Mostre: Palazzo Riso, con il ‘museo diffuso’ rinasce in Sicilia l’arte contemporanea


Artisti e contadini, paesaggi e installazioni in vicoli e piazzette di paesi e cittadine. Poi muretti a secco, fichi d’india, i volti delle persone, il mare. C’e’ lo stabilimento Fiat di Termini Imerese e ci sono 25 ex minatori appartenenti a leghe operarie e societa’ di lavoratori del territorio ennese. Ecco sfilare i 180 attori non professionisti di “Nui simu” (Noi siamo), cortometraggio mix di fiction e documentario, realizzato grazie alla memoria collettiva di un intero paese, e l'”Indicator”, uno strano congegno composto da rimorchio, una costruzione in metallo e 4 altoparlanti, 2 microfoni e amplificatori per trasmettere registrazioni di giorno e misteriosi raggi di luce di notte.

Tutto questo e altro ancora, da oggi, nella Sicilia inedita che esce da “Etico-F. Cinque movimenti sul paesaggio”, il nuovo progetto di Palazzo Riso, Museo d’arte contemporanea dell’isola, nato nel febbraio del 2009, che ha scelto Capo d’Orlando(Messina), Ficarra (Messina), Enna e Termini Imerese (Palermo) come ‘location’ per ospitare artisti di fama internazionale. Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris hanno infatti realizzato le rispettive opere vivendo sul luogo. Le loro “residenze”, inaugurate il 30 luglio (a Capo d’Orlando e Ficarra), il 31 luglio (Termini Imerese) e il primo agosto (a Enna), resteranno aperte al pubblico fino al 16 agosto.

fonte Adnkronos

Carnevale a Regalbuto (EN)


di Daniela Domenici

Oggi è l’ultimo giorno di Carnevale, il “martedi grasso” che conclude questo periodo, e ho sentito l’esigenza, direttamente dal cuore, di dirvi qualche parola su come festeggia il Carnevale una cittadina dell’interno della Sicilia che, quando arrivi da Catenanuova, dopo l’ultima curva, ti appare come un presepe incastonato nella montagna: è Regalbuto in provincia di Enna al confine con quella di Catania.

A Regalbuto ho vissuto dal novembre ’84 al luglio ’88, quindi molti anni fa, eppure è come se fosse successo ieri tanto è stato l’affetto, l’accoglienza calorosa e spontanea che mi hanno tributato, sin dal primo istante, tutti i regalbutesi indistintamente e che porto ancora dentro il cuore come un regalo prezioso.

Regalbuto, per chi non lo sapesse, ha un Carnevale stupendo, inimmaginabile per una cittadina così piccola eppure così formidabile nel creare, ogni anno, una sfilata di Carnevale che non ha nulla da invidiare a quelli di città più grandi sia in Sicilia che nel resto dell’Italia.

La sfilata carnevalesca percorre il corso “d’o chianu ‘a chiazza”, dalla piazza delle Palme alla piazza del Duomo, con enormi e stupendi carri mascherati che sfiorano i balconi delle case antiche, con formidabili e numerosi gruppi mascherati a tema, con quadriglie e balli che durano tutto il pomeriggio fino alla sera quando, riuniti tutti nella piazza davanti ai balconi del Municipio, attendono con ansia il verdetto sul vincitore di ogni categoria.

Alla Kore di Enna Andrea Vecchio e le sue “Ricette di legalità”


Incontro dibattito sulla legalità, venerdì 22 all’Università Kore di Enna, dove alle 11, nell’aula Jean Monnet, sede rettorato, verrà presentato il libro dell’imprenditore catanese Andrea Vecchio “Ricette di legalità” edito dalla casa editrice Novantacento. L’iniziativa dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (Ucsi) in collaborazione con l’università Kore di Enna e Confindustria Sicilia.

Alla presentazione partecipano, oltre all’autore, il rettore della Kore Salvo Andò, il presidente regionale dell’Ucsi Giuseppe Vecchio, il presidente provinciale Ucsi Enna, Renato Pinnisi, il presidente regionale Confindustria giovani, Giorgio Cappello, il direttore della Caritas diocesana di Piazza Armerina, mons. Giuseppe Giugno. “Ricette di legalità” ha rappresentato un bel segnale di speranza, e di ottimismo nella lotta al racket. Un libro che rappresenta un unicum, nella sua originale scelta di una forma narrativa che alterna un vero e proprio ricettario al crudo racconto dei casi di cronaca non edificante dei quali l’imprenditore è stato suo malgrado protagonista.

In questo libro, Andrea Vecchio racconta anni di minacce, attentati, telefonate e lettere anonime. E lo fa intrecciando due sapori, quello amaro di ciascuno di questi momenti, e quello amabile e casalingo dei piatti che ama cucinare e gustare con le persone più care. Ne viene fuori un originalissimo ricettario della legalità, dove la gioiosa preparazione di una pasta con le sarde o di un falso magro si alterna all’angoscia della visita di due manigoldi o allo sgomento per un attentato incendiario in uno dei cantieri della sua ditta.

