Dal “nostro” carcere di Augusta: finalmente!!!


di Daniela Domenici

Ci è pervenuto un delizioso biglietto di auguri di Buona Pasqua da un detenuto tra i più cari tra quelli con cui abbiamo avuto rapporti nei nostri due anni all’interno del carcere di Augusta, purtroppo non possiamo mettere il suo nome come meriterebbe per paura che subisca qualche ritorsione dall’Alto per aver osato scriverci, per aver violato il silenzio epistolare imposto. Non posso copiarlo tutto per non rendere riconoscibile questa persona ma è già bellissimo quello che ho potuto trascrivere. Grazie di cuore da parte nostra.

Carissimi Nino e Daniela

A giorni è Pasqua, un momento importante per chi crede. Io vorrei avere più fede in modo da credere di più anche nella bontà degli esseri umani.

Voglio dirvi che quando ho il piacere di avere a che fare con persone come voi, con i bei sentimenti verso il prossimo che esternate non solo a parole,ma soprattutto con la vicinanza, mi sento meglio e la fiducia nel futuro si fa più forte…Concludo con un abbraccio ad entrambi ed un augurio di Buona Pasqua esteso a chi vi è caro. Con affetto”

“Calma turbolenta”


di Tiziana Mignosa

Tutti di te vedono soltanto

la compattezza che il tuo corpo mostra

ma nessuno sa di quando

come elastico ormai stanco

la tua interiorità si tende ancora.

Peregrini dello stesso imbarco

i tuoi sorrisi mietono

tappeti d’erba profumata e fiori gialli al sole

passi ignari sulla lava della mescolanza

turbolenta calma della terra senza albore.

Grida sotterranee

che solo tu puoi udire

quando ogni sezione

tendendoti di brutto in ogni direzione

vuole ed urla la sua ragione.

Desiderio e senno

si fanno aria intorno

quando il cuore batte ancora dove è morto il viale

il corpo vuole e se ne ride delle attese

ma la ragione t’inchioda sulle vie tracciate.

E mentre la chiave cerchi per fuggire

ti ritrovi in piena notte al centro del tuo giorno

cemento sulle scarpe al bivio

sofferte scelte

prima dell’arrivo.

Rotatoria sulla scissione maledetta

dove si ramifica  il tormento

ma è sfera che nell’asta si sublima

attrito che dalla terra

genera la Luce di una nuova stella.

Niente più carcere, secondo giorno


di Daniela Domenici

Ieri 10 febbraio 2010 mi sono dimessa, anzi, mi hanno costretta alle dimissioni da volontaria con un dolore enorme, lo potete immaginare, dopo più di due anni in cui ho dato l’anima là dentro.

Ma come si può combattere contro l’ottusità, contro la chiusura mentale, contro i mulini a vento di coloro che dovrebbero dirigere una struttura così difficile come un carcere ma che si dimenticano che l’art.27 parla di rieducazione, che i detenuti non sono numeri o animali ma uomini che, per quanto abbiamo commesso reati per cui stanno scontando la pena, rimangono uomini con cui si può dialogare, non appestati da allontanare.

Purtroppo non tutte le carceri sono Bollate (che è diretto da una donna illuminata), di Bollate ce n’è una sola e, forse, poche altre, ho provato a combattere ma oggi depongo le armi definitivamente, c’è un limite a tutto.

Ringrazio coloro che in questi due anni, tra il personale in servizio, si sono comportati umanamente verso di noi, soffro maledettamente per non poter più avere quel dialogo instaurato con alcuni detenuti che serviva a far crescere sia me che loro.

Proprio poco fa ho avuto una lezione di Corano da un ragazzo del Senegal che mi ha fatto capire molte cose su questa religione così diffusa, una delle tre grandi religioni monoteiste, ogni volta era così: gocce di acquisizioni perché nel “nostro” carcere (e continuerò a pensarlo così dentro di me) ci sono decine di lingue e nazionalità diverse da cui c’era solo da imparare.

Pazienza, spero solo che continuino a scrivermi lettere e che così possa continuare a essere la loro voce all’esterno.

La saggezza e l’amore


“Sui sentieri della vita abbiamo due guide: la saggezza e l’amore.
Dobbiamo imparare a lavorare secondo le leggi della saggezza e i
metodi dell’amore.
La saggezza e l’amore possono essere paragonati alle lancette di
un orologio: la saggezza è la lancetta piccola che indica le ore,
e l’amore la grande che segna i minuti. Grazie alla saggezza noi
scegliamo un orientamento, un programma da realizzare, valido
per l’eternità. Per realizzarlo, però, dobbiamo adottare i
metodi dell’amore, vale a dire vivere ogni minuto con gioia ed
entusiasmo, senza mai perdere il nostro slancio. È così che
conciliamo il programma della giornata con quello dell’eternità.
La saggezza mostra in quale direzione camminare, e il cuore
sostiene il movimento.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Se vi capita di sentirvi soli, abbandonati…


Se vi capita di sentirvi soli, abbandonati, è semplicemente
perché vi siete lasciati rinchiudere in un cerchio troppo
limitato. Perciò, cambiate un po’ l’orientamento o la direzione
dei vostri interessi, delle vostre attività; attirerete
dall’Universo delle correnti e delle entità che verranno a
sostenervi, a illuminarvi.
Vi do un metodo: allargate il cerchio della vostra attività
mentale, e se fino ad ora avete avuto unicamente voi stessi o la
vostra famiglia come centro d’interesse, e anche se siete
sindaco, prefetto, ministro o… presidente della Repubblica,
allargate ancora il cerchio delle vostre occupazioni. Sì,
allargatelo fino all’infinito, abbracciate il sistema solare,
tutto il cosmo. Non vi sentirete più così piccoli, miserabili,
abbandonati e messi da parte, perché diverrete un fattore
benefico per l’umanità, diverrete un vero creatore.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov