Salute, per Babbo Natale è tempo di rimettersi in forma


Babbo Natale deve perdere peso, eliminando i dolci, le bevute e abbandonando la slitta e le renne e prendendo la bici, diventando così un modello più sano per i bambini.

Il dottor Nathan Grills, della Monash University australiana, crede infatti che l’attuale immagine di Santa Claus promuova l’obesità, la rapidità e un generale stile di vita poco sano, e che sarebbe meglio se venisse ritratto senza la sua famosa grossa pancia.

La ricerca di Grills su Santa, che vuole aumentare la consapevolezza sulla salute pubblica, è stata pubblicata sull’edizione natalizia del British Medical Journal con il titolo “Santa Claus: A public health pariah?” (Babbo Natale, un reietto della salute pubblica)

“C’è un potenziale in qualcuno così ampiamente riconosciuto nel mondo come Babbo Natale nell’influenzare la gente, soprattutto i bambini, e mostra che è ok bere, ok essere obeso”, ha spiegato Grills a Reuters. “E’ un rischio piccolo, ma che si può ampiamente diffondere”.

Il dottore sostiene che basta che Santa colpisca lo 0,1% della popolazione per danneggiare milioni di vite, visto che la sua figura paterna è tra i personaggi più riconosciuti dai bambini americani.

Secondo Grills inoltre Santa vende, e talvolta vende prodotto dannosi.

Ma prima che Babbo Natale possa essere considerato una minaccia pubblica, ci sarà bisogno altri studi, ha spiegato ancora Grills, aggiungendo però che aiuterebbe se abbandonasse le renne per farsi una passeggiata.

fonte reuters.com

La dieta MLN è un carburante per il cervello


di Matteo Clerici

La dieta MLN, basata su polifenoli ed acidi grassi polisaturi è in grado di aiutare il cervello a rimanere in salute e respingere l’Alzheimer.

A dirlo, uno studio dell’Università Autonoma di Barcellona (Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare) guidata dalla dottoressa Mercedes Unzeta e pubblicata da “Journal of Alzheimer’s Disease”.

La squadra della dottoressa Unzeta ha lavorato con due gruppi di topi. Il gruppo di controllo ha seguito una dieta normale, il secondo gruppo ha visto tale dieta arricchita con la dieta LMN; l’osservazione è durata 40 giorni (per i topi equivalenti a 5 anni di vita umana).

Alla fine dei test, gli scienziati hanno notato come i topi del “gruppo LMN” presentavano un elevato numero di cellule staminali e nuove cellule differenziate sia nel bulbo olfattivo che nell’ippocampo.

Così, i ricercatori hanno sperimentato gli effetti della crema LMN su colture cellulari per verificare la sua capacità di prevenire i danni causati dall’ossidazione o la morte neuronale. I risultati hanno evidenziato come un pre-trattamento con la crema LMN potrebbe ridurre o addirittura impedire eventuali danni ossidativi alle cellule.

La dottoressa Unzeta ed i collaboratori suggeriscono così come la dieta LMN possa indurre la produzione di nuove cellule nel cervello adulto e rafforzare le reti neurali, logorate da età malattie come l’Alzheimer.

da www.newsfood.com

I succhi di frutta fanno ingrassare


di Matteo Clerici

fruit juicesBuoni ma con un insidia. Nonostante il loro gradevole sapore, i succhi di frutta (come le altre bevande zuccherate) provocano un aumento di peso.

Questo è il risultato di una ricerca della Pennsylvania State University (Usa), guidata dalla dottoressa Laura Fiorito e pubblicata dal “American Journal of Cinical Nutrition”.

La dottoressa ed i suoi colleghi hanno lavorato con 166 volontari (bambine e ragazze dai 5 ed i 15 anni), osservandone abitudini alimentari, in particolare quali bevande venivano assunte.

Gli scienziati hanno così scoperto come se i gusti dei soggetti si concentravano su latte o su succhi di frutta al 100% e non zuccherati, il peso restava nella norma. Al contrario, se le giovani assumevano 1-2 bevande con zucchero al giorno erano caratterizzate da maggiori percentuali di grasso corporeo e più rilevanti probabilità di essere in sovrappeso rispetto alle coetanee che non raggiungevano tale quota.

Più precisamente, la dottoressa Fiorito spiega come la percentuale di la percentuale di ragazze in sovrappeso era del 39% tra quelle di 5 anni e del 32% tra quelle di 15 anni. Se invece si gustava una sola bibita zuccherata al giorno, la percentuale calava al 16% (5 anni) e 19% (15 anni).

Fonte:

Laura M. Fiorito, Michele Marini, Lori A. Francis, Helen Smiciklas-Wright, and Leann L. Birch, Beverage intake of girls at age 5 y predicts adiposity and weight status in childhood and adolescence, American Journal of Clinical Nutrition, Ottobre 2009

da www.newsfood.com

Filastrocca sulla maratona


New York Marathondi Daniela Domenici

Se a una maratona vuoi partecipare

molti chilometri devi prima macinare

se vuoi arrivare tra i primi venti

devi stringere tanto i denti

ma anche se per te è solo un piacere

un certo allenamento devi mantenere

se New York è la tua agognata meta

la tua idea vincente mantieni segreta

se il tuo ideale è Orlando Pizzolato

i dolci dovrai mettere un po’ di lato

I cibi grassi fanno male al cervello


cibi grassidi Matteo Clerici

Una dieta troppo ricca di grasso non è “solo” portatrice di di obesità, diabete e malattie cardiovascolari: tale modo di mangiare ostacola il funzionamento del cervello.

A sostenerlo è uno studio dell’Università di Oxford (Gran Bretagna), diretto dal professor Kieran Clarke e pubblicato su Journal.

I ricercatori spiegano come grandi quantità di junk food fanno salire i livelli di una proteina cattiva, responsabile di danni al cuore, ridotta efficienza fisica e declino delle capacità cognitive.

Tale idea è condivisa da altri studiosi, tra cui Alan Maryon-Davis, presidente della UK Faculty of Public Health, che spiega: “Una dieta ad alto contenuto di grassi invia un messaggio di sazietà al cervello che ci fa sentire appagati e ci spinge quindi a non cercare più il cibo. È come se il nostro istinto di sopravvivenza fosse spento o messo a riposo, e insieme a lui il cervello“.

Per avere una mente sana in un corpo sano, perciò, bisogna seguire un altra strada perché, ricorda ancora Clarke: “Un’alimentazione ricca di grassi, anche per brevi periodi, può influire notevolmente su mente e corpo. Dopo un’abbuffata bisognerebbe compensare con una giornata di sana alimentazione“. In particolare  Clarke e collaboratori consigliano di mangiare molta frutta e verdura, non esagerare con le calorie e limitare l’assunzione di grassi al 30% del fabbisogno giornaliero.

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