L’acchiappacani


di Alessandro Mascia

È arrivata l’acchiappacani. Si chiama Enza Licciardello. Determinata, pertinace, intrepida. Animalista? Sì, ma cum grano salis. Feroce quando c’è da sbranare l’onorevole Iva Zanicchi per aver votato la direttiva europea sulla vivisezione. Amorevole quando mette in conto che gli animali, se molto malati, si possono anche abbattere. Salita alla ribalta della cronaca locale per aver denunciato chi aveva osato abbandonare alcuni cuccioli per la strada, da allora si è sentito parlare parecchio di lei. La sua mission: operare per ridimensionare il randagismo nella nostra città.

La ricetta di Enza Licciardello per affrontare la questione randagi prevede alcuni principi base: l’applicazione della legge che obbliga il Comune a occuparsi dei randagi (è tenuto a catturarli, sterilizzarli e, nel caso in cui il canile sia pieno, a reimmetterli nel territorio come cani di quartiere) e la necessità di un terreno recintato da usare quale centro di prima accoglienza per i cani in attesa di adozione. Ovviamente contribuire economicamente, anche con piccole somme, sarebbe di grande aiuto per Enza. “Mantengo cinque cani, di cui uno di grandissima taglia, con 1,60 euro al giorno (complessivi). Sono lindi, puliti, lucidi e in ottima salute”. Ma come è possibile che un privato riesca a mantenere decorosamente cinque cani con una cifra così misurata e al canile, invece, si spendano cifre da capogiro? “Vorrei che qualcuno mi spiegasse – domanda Enza – come mai il canile costa 600 mila euro! Cosa danno da mangiare a questi poveri cani? Crocchette al Beluga? E cosa bevono? Champagne millesimato?”

Il Comune, a quanto pare, fa giusto giusto ciò che gli impone la legge. Provvede alla sterilizzazione, questo sì, ma agita le mani al vento quando gli si prospettano soluzioni sostenibili e, forse, anche migliorative dello status quo. “Ho avuto un incontro con l’assessore Michele Accolla – ha spiegato  – con cui ho parlato delle mancate sterilizzazioni delle cagnette di proprietà, vera causa del randagismo, e ho fatto una proposta che in breve tempo potrebbe portare a ottimi risultati, tra cui l’abbattimento dei costi di gestione, con l’avvio di una serie di interventi miranti tutti al recupero dei cani e non alla loro segregazione”. Ma la vulcanica amante dei cani si scontra quotidianamente con l’indifferenza di chi non vuole, di chi non sa, di chi vorrebbe ma non può. Nel frattempo le notizie di randagi che invadono la città si rincorrono. Alcuni di essi pare abbiano anche aggredito qualcuno.  “Ho presentato un progetto di sensibilizzazione alle scuole medie e mi hanno detto che non ci sono soldi (da notare che non avevo chiesto un euro). Mi sono proposta come volontaria, dunque gratuitamente, e mi son vista fare spallucce”. Enza Licciardello ha raccolto il guanto di sfida, ma lo sfidante si dev’essere addormentato.

Tuttavia le ultime notizie sono incoraggianti. Quattro randagi augustani, accompagnati da Enza e da una staffetta di volontari, hanno raggiunto un rifugio di Pesaro dove rimarranno in stallo fino alla loro adozione. Sono partiti tutti microchippati, puliti, trattati con gli antiparassitari usuali, perfettamente guariti dalle patologie che presentavano al momento della cattura, ma, soprattutto, tutti sterilizzati, anche i due maschi.
Inedita, sopratutto per Augusta, la forma di collaborazione per il trasferimento dei quattro randagi. “Gli enti pesaresi preposti mi hanno facilitato enormemente il lavoro attivando procedure di massima
urgenza al fine di favorire la partenza dei cani”. Le coscienze iniziano a risvegliarsi anche tra i cittadini. Infatti “alcune persone mi hanno contattata per offrirmi stalli provvisori per i cani catturati, altre per offrirsi come volontari, altri ancora mi hanno offerto denaro per il mantenimento e le cure dei quattro cani, altri hanno portato cibo, due farmacie mi praticano regolarmente forti sconti sui farmaci ad uso veterinario, e altre piccole iniziative che nel complesso mi fanno intravedere un cambiamento di tendenza: alla gente non basta più portare da mangiare ai randagi, non vogliono più vederli in strada! Da parte mia sono assolutamente convinta che il randagismo ad Augusta si possa risolvere, così come sono convinta di poter avviare un programma di recupero di questi cani, coltivo il sogno di avviare i migliori soggetti all’addestramento per la ricerca di superstiti in appoggio ai volontari della protezione civile o come cani antidroga e altri servizi sociali dove il fiuto del cane è fondamentale e insostituibile”.

