La televisione non può essere identificabile come un mezzo di controllo e di diffusione della stupidità (come molti sostengono) piuttosto può e deve essere uno strumento per esercitare un potere di orientamento, una fonte culturale e perchè no di divertimento. Ci sono tante persone e con varie motivazioni che vogliono soltanto distrarsi, divertirsi e trascorrere davanti alla televisione qualche ora piacevole. Anche a me capita, quando sono stanca, di accendere il televisore, che tengo di sottofondo, mentre faccio magari qualcos’altro o di sintonizzarmi su programmi rilassanti e assolutamente non impegnativi. Ciò non è assolutamente deprecabile, anzi, direi che uno dei meriti straordinari della televisione è proprio quello di aver consentito la possibilità di scegliere la tipologia e la dimensione informativa della Tv. E’ il caso dello show “ Fenomenal” condotto da Teo Mammuccari, in onda su Italia 1. Dopo quattro settimane, è terminato il viaggio nella “scienza” del divertimento e dell’ironia del conduttore più pungente del nostro piccolo schermo e dei suoi ospiti vip. Questa settimana, a chiudere il cerchio tentando di aggiudicarsi il titolo di “cervelloni”, i vip presenti in studio sono stati: Mago Forest, Juliana Moreira, Valeria Marini, Alessandro Cecchi Paone, Aida Yespica e Enrico Lo Verso. Fenomenal si pone come una miscela divulgazione scientifica, intrattenimento, gioco e puro divertimento, mostra e fornisce la spiegazione di fenomeni straordinari e spettacolari attraverso una formula basata sul gioco e analizza gli aspetti nascosti della natura, le sensazionali invenzioni del futuro prossimo e i prototipi delle nuove realtà virtuali. In studio, sei ospiti, vip dello spettacolo, del cinema, della musica e dello sport, si sottoporranno a prove live, esperimenti di spettacolarizzazione scientifica e, soprattutto, risponderanno alle domande spesso provocatorie del conduttore. Esempio tipico di conduzione del padrone di casa: “Entriamo nella scienza perché questo è un programma di scienza, di cultura non si ride e si scherza…cosa succede ad una formica se precipita da 25 metri di altezza? Sono circa 2000 metri per un uomo. La domanda viene girata prima della risposta agli ospiti: Cecchi Paone: si appallottola Aida: si appallottola e Teo : che fai copi? Mago Forerst: fa bunging jamming Valeria: per evitare l’attrito rimbalza Juliana: no, si appallottola Teo – andiamo a vedere una formica che sperimenterà dal vivo, effettuando un volo paragonabile ad un salto di 2000 metri senza paracadute…e se fin’ora avevo riso, da brava animalista le mie antenne critiche sull’uso di animali per il divertimento umano, hanno cominciato a vibrare inorridite. Per fortuna la spiegazione scientifica sulle caratteristiche fisiche delle formiche che, al di sopra dei 10cm cadono sempre alla stessa velocità venendo frenate dall’aria per cui non si fanno male atterrando e potendo ricominciare a camminare, tranquillizza la mia preoccupazione. Questa domanda scatena la vena polemica di Cecchi Paone che afferma in modo irritato – “è una domanda del cavolo…Quando parli di scienza mi vien da ridere” – Teo che è tra i personaggi televisivi più irriverenti e che ne ha fatto il suo marchio di fabbrica, prontamente risponde, si è una domanda del cavolo, è un programma del cavolo ma tu non mi devi rompere i… Alessandro, incalza ancora nella fase polemica dimostrando scarsità ironica e di adattamento allo spirito del programma, obbligando il presentatore all’ennesima frase: “ Alessà quanto te piace rompè”! Fenomenal, nato da un format francese, è dunque un programma che appartiene al genere trivia entertainment, mostra al pubblico tutto ciò che c’è di “fenomenale”, in uno studio dotato di speciali funzionalità interattive che rispecchiano l’estro del conduttore, coadiuvato dal mago Forrest, spumeggiante e sempre pronto a battute umoristiche. Scusa Teo – interviene la Marini – ma perché il mio cervello è così piccolo? ( alludendo alla rappresentazione del volume del cervello che affianca i concorrenti e che varia dimensione a secondo delle risposte date) e Teo prontamente – Eh ce lo domandiamo tutti…. Veramente ore simpatiche, che permettono di trascorrere una scanzonata serata in compagnia della TV.
