Genova. Bagnasco incontra i trans, con loro una foto ricordo


Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana Angelo Bagnasco  torna a Genova, la città in cui è arcivescovo, per incontrare le suore e finisce a colloquio con i trans. Un appartamento nel centro storico di Genova, nei vicoli che un tempo delimitavano il vecchio Ghetto e dopo sono diventati i caruggi dei travestiti; nella casa abitano le suore contemplative missionarie dell’ordine di padre de Foucauld.

In queste stanze ieri pomeriggio, 8 febbraio, il cardinale Angelo Bagnasco ha incontrato una decina di transessuali. Le suore avevano chiesto al cardinale se era disponibile a un incontro «con le nostre ospiti». Le ospiti si chiamano Regina, Lucrezia, Patrizia, sono tutti trans. Il cardinale ha detto sì. Ha incontrato anche altri ospiti, alcune famiglie di senza tetto, una delegazione di immigrati, ragazze fuggite dal racket della prostituzione. I trans hanno preparato canzoni di benvenuto e hanno raccontato la loro vita prima e in che modo è cambiata.

Il cardinale ha ascoltato, seduto nel salottino, ha accettato lo scatto della foto ricordo con suore e trans, ha stretto le mani a tutti, ha ascoltato l’inno dedicato alla Madre di Dio cantato da voci inconsuete. Infine ha risposto con parole evangeliche. «Siamo figli del peccato originale — ha detto — tutti possiamo cadere nell’errore, possiamo peccare anche se siamo comunque responsabili delle nostre azioni. Ma Cristo è morto in croce per la salvezza di tutti. Non spetta a me giudicare. Le porte di Dio sono aperte a tutti».

I trans hanno chiesto un altro incontro per poter parlare ancora della loro vita, delle loro esigenze spirituali. «Il cardinale non ha condiviso la mia naturalezza nell’essere omosessuale ma abbiamo parlato — ha concluso Regina — è più di quanto sia riuscita a fare con il cardinale Siri che pure ho conosciuto tanti anni fa».

da www.blitzquotidiano.it

Natale come risveglio, rinascita


“Prima di lasciare i suoi discepoli, Gesù disse loro: «Ora io vado
verso Colui che mi ha inviato. Ho ancora molte cose da dirvi, ma
non le potete portare adesso. Quando sarà venuto il Consolatore,
lo Spirito di Verità, vi condurrà in tutta la verità». Queste
parole di Gesù significano che soltanto lo Spirito ci può dare
la vera comprensione del Suo insegnamento. Dobbiamo quindi
meditare sul messaggio evangelico, e impregnarcene legandoci
alle entità celesti al fine di esaltare la sua essenza in noi
stessi.
Il giorno in cui riusciremo a sentire le grandi verità contenute
nei Vangeli come delle realtà vive e attive, tutto il nostro
essere interiore ne sarà purificato, illuminato, rigenerato. Sì,
perché quelle vibrazioni provenienti dal mondo dell’anima e dello
spirito vengono percepite dal nostro intero essere, e allora
qualcosa che sonnecchiava in noi si risveglia e si mette in
moto. I testi evangelici – benché certi eruditi ne critichino
spesso lo stile – sono paragonabili a correnti di forze che
hanno il potere di risvegliare la nostra anima a una vita nuova.
È ciò che si chiama “la seconda nascita”, la nascita del Cristo. ”

Omraam Mikhaël Aïvanhov