di Matteo Clerici
Una dieta troppo ricca di grasso non è “solo” portatrice di di obesità, diabete e malattie cardiovascolari: tale modo di mangiare ostacola il funzionamento del cervello.
A sostenerlo è uno studio dell’Università di Oxford (Gran Bretagna), diretto dal professor Kieran Clarke e pubblicato su Journal.
I ricercatori spiegano come grandi quantità di junk food fanno salire i livelli di una proteina cattiva, responsabile di danni al cuore, ridotta efficienza fisica e declino delle capacità cognitive.
Tale idea è condivisa da altri studiosi, tra cui Alan Maryon-Davis, presidente della UK Faculty of Public Health, che spiega: “Una dieta ad alto contenuto di grassi invia un messaggio di sazietà al cervello che ci fa sentire appagati e ci spinge quindi a non cercare più il cibo. È come se il nostro istinto di sopravvivenza fosse spento o messo a riposo, e insieme a lui il cervello“.
Per avere una mente sana in un corpo sano, perciò, bisogna seguire un altra strada perché, ricorda ancora Clarke: “Un’alimentazione ricca di grassi, anche per brevi periodi, può influire notevolmente su mente e corpo. Dopo un’abbuffata bisognerebbe compensare con una giornata di sana alimentazione“. In particolare Clarke e collaboratori consigliano di mangiare molta frutta e verdura, non esagerare con le calorie e limitare l’assunzione di grassi al 30% del fabbisogno giornaliero.