Se al ministro Tremonti mancano proprio questi 164 mila euro, allora glieli diamo noi facendo una colletta nei teatri”. Così, con la sua forza comunicativa e l’irresistibile umorismo, Roberto Benigni, è sceso in campo alla sua maniera contro lo scioglimento dell’Eti, l’ente pubblico per la promozione del teatro e della danza, in Italia e all’estero. I 164 mila euro, ai quali accennava, sono l’esiguo risparmio – secondo la ragioneria generale dello Stato – che potrebbe venire dalla soppressione di un ente molto importante nel teatro italiano. Benigni, ricevendo un premio speciale al termine della serata del premio Mario Luzzi, davanti alla platea gremita del teatro Valle, ha lanciato una serie di boutade molto divertenti e caustiche, di sostegno sostanzialmente a quanti vorrebbero contrastare lo scioglimento dell’Eti. Rifacendosi alla recente cronaca politica, Benigni ha detto al suo pubblico: “mi raccomando non mi lasciate solo; avete visto il povero Zapatero, che è rimasto tutto solo a palazzo Chigi?”. Un’allusione chiarissima a quanto è successo ieri dopo il vertice Berlusconi-Zapatero. Quanto ai tagli alla cultura, Benigni ha detto che sono una follia, “sarebbe come bruciare la bellezza” ha detto. E ha aggiunto poi: “c’é bisogno sempre di cultura in Italia. E ricordiamoci che questo è l’unico paese al mondo dove è nata prima la cultura e poi lo Stato, proprio con Dante e la Divina Commedia”. Poi Benigni ha aggiunto ancora qualche battuta umoristica, con trasparente riferimento alla legge sulle intercettazione, della quale si occupa il parlamento in questi giorni. “Volevo questa sera citare Dante – ha detto – ma non so se si può citarlo per esteso, oppure se bisogna per legge farne un sunto. Ed inoltre, bisogna stare attenti al problema della privacy, perché non si può più citare un personaggio che non c’entra niente con la cantica di cui stiamo parlando” e da li ha citato vari personaggi danteschi che entrano in molti canti della Divina Commedia senza esserne protagonisti . Infine un regalo per gli spettatori del premi Luzzi: la prima recita in pubblico di un nuovo canto che si aggiunge al vasto repertorio dantesco di Benigni: il canto primo del Purgatorio, uno dei più intesi e dei più belli, secondo Benigni, premiato per la sua azione di divulgazione culturale in Italia e all’estero.
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Cinema: Ralph Fiennes legge l’Inferno di Dante a Firenze il 16 giugno
Ralph Fiennes arrivera’ nei prossimi giorni a Firenze per leggere alcuni canti della ‘Divina Commedia’ di Dante Alighieri. Sara’ l’attore britannico con Alba Rohrwacher, la sera del 16 giugno all’Odeon di Firenze, infatti, ad aprire la quarta edizione del Premio Letterario Vallombrosa Gregor von Rezzori, con un’inedita lectura dantis. Fiennes, diventato famoso in tutto il mondo con il film ‘Il Paziente Inglese’, leggera’ il testo nella traduzione del Premio Nobel Seamus Heaney. Heaney stesso ha indicato i canti che verranno letti e precisamente il 1°, il 3° e il 33° dell’Inferno. L’ingresso all’evento e’ libero
La lettura sara’ preceduta da una conversazione tra Alessandro Baricco e Alberto Manguel su Cinema e letteratura, sui complessi rapporti che regolano le realazioni tra testo originale e trasposizione cinematografica, relazioni che possono essere di tradimento ma anche di affinita’ alla massima potenza. Alessandro Baricco parlera’ anche della sua esperienza a partire dal monologo ‘Novecento’ diventato, nelle mani di Tornatore, ‘La leggenda del pianista sull’oceano’, e di ‘Seta’ diventato film con la regia di François Girard. Anche Michael Cunningham (Premio Pulizer nel 1999), scrittore ospite di questa edizione del Premio von Rizzori, deve il suo ‘successo planetario’ alla trasposizione cinematografia del suo romanzo ‘The Hours’, girato da Stephen Draedlay e interpretatato da Nicole Kidman, Meryl Streep e Julianne Moore. Cunningham terra’ la sua lectio magistralis intitolata ‘Il Lettore, lo Scrittore e il Traduttore’ a Palazzo Medici Riccardi – che aveva ospitato negli anni precedenti Claudio Magris, John Banville e Carlos Fuentes – il 17 giugno alle ore 18. Intitolato al grande scrittore mitteleuropeo Gregor von Rezzori (1914-1998) che ha vissuto e lavorato per piu’ di trent’anni a Santa Maddalena sulle colline del Valdarno, il Premio e’ nato per iniziativa della moglie Beatrice Monti della Corte von Rezzori, presidente della Santa Maddalena Foundation, ed e’ realizzato col Comune di Firenze e con la Provincia di Firenze. Grazie alla collaborazione con la Regione Toscana, con FST – Mediateca Toscana Film Commission, alla partnership con la New York University e al coinvolgimento delle maggiori librerie della citta’ – Feltrinelli e MelbookStore- il Premio, che ha come obiettivo la promozione nel nostro Paese della miglior letteratura internazionale, e’ diventato un’occasione importante di apertura, per la citta’, verso le culture del mondo. Il Premio e’ inoltre sostenuto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Camera di Commercio Firenze e Banca CR Firenze.
