“Il capo” di Giovanni Farina dal carcere di Siano Catanzaro


Il corpo umano chiede a chi lo abita e lo fa vivere perché fa lo sciopero.

Il cervello chiede la parola e dice:

–      Io sono l’organo che pensa, il più intelligente  e chiedo che mi sia riconosciuto di essere il capo.

Gli occhi a loro volta dicono:

–      Il riconoscimento di capo tocca a noi perché siamo la luce che guida il corpo dove andare.

Le mani replicano

–      Noi dobbiamo essere il capo, se non fosse per noi che imbocchiamo la bocca il corpo morirebbe di fame.

Anche le gambe dicono la loro

–      E noi non rappresentiamo nulla? Se non fosse per noi che trasportiamo l’intero corpo on ogni angolo del mondo nessuno saprebbe che esistete. Il ruolo del capo tocca a noi.

Per ultimo parla il buco del culo e dice a tutti i subordinati del corpo:

–      Il ruolo del capo tocca a me, se non fosse per me che elimino dal corpo i vostri avanzi il cervello dopo qualche giorno non riuscirebbe a pensare, le mani e le gambe si appesantirebbero nei movimenti, non sarebbero più efficienti, gli occhi non riuscirebbero più a vedere perché le tossine dello stomaco gonfio gli annebbierebbero la vista.

Il buco del culo conclude:

–      Se io non avessi un funzionamento corretto eliminando tutta la vostra merda nessuno organo del corpo funzionerebbe alla perfezione.

Dopo un vivace dibattito a porte chiuse gli abitanti del corpo umano decidono che, per fare il capo, bisogna fare lo stronzo e anno il ruolo del capo al buco del culo e smettono così di fare lo sciopero vivendo tutti felici e contenti.

“Indimenticato”


di Angela Ragusa

Magico trovarsi
sui passi di un passato.

Vivo è il ricordo di estati giù in strada
assolate alla calura,
a sognare di futuro, di vita che correva
su ruote sempre sgonfie
di bici sgangherate…

La coppola sormontava
il capo degli anziani, dal viso tutti uguale,
che il sole di ogni giorno aveva stinto fino all’osso…
Le rondini planavano pure al pozzo
a prender acqua, con il becco a preparare
nuovo nido ,nuova prole…

E seduti sulla soglia
del gradino di granito,
nel bicchiere di granita
annegava il vecchio giorno…

Il tramonto così calava
nel paese dei miei nonni.

“Scene replicanti”


di Tiziana Mignosa

Gli eventi

non amano gli specchi

anche quando copione e attori

rimangono gli stessi.

Minuti scompagnati

su scene replicanti

vista uguale

e gusto differente.

Bianco e nero

livido contrasto col pensiero

tracce di domande che al cielo arrivano

emozioni a pioggia sopra il capo.

I protestanti tedeschi scelgono una donna per guidare la chiesa


BERLINO (Reuters) – I Protestanti tedeschi oggi hanno scelto come loro guida Margot Kaessmann, vescovo luterano di Hannover, divorziata, la prima donna a ricoprire questo incarico e la terza a guidare una Chiesa importante.

Kaessmann, 51 anni, presenza abituale nei talk show televisivi e ribattezzata dai media “il vescovo pop”, era considerata una candidata troppo controversa per guidare la comunità dei protestanti tedeschi, che conta circa 25 milioni di abitanti, perché divorziata.

Eppure ha ottenuto 132 voti su 142 al sinodo dell’Ekd, un’organizzazione che raccoglie 22 chiese tra Luterane, Riformate e Unite, nella votazione che avrebbe eletto il sostituto del Vescovo di Berlino Wolfgang Huber, in procinto di lasciare il posto di presidente dell’Ekd.

“Questa elezione è un chiaro segnale per le chiese di tutto il mondo, il segnale che Dio ci chiama alla guida senza considerazioni di genere, colore o discendenza”, ha detto il reverendo Ishmael Noko, Segretario generale della Federazione mondiale luterana all’agenzia di stampa Ecumenical News International, al sinodo di Ulm.

Madre di quattro bambini, la Kaessman dovrà resuscitare l’appeal della sua Chiesa, che negli ultimi anni ha perso molti fedeli.

Ha fama di modernizzatrice e le sue posizioni a favore di un dialogo più intenso tra cattolici e protestanti sono note. “We Are Church”, un gruppo di riforma di laici cattolici, ha detto che la sua elezione è di buon auspicio per tutti i cattolici che sono a favore del sacerdozio femminile.

Papa Benedetto XVI, tedesco anche lui, è assolutamente contrario all’introduzione di qualsiasi riforma del celibato dei sacerdoti nella Chiesa cattolica, la più grande del mondo, e la settimana scorsa si è addirittura offerto di accogliere i conservatori anglicani che, nelle loro chiese, si sono pronunciati contro le donne sacerdoti e i vescovi gay.

Le sole donne al vertice di altre Chiese sono il vescovo presidente Katharine Jefferts Schori della Chiesa episcopale americana e il vescovo nazionale Susan Johnson della Chiesa evangelica luterana canadese.

La regina Elisabetta è “governante suprema” della Chiesa d’Inghilterra ma l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams ne è la vera guida.

La Chiesa inglese ha donne sacerdoti e la recente decisione di ammettere donne-vescovo potrebbe aprire la strada alle donne verso le posizioni di vertice, anche se i conservatori stanno cercando in tutti i modi di limitarne i poteri.

fonte Reuters