da qui il consiglio ai giovani lettori: ”Trovate lo spazio per spegnere il telefonino e leggere un buon libro”

fonte Adnkronos

Indagine sulle carceri della provincia di Siracusa: Augusta, Siracusa e Noto


di Daniela Domenici

  Si è da poco concluso, presso l’aula consiliare di via del Laberinto a Siracusa, il Consiglio provinciale aperto a conclusione dell’attività condotta dalla speciale commissione istituita per conoscere la situazione delle carceri in provincia di Siracusa e, a questo scopo, è stata presentata ufficialmente la relazione finale condotta d questa commissione presieduta dal consigliere provinciale Carmelo Spataro che ha visitato le carceri di Augusta, Siracusa e Noto.

 Hanno partecipato alla seduta anche due scolaresche che avevano chiesto al Presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, di poter essere presenti: gli studenti dell’Istituto Alaimo di Lentini accompagnati dagli insegnanti Raudino e Lo Duca e quelli dell’Ipsia Calapso di Siracusa con i docenti Angelico, Grande, Italia e Marchese.

 Dopo la lettura della relazione finale da parte di Carmelo Spataro hanno voluto partecipare al dibattito, con loro interventi, Fabio Granata, Salvo Fleres, Rita Bernardini e Sebastiano Bongiovanni a nome degli agenti di polizia penitenziaria.

 Intanto vogliamo fare i nostri personali complimenti al presidente del consiglio provinciale, Michele Mangiafico, per la correttezza con cui ha saputo gestire la seduta, non facile sia per i temi trattati che per la presenza di due scolaresche nel pubblico: confessiamo che era la prima volta che assistevamo a una seduta di questo Consiglio e ci ha colpito favorevolmente.

 Come sanno alcuni di quelli che mi leggono da tempo l’argomento “pianeta carcere” mi è molto caro e mi tange particolarmente per cui ho ascoltato con molta attenzione tutti gli interventi che si sono succeduti; mi ha colpito in particolare, per il calore di cui le sue parole erano intrise oltre che per la conoscenza profonda e diretta dell’argomento, l’intervento appassionato e competente di Salvo Fleres, garante per i diritti dei detenuti in Sicilia. E subito dopo quello molto più pacato nei toni (pacatezza che è comunque una sua caratteristica d’eloquio ma che è sicuramente accentuata dal lungo digiuno, oggi è al 10° giorno di sciopero della fame) di Rita Bernardini, parlamentare radicale eletta nelle liste del PD e membro della commissione Giustizia della Camera che ha voluto essere presente stamattina nonostante tutto e la ringraziamo di questo.

 Terzo intervento “caldo”, sia per i temi affrontati che per il tono appassionato, coinvolgente e convincente dell’oratore, quello del rappresentante degli agenti di polizia penitenziaria, Sebastiano Bongiovanni, che ha richiamato con veemenza l’attenzione di Fleres sui problemi gravi e importanti che affliggono la sua categoria.

 Vogliamo ringraziare il presidente Mangiafico e la sua commissione per aver conddotto e portato a conclusione, in tempi relativamente brevi, questa prima tranche d’indagine conoscitiva del pianeta carcere su cui, nella nostra provincia, non si era mai prima posata l’attenzione con così attenta analisi; ci auguriamo che sia solo la prima di una lunga serie di approfondimenti che possano portare a dei miglioramenti effettivi ed efficaci per tutti coloro che operano in questo pianeta: agenti, dirigenti, medici, psicologi, assistenti sociali e, in primis, i detenuti.