fonte Adnkronos
La Divina Commedia diventa videogame
Già diffuso in molti paesi arriva anche nella patria di Alighieri il primo videogame ambientato nell’Inferno della Divina Commedia, mentre in Usa l’Universal è già al lavoro per trarne un kolossal. Dante in tutto il mondo è materia di studio, come dimostrano gli oltre 400 corsi universitari a lui dedicati. Barnes&Nobles, forse la catena di librerie più famosa al Mondo, nel suo catalogo ha ben 1016 tra libri, saggi, e-book, audiolibri, cd dedicati alla Divina Commedia e al suo autore.
E a distanza di 700 anni dalla sua creazione arriva un videogioco che ha già provocato polemiche e persino proteste in tutto il mondo: si tratta di “Dantés Inferno”, dove l’Alighieri non impersona il ruolo dello scrittore, ma di un guerriero che si aggira tra i gironi infernali, combattendo con i guardiani dei 9 Cerchi e le anime perdute per salvare da Lucifero la sua amata Beatrice. Una nuova versione di Dante che sembra aver conquistato gli appassionati, tanto da aver suscitato la nascita di 10 milioni di pagine web e aver “collezionato” 20mila fan su Facebook, generando una vera e propria Dantés Mania.
In attesa dell’uscita del gioco già si discute sulla fedeltà di “Dantés Inferno” all’opera originale e in rete si sono moltiplicati i dibattiti tra “puristi” e ‘revisionisti”, puntualmente riportati da Wired e dal Los Angeles Times, sia di carattere religioso, sia etico e prettamente letterario. Durante il viaggio attraverso i luoghi infernali, Dante infatti si troverà faccia a faccia con il suo passato e con i peccati commessi e dovrà affrontare mostri di ogni genere. E sono proprio le scelte morali che il protagonista dovrà effettuare. Malgrado questa “licenza” che i creatori del gioco si sono concessi, sono moltissimi gli elementi presi dalla Divina Commedia. Dal Limbo ai Cerchi dedicati ai sette peccati capitali (lussuria, gola, avarizia, ira, accidia, violenza, tradimento), Dante sarà guidato dal poeta Virgilio, con dialoghi rigorosamente presi dal testo del poema.
La trama è avvincente: nel 1191, i crociati guidati da Riccardo Cuor di Leone conquistano la città di Acri e prendono in ostaggio trecento saraceni, da utilizzare come merce di scambio col Saladino; i negoziati si protraggono per mesi e la prigionia sfocia in una rivolta. Tra i cavalieri crociati c’é anche un fiorentino di nome Dante, figlio di Alighiero e innamorato della bella Beatrice. Nella rivolta Dante viene ferito, e si trova al cospetto della Morte che gli annuncia la sua eterna condanna. Forte della sua fede nell’indulgenza plenaria, Dante contesta questo giudizio e sfida la Morte a duello, sconfiggendola con la sua stessa falce.
Al suo ritorno a Firenze, e dopo essersi cucito addosso la croce di stoffa a cui deve la salvezza, il crociato scopre però che Alighiero e Beatrice sono stati assassinati. Appare l’anima della sua bella che gli rivela di aver stretto un patto con Lucifero, e adesso deve seguirlo all’Inferno per causa sua. A Dante non resta altro da fare che impugnare la falce e addentrarsi negli inferi in cerca di redenzione per sé e la sua amata. In questo viaggio tra i nove gironi dovrà battersi, accompagnato da Virgilio, con diversi mostri e creature bizzarre, come Cleopatra o Minosse, oltre che con i dannati, come l’amico Francesco Portinari.
fonte ANSA