Carcere di Bari: “Vivicittà 2010”, domenica si è corso nel carcere minorile


E nel carcere di Augusta che stanno facendo? Chissà…tutto tace…nessuna voce che dia risonanza alle iniziative positive…ce ne saranno? tutto tace…

Aspettando domenica 11 aprile la XXVII edizione di Vivicittà, la Uisp lancia due prologhi in carcere, “coerenti con le finalità sociali della manifestazione”. Sabato 27 marzo si è corso nel penitenziario di Brescia, con il coinvolgimento dei detenuti di Canton Mombello, la sezione femminile e maschile di Verziano, gli agenti di polizia penitenziaria, atleti esterni e scuole superiori cittadine e della provincia. Ieri, domenica, invece, nel minorile di Bari, sempre alle 10.30, si è corso all’interno del carcere minorile dell’Istituto Fornelli. All’appuntamento con la gara riservata a 35 giovani detenuti dell’istituto e ad alcuni rappresentati di diverse parrocchie locali sono stati circa 60 gli atleti al via.

Vivicittà in carcere coinvolge quest’anno 15 città italiane: Bari, Biella, Brescia, Caltanissetta, Civitavecchia, Cremona, Eboli (Sa), Ferrara, Livorno, Milano, Pavia, Reggio Emilia, Roma, Siena e Vigevano. “Collocazione significativa” anche per la conferenza stampa nazionale: l’Uisp ha scelto la Scuola omnicomprensiva Di Donato in piazza Vittorio, al centro del quartiere più multietnico di Roma, visto che l’edizione di quest’anno è dedicata alla multiculturalità e all’antirazzismo.

da www.ristretti.it

Una corsa tutta…in rosa!!!


di Daniela Domenici

La frase “L’uomo non è nato per camminare o per stare fermo ma per correre” si attaglia alla perfezione alle protagoniste di questo mio articolo; anzi, per essere assolutamente precise, dovremmo leggermente trasformarla, apposta per loro, in “La donna non è nata per camminare o stare ferma ma per correre”!!!

Ho avuto l’onore di conoscere, nella Capitale, dove vive, una famiglia di runners (permettetemi, per una volta, il termine inglese) un po’ particolare: la madre e le sue due figlie partecipano a maratone e maratonine con una costanza e un piacere di correre davvero invidiabile.

La madre, Orietta Amicizia, ha al suo attivo più di 50 maratone corse dal 1979 a oggi in vari luoghi del mondo (Pechino tra le più lontane) oltre che varie altre corse “estreme”, come si dice in termine tecnico: la 100 km del Passatore da Firenze a Faenza, per esempio, o “Da 0 a 3000”,  la corsa siciliana che dal mare di Taormina porta sul cratere dell’Etna. Attualmente è tra le 10 top runners italiane della sua categoria d’età.

Le due figlie, Francesca e Giovanna Governatori, hanno iniziato da qualche tempo a misurarsi anche loro con maratone e maratonine con risultati diversi, naturalmente, ma entrambe con lo stesso entusiasmo della mamma.

Evidentemente il DNA della corsa scorre nelle loro vene anche perché il loro papà, Romano Governatori, scomparso pochi anni fa all’improvviso, era anche lui un formidabile atleta: aveva partecipato, tanto per darvi un’idea, a ben 12 “Passatore” ed era anche un decatleta; e in sua memoria Orietta organizza ogni anno, a Roma, una manifestazione molto particolare che si chiama “100×1000” in cui invita 100 amici a correre un solo chilometro ciascuno per ricordare suo marito.

Filastrocca sulla maratona


New York Marathondi Daniela Domenici

Se a una maratona vuoi partecipare

molti chilometri devi prima macinare

se vuoi arrivare tra i primi venti

devi stringere tanto i denti

ma anche se per te è solo un piacere

un certo allenamento devi mantenere

se New York è la tua agognata meta

la tua idea vincente mantieni segreta

se il tuo ideale è Orlando Pizzolato

i dolci dovrai mettere un po’ di lato