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Parliamo…latinorum – breve scherzo leggero sulla mia passione per la lingua latina
di Daniela Domenici
– Sono la nuova direttrice AD INTERIM o, se preferite, PRO TEMPORE
– Sono stata eletta dopo essere stata esaminata DE VISU con una votazione SEDUTA STANTE pur se alcuni dei votanti l’hanno fatto OBTORTO COLLO
– Mi ero preparata AD HOC per questa elezione perché sapevo, IN PRIMIS, che erano persone SUI GENERIS e che il loro MODUS VIVENDI si ispira al CARPE DIEM.
– Dopo aver ottenuto la carica ho salutato i miei elettori con un sentito “AD MAIORA” e dato che sono convinta che REPETITA IUVANT vi annuncio che sarò la vostra direttrice AD LIBITUM.
– Uno dei soci elettori mi fa giustamente notare che, MUTATIS MUTANDIS, dovrò condurre l’azienda CUM GRANO SALIS perché MALA TEMPORA CURRUNT e, soprattutto, NEEMO PROPHETA IN PATRIA.
– Ringrazio l’amico dicendogli che sarò pronta a fare un ERRATA CORRIGE ogni qualvolta uno dei soci mi dirà QUO VADIS? O USQUE TANDEM? perché naturalmente EST MODUS IN REBUS. Prometto che sarò sempre SUPER PARTES ma voglio che sappiate che sarò sempre PRIMA INTER PARES, siamo tutti EX AEQUO. E ora, colleghi, SURSUM CORDA e dato che IN VINO VERITAS alziamo i nostri calici e festeggiamo questa elezione AD ABUNDANTIAM.
Filastrocca sui modi di dire con “mani”…
di Daniela Domenici
Guai a te se allunghi le mani…
ma le mani sono elastiche, estensibili come quelle dell’ispettore Gadget?
Ho le mani in pasta…
Ma non potremmo averle in carne, in insalata o in dolce?
Dalla rabbia mi mangio le mani…
Ma non sono commestibili, sono dure, non sarebbe meglio mangiarsi qualcosa di più morbido?
Fare la mano morta…
Ma come può fare una cosa se non è viva?
Dare una seconda mano di pittura…
E l’altra la diamo di…scultura?
A mano a mano ne sono uscita…
E perché non… a piede a piede?
Essere un tipo alla mano…
E un tipo al braccio o alla gamba com’è?
Ormai ci ho fatto la mano a quella cosa…
E se ci avessi fatto il piede come sarebbe?
Filastrocca dei falsi accrescitivi
di Daniela Domenici
C’era una volta un bell’ORMONE
che si era perso in un BIDONE
non trovava più il suo MAGLIONE
e ne faceva una gran QUESTIONE.
Un giorno incontrò un gran C…ONE
che si sentiva un’ECCEZIONE
perché era di color MARRONE
e, per questo, voleva andare in MISSIONE.
Allora il bell’ORMONE
disse al solingo C…ONE:
lascia perdere ogni tua RIBELLIONE
e andiamo insieme a cercare uno…STALLONE!!!
Filastrocca dei falsi diminutivi
di Daniela Domenici
C’era una volta un BAMBINO
che un bel MATTINO
pur avendo un solo CALZINO
stava giocando con un PINGUINO
che era dentro un gran CATINO
insieme a un suo CUGINO
che aveva un po l’aria del MASTINO
vicino a un vecchio PATTINO
quando arrivò un BAGNINO
(un vero “macho” LATINO)
in compagnia di uno SPAZZINO
Che aveva appena pulito un CAMINO
di un giovane BECCHINO
Che ancora non conosceva il suo DESTINO
E di un vecchio FACCHINO
Che lavorava in un MAGAZZINO
E disse loro di muovere il BACINO
E andarsene subito sotto un SUSINO
Perché gli faceva male un CANINO
E stava per diventare un…FELINO!!!
Divertente filastrocca…medica !!!
di Daniela Domenici
Se la parola finisce in –ite
le infiammazioni sono garantite
se invece in –logia ha il suo completamento
attendetevi un ampio discorso sull’argomento
se con –ctomia si conclude il sostantivo
prepara il tuo corpo a un taglio aggiuntivo
se con –algia la parola facciamo terminare
allora il dolore sarà ben duro da sopportare.