di Angela Ragusa
Nulla da dire alle tue futili scuse
manichino immobile ,
non hai espressione, tirato ,senza anima..
Fuggi …storpio hai reso un amore
colto i fiori più belli,
scippati al manto di Venere…
Misero,vuoto,svuotato di lercio inganno…
paglia che non brucia ,solo sparsi fili al vento
persi tra melliflue parole recitate posticce
cadi nel dimenticatoio affolato di silenzi…
non mi guardo più indietro…perso per sempre
come un rivolo d’acqua assorbito dal niente.