In transiberiana con un click, ascoltando Tolstoi


MOSCA  – Un viaggio virtuale completo sulla leggendaria transiberiana ammirando dal finestrino gli strepitosi paesaggi russi e ascoltando, a scelta, il magico sferragliare del treno, canzoni tradizionali con la balalaika ma anche la lettura in russo di Guerra e pace di Tolstoi o le Anime morte di Gogol. La nuova, ambiziosa iniziativa è stata lanciata da Google, in collaborazione con le Ferrovie russe, per trasformare l’epico viaggio in una avventura a portata di mouse, con la speranza ovviamente di aumentare anche il numero dei viaggiatori veri. Se il numero di passeggeri andrà a traino dei cibernauti, le Ferrovie russe dovranno aumentare sicuramente il numero dei convogli: in soli quattro giorni oltre 73 mila persone hanno cliccato sul sito, un capolavoro di innovazione tecnologica.

L’utente, partendo dalla stazione moscovita di Kazan, può seguire dal finestrino l’intero viaggio di sei giorni sino a Vladivostok, sulla ferrovia più lunga del mondo: 150 ore di filmato lungo 9.259 km attraverso sette fusi orari, 12 regioni e 87 tra città e villaggi, contemplando in alta definizione su un supporto Youtube montagne, steppe, grandi fiumi come il Volga, insediamenti siberiani e dell’Estremo Oriente. Ma è possibile anche selezionare le tappe preferite e scendere lungo il percorso per esplorare i dintorni, visualizzando sempre il tragitto del treno in rilievo o dal satellite.

Cuore del viaggio il lago siberiano Baikal, la più grande riserva d’acqua dolce del mondo: quando il convoglio supera una curva e improvvisamente si apre l’immensa e scintillante distesa azzurra delle sue acque cristalline, tradizionalmente si brinda con vodka e aringhe affumicate ai passeggeri che seguiranno. Certo, il viaggio su internet toglie l’irripetibile esperienza degli incontri con i passeggeri più stravaganti, ma può essere un buono stimolo. Google ne ha sicuramente anche un altro: scalare posizioni nel redditizio mercato russo dei motori di ricerca, dominato da Yandex.

fonte ANSA

Il bottone salva-bambini – Save-children click


di Marco Bardazzi

Con un click si può chiedere aiuto contro prepotenti, maniaci e pedofili. “Che aspettano Facebook e gli altri a muoversi?”
Bebo è il primo tra i grandi social networks ad aver adottato e inserito nelle proprie pagine un “bottone” che permette ai ragazzini di chiedere aiuto online, quando si trovano alle prese con minacce di possibili abusi via web.
Il bottone è un’iniziativa della britannica CEOP (Child Explotation & Online Protection), un’organizzazione collegata alla polizia del Regno Unito, e con un semplice click mette in contatto i giovani utenti della rete con agenti addestrati a riconoscere i pericoli per i minori.
E ora Jim Gamble, il capo di CEOP, si chiede quando gli altri social networks seguiranno la stessa strada. “Non c’è ragione per cui Facebook, MySpace e gli altri non facciano come Bebo”, ha detto Gamble alla BBC.da www.lastampa.it