Dove non arrivano l’uomo e le sue leggi, arriva la forza della passione, dell’amore per gli animali. La volontà reale di risolvere il problema annoso del randagismo. Auguri di buon lavoro a Enza Licciardello.

Voci da Augusta: Enza e i cani randagi


Certamente ormai da tempo conoscete la mia passione per i cani e tutto quanto sto facendo per salvarne qualcuno da una triste fine.

Volevo informarVi che sabato scorso 4 dei nostri randagi hanno raggiunto un rifugio di Pesaro tramite una staffetta di volontari, tra i quali la sottoscritta, dove rimarranno in stallo fino alla loro adozione. I 4 cani sono partiti tutti microchippati, puliti, trattati con gli antiparassitari usuali, perfettamente guariti dalle patologie che presentavano al momento della cattura, ma soprattutto STERILIZZATI, tutti, anche i due maschi.

Vanno ad aggiungersi ad una quinta cagnolina, da me data in adozione ad una famiglia di Bologna due settimane fa. Ritengo che il fatto sia completamente nuovo per Augusta, come assolutamente nuova è la collaborazione che ho trovato negli enti preposti e nel personale di tali enti, che mi hanno facilitato enormemente attivando procedure di massima urgenza al fine di favorire la partenza dei 4 cani.

Da vari canali sto avendo riscontri positivi riguardo a questo problema. Alcune persone mi hanno contattata per offrirmi stalli provvisori per i cani catturati, altre per offrirsi come volontari, altri ancora mi hanno offerto denaro per il mantenimento e le cure dei 4 cani, altri hanno portato cibo, due farmacie mi praticano regolarmente forti sconti sui farmaci ad uso veterinario, ed altre piccole iniziative che nel complesso mi fanno intravedere un cambiamento di tendenza: alla gente non basta più portare da mangiare ai randagi, non vogliono più vederli in strada!

Da parte mia sono assolutamente convinta che il randagismo ad Augusta si possa risolvere, così come sono convinta di poter avviare un programma di recupero di questi cani, coltivo il sogno di avviare i migliori soggetti all’addestramento per la ricerca di superstiti in appoggio ai volontari della protezione civile o come cani antidroga e altri servizi sociali dove il fiuto del cane è fondamentale e insostituibile. Ho avuto un incontro con l’assessore Accolla dove si è parlato della vera causa del randagismo, ovvero le mancate sterilizzazioni delle cagnette di proprietà, ed ho fatto una proposta che in breve tempo potrebbe portare ad ottimi risultati, come anche si è molto parlato del costo dei cani presenti attualmente in canile, costo assolutamente ingiustificato viste le condizioni dei cani e dello stesso canile, che gravano pesantemente sull’economia e sui cittadini tutti, distraendo importanti somme che potrebbero essere dedicate ad altri temi urgenti.

La mia proposta prevede l’abbattimento di questi costi, con l’avvio di una serie di interventi miranti tutti al recupero dei cani e non alla loro segregazione.

Anche la stampa può giocare la sua parte in questo progetto, che deve essere COMUNE, non ha più senso lamentarsi e girare gli occhi da un’altra parte, il problema esiste e non si può più ignorarlo. Io ho dato un input, con il vostro aiuto posso raggiungere centinaia di cittadini che magari avrebbero la volontà, ma non hanno nè la competenza nè la minima idea di come ci si possa organizzare.

Ognuno di noi può dare il suo contributo, vuoi diffondendo gli annunci su internet, vuoi facendo lo stesso sugli organi di stampa, vuoi occupandosi della ricerca stalli o del reperimento fondi, vuoi fotografando i cani, vuoi sensibilizzando le famiglie sui vantaggi della sterilizzazione, vuoi mettendo a punto un sito internet dedicato, vuoi creando e impaginando un opuscolo da distribuire presso negozi e attività sensibili al problema, e in mille altri modi che non contemplano il contatto diretto con gli animali, contatto che in assoluto mi riservo di gestire direttamente.

Enza Licciardello – Resto a disposizione per qualunque altra informazione vogliate richiedermi 347 8509134