“La fantasia”


di Tiziana Mignosa

( Sulle note di Etude di Mike Oldfield)

Libera
è la fantasia
e come l’amore mai s’imbriglia
tra le ingannevoli trame della ragione
non segue mai il rintocco del tempo
né si fa male ad ogni evento.

Volteggia
insieme ai dolci pensieri
plana a suon di musica
palpita e s’innamora.

Oltrepassa le nuvole del cielo
e di sorriso scioglie
gli ostacoli del cuore
sorvola terre e continenti
perfino oceani e anche deserti
fino a dare palpito ai desideri buoni.

La fantasia
è come l’Amore quand’è puro
e mai s’arresta
sulle difficoltà che incontra.

Amate i vostri nemici


“Occorre saperlo: chiunque voi siate e qualunque cosa facciate,
dovrete subire delle prove. Perciò, invece di essere ogni volta
sorpresi come se faceste una scoperta, e ritenere tutti gli altri
– compreso il Signore – responsabili di quelle difficoltà,
riflettete, meditate, e comprenderete il lato buono delle prove.
Ci sono molte qualità che non si possono sviluppare finché non
si è passati attraverso certe sofferenze: gli insuccessi, la
malattia e anche l’inimicizia degli esseri umani. Sì, e per
questo vi dirò che i nostri nemici sono amici camuffati, perché
ci obbligano a fare degli sforzi e a progredire. Gesù diceva:
“Amate i vostri nemici” e molti trovano questo comandamento non
soltanto irrealizzabile, ma anche insensato: come si possono
amare coloro che ci fanno del male? È impossibile! Sì, invece, è
possibile quando si scopre che essi sono amici camuffati, e che
la Provvidenza ce li invia per obbligarci a fare dei progressi
sulla via della padronanza di sé e della liberazione.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

“L’esistenza terrena non è che apparenza e illusione”


“L’esistenza terrena non è che apparenza e illusione. Perciò, di
fronte alle difficoltà e alle prove che incontrate, dovete dirvi:
“In realtà, non è a me che capita questo, ma a qualcun altro…
Non so a chi, ma in ogni caso non a me. Io sono invulnerabile,
sono soltanto uno spettatore”.
Prendiamo l’esempio di un attore di teatro. Ogni sera, recita
una parte in cui il suo nemico mortale gli versa del veleno nel
bicchiere, ed egli muore. Ma se dopo la rappresentazione vi
capita di incontrarlo al bar dell’angolo, lo vedrete bere
tranquillamente col suo assassino: non ha nemmeno paura che
questi gli versi di nuovo del veleno nel bicchiere. Allora,
perché non comprendere che, mantenendo le dovute proporzioni, si
tratta delle stesse commedie che si recitano nella vita di ogni
giorno? Invece di prendere talmente sul serio certe situazioni
sgradevoli, dite a voi stessi: “Bah! È una recita. Quando la
commedia sarà terminata, le cose mi appariranno diversamente”.
Abituandovi a ragionare così, non sarete più tanto afflitti dagli
inconvenienti che dovete subire.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Nasce la “Casa per i papà” in difficoltà: a Milano sono 50 mila


E’ stata l’Associazione matrimonialisti italiani  a lanciare l’allarme. Negli ultimi dieci anni nel nostro Paese si è sviluppata una nuova ed irresistibile piaga sociale causata dall’aumento esponenziale di separati e divorziati alcuni dei quali finiscono con il ridursi in miseria.

Ogni anno, in Italia si separano circa 160 mila persone. E’ un fenomeno che riguarda per lo più operai, impiegati ed insegnanti. Le separazioni e i divorzi, dati gli obblighi economici e le spese che determinano trasformano questi lavoratori in veri e propri ‘clochard’. Il 25% degli ospiti delle mense dei poveri sono separati e divorziati. E nell’80% dei casi  si tratta di padri separati, che devono mantenere moglie e figli senza avere più risorse per sopravvivere. Molti di questi dormono in auto e i più fortunati (circa 500 mila) sono tornati ad essere ospiti delle loro famiglie d’origine.

