di Daniela Domenici
Anche oggi abbiamo accompagnato l’on. Rita Bernardini, deputata radicale eletta alla Camera nelle liste del PD, in due visite in provincia di Siracusa: in mattinata a un altro centro C.A.R.A a Solarino, ispezione programmata e preparata in accordo con la Prefettura, e nel pomeriggio al carcere di Augusta ma questa visita è stata un blitz senza preavviso.
La struttura d’accoglienza di Solarino è un ex convitto domenicano esclusivamente per donne e bambini; in passato ha accolto anche una sessantina di immigrati ma in questo momento ne ospita solo nove, sei donne e tre bambini di nazionalità somala ed eritrea.
Dobbiamo dire che ci è sembrata una struttura assolutamente all’altezza sia per sistemazione delle camere che per lo spazio-giochi per i bambini che per la zona cucine e refettorio. Le persone che gestiscono questo centro ci sono sembrate molto motivate, dedicate con attenzione e affetto a questi “soggetti vulnerabili” che, comunque, si lamentano di qualche carenza, soprattutto di pocket money, che hanno posto all’attenzione dell’on. Bernardini.
Nel pomeriggio, come dicevamo, blitz ispettivo al carcere di Augusta; dopo un primo comprensibile momento d’incertezza (dobbiamo considerare il giorno festivo e l’orario non proprio consono) da parte degli agenti di polizia penitenziaria, ci hanno poi accolti, con molta cortesia, amabilità e disponibilità a rispondere a tutte le domande dell’on. Bernardini, un ispettore e il commissario che ci hanno poi portato a visitare quasi tutti gli spazi a disposizione dei detenuti: la palestra, la farmacia, l’ambulatorio, la sala colloqui, lo spazio verde per i bambini; e ci hanno fatto poi visitare alcune sezioni, anche due delle più “riservate” del carcere, e l’on. Bernardini si è fermata a lungo a parlare con moltissimi detenuti ascoltandone le tante problematiche.
La più diffusa tra le denunce denunciata è la scarsità d’acqua in genere e di quella calda in particolare per le docce; un’altra lamentela che riguarda i detenuti extracomunitari (più della metà della popolazione detenuta in questo carcere) è quella che riguarda il voler finire di scontare la pena nel paese d’origine per stare più vicini alle famiglie. Naturalmente l’on. Bernardini ha preso nota di tutto ciò che le è stato richiesto e si è mostrata disponibile a fare tutto il possibile per continuare ad aiutare, con la sua azione politica, queste persone che vivono una “vita ristretta”.
Domani mattina ultima visita blitz in un’altra struttura carceraria e poi alle 16 all’hotel Excelsior di Catania conferenza stampa conclusiva di Rita Bernardini per tracciare un bilancio finale di questa tre-giorni tra centri d’accoglienza e strutture penitenziarie in Sicilia.