Si parte, nel libro, dalla pasta con le sarde all’ormai lontano 1982, anno nel quale a casa dell’imprenditore arriva la prima telefonata anonima con la richiesta di un “pizzo” da cinquantamila lire. E attraverso le ricette e le passioni di una vita, si arriva al terribile settembre del 2007 e alla sfilza di attentati incendiari che portano Vecchio quasi alla rovina. Ma proprio da quel Settembre e dal coraggio dell’imprenditore catanese prende il via la nuova stagione di Confindustria Sicilia. Vecchio della sua storia di uomo coraggioso “Io sono solo questo, un uomo leale che vuole dimostrare che con l’onestà si può sconfiggere la mafia.”

da www.livesicilia.it

Non vuole cenare con i suoi a Capodanno, si fa arrestare


caraPer nulla al mondo avrebbe voluto cenare con i parenti la sera di San Silvestro. Per questo ha deciso di rapinare un tabaccaio armato di taglierino e di impossessarsi di un pacchetto di caramelle  per poter essere finalmente arrestato dai Carabinieri.

E’ accaduto veramente ieri sera a (). ., disoccupato di 35 anni, incensurato, si era già presentato una prima volta alla stazione dei carabinieri chiedendo di essere arrestato perchè preferiva trascorrere il Capodanno in cella piuttosto che con i parenti.

I militari gli hanno spiegato che non potevano arrestarlo perchè non aveva commesso alcun reato. A questo punto Massimiliano è passato all’azione, dal suo punto di vista certamente efficace. Lo sconcertante episodio getta più di un dubbio sulla salute mentale dell’occasionale rapinatore. Ma anche i parenti forse hanno qualcosa da farsi perdonare.

da www.blitzquotidiano.it

Enna: i detenuti stranieri presentano un libro di ricette etniche


Ci sono i piatti del Magreb, quelli polacchi, della Romania, del Gambia, del Senagal e di tutte le etnie presenti al carcere di Enna; ci sono i disegni fatti a mano di Kefir, Kemo, Laslo, e tanti altri ancora, nel volume “Incontriamoci a tavola” realizzato dagli extracomunitari ospiti della Casa Circondariale di Enna assieme alle insegnanti della scuola elementare I° circolo De Amicis.

Il libro edito dalla casa editrice palermitana “Pietro Vittorietti Edizioni”, sarà presentato ad Enna, nel corso di una conferenza stampa, giovedì prossimo 10 dicembre alle ore 11 alla Galleria Civica di Palazzo Chiaramonte. Il ricavato della vendita sarà interamente destinato alla creazione di un fondo per i detenuti del carcere.

Sapori, odori e ricordi per testimoniare l’appartenenza a mondi lontani che dentro il carcere finiscono per convivere e contaminarsi. La presentazione è inserita nell’ambito della apertura al pubblico di una mostra, mercato dei manufatti delle detenute e dei detenuti del carcere di Enna e delle realtà cooperative che operano con e nelle carceri italiane. Tra i lavori il feltro delle detenute di Enna realizzato con la lana, quella grezza, quella della pecora, impastata con sapone di Marsiglia e acqua e rollata a mano e con bastoni di legno.

In mostra anche le foto tratte dal calendario, realizzato nella casa circondariale di Enna con i detenuti, dal titolo “L’arte di Arrangiarsi. Tasselli di vita quotidiana in carcere” del fotografo Paolo Andolina e con i testi di Pierelisa Rizzo. L’evento fa parte del progetto sul Natale ennese finanziato dal Comune, e organizzato, dall’Agesci, Gruppo Scout Enna, dall’Inner Whel,in collaborazione con l’Anfe regionale, Sicilia Ambiente, La Casa Circondariale e i Vigili del Fuoco. Gli addobbi natalizi del capoluogo, realizzati con materiale riciclato, sono stati creati dai detenuti del carcere di Enna.

da www.ristretti.it

Musei: dagli USA alla Sicilia il ritorno delle dee


Occhi a mandorla, labbra carnose e sorriso fuori dal tempo. Sono i volti degli acro’liti di De’metra e Kore, i reperti archeologici del V secolo a.C. che, rientrati in Sicilia dagli Stati Uniti, torneranno ad essere esposti al pubblico dal prossimo 13 dicembre nel Museo Archeologico di Aidone, in provincia di Enna. L’evento del 13 dicembre si inquadra all’interno di Morgantina 2009- 2011.

Il ritorno delle dee, progetto coordinato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Enna, su iniziativa dell’Assessorato Regionale per i Beni Culturali e Ambientali. Da qui al 2011, saranno restituiti al Museo di Aidone una serie di preziosi reperti dell’antichita’ – fra cui la Venere di Morgantina tutt’oggi esposta al Paul Getty Museum, in California – provenienti da scavi clandestini nell’antica citta’ di Morgantina e finiti attraverso rocambolesche vicende nelle aste internazionali d’ antiquariato. L’altissimo valore artistico e formale dei due acroliti e’ confermato dalla soprintendente di Enna, Beatrice Basile, che spiega come queste due dee, Demetra e Kore siano gli esemplari piu’ antichi finora conosciuti di statue eseguite nella tecnica acrolitica; cioe’ con le estremita’ (teste, mani e piedi) in marmo, mentre il corpo, in terracotta o legno, era rivestito di abiti in stoffa.

fonte adnkronos