E’ sempre l’Associazione matrimonialisti italiani a calcolare che a Milano, tra città e provincia, gli uomini che vivono questo tipo di difficoltà sono quasi 50 mila. Il grande problema di queste persone è la casa: è già difficile mantenerne una, quasi impossibile due. Una casa pubblica per i papà separati, allora. Un posto dove aiutare i papà che spesso vivono momenti di disagio dovuti alla separazione, ma anche un posto dove potere recuperare la loro identità e, se disoccupati, cercare di trovare un lavoro per offrire un futuro migliore a se stessi e ai propri figli.

La Casa del padre separato pare che a Milano si farà, grazie all’impegno della Provincia e del consigliere comunale Matteo Salvini: in via Calvino, zona Mac Mahon, un centro da 160 posti letto, con camere singole e doppie, con la mensa, un piccolo giardino e una biblioteca. L’affitto si aggirerà intorno ai 100-150 euro al mese, un affitto sociale per una categoria di nuovi poveri.

Il Comune qualcosa aveva già provato a fare. Alcuni degli appartamenti requisiti in città alla mafia, andranno proprio alle associazioni che tutelano i papà separati.

Anche a Roma intorno a metà dicembre è stata portata avanti la medesima iniziativa. E’ nata la “Casa dei papà“, 20 appartamenti messi a disposizione di papà separati in difficili condizioni economiche. I papà separati potranno usufruire degli appartamenti per un anno pagando 200 euro al mese. Gli appartamenti dotati di camera da letto, angolo cottura, saloncino e bagno. Sono stati messi a disposizione dei papà e dei loro figli spazi dove potersi dedicare alle attività ludiche. Assistenti sociali e psicologi danno il supporto necessario per il loro inserimento nella società.

da www.milano.virgilio.it

A Roma una casa per papa’ separati in difficolta’


Venti appartamenti in via della Torre di Prato Lungo che ospiteranno altrettanti padri separati che sono in difficoltà economica. Questa l’iniziativa ‘Casa dei papa” promossa dall’assessore del Comune di Roma alle Politiche sociali Sveva Belviso che questa mattina, insieme al conduttore televisivo e testimonial dell’evento Tiberio Timperi, ha consegnato le chiavi dei bilocali ai primi cinque ospiti. I papà separati, selezionati dopo aver fatto domanda al Comune, potranno usufruire, per un massimo di un anno, degli appartamenti, pagando 200 euro ogni mese, con la possibilità di proroghe in caso di situazioni particolari. Gli appartamenti sono dotati di camera da letto, angolo cottura, saloncino e un bagno. Inoltre sono a disposizione dei papà e dei loro figli spazi dedicati alle attività ludico ricreative e professionisti, quali assistenti sociali e psicologi, che saranno di supporto per il reinserimento ottimale nella società. Il costo del progetto per l’amministrazione capitolina è stato di circa 345mila euro. “Non è una struttura alternativa alle case popolari – ha detto Belviso – ma un posto dove aiutare i papà, che spesso vivono momenti di profondo disagio dovuti alla separazione, a recuperare la loro identità ed anche a trovare un lavoro in modo da garantirsi un futuro migliore con i propri figli”.

fonte ANSA

Superare le difficoltà e gli ostacoli


“Voi incontrate delle difficoltà, degli ostacoli, è ovvio… Ma se
prendete la cosa troppo seriamente, vi caccerete in situazioni
inestricabili, proprio perché le difficoltà e gli ostacoli
possono essere superati soltanto incominciando col minimizzarne
la gravità.
Credetemi, in realtà non è il vostro vero Sé ad essere toccato
dai vostri guai. Il vostro vero Sé è al di sopra di tutte le
vicissitudini della vita. Allora, quali che siano le prove da
affrontare, ditevi: «Certo, questi avvenimenti sono reali; non
posso negare il tale insuccesso, la tale delusione… Ma queste
cose accadono veramente a me? No, io sono uno spirito eterno,
immortale, ed è un altro che sta vivendo questi inconvenienti,
non io; questa è soltanto un’illusione di cui io sono
spettatore».”

Omraam Mikhaël Aïvanhov