Il retino acchiappa-farfalle


di Angela Ragusa

Cosa sarà di noi
quando in briciole sparse
diverrà il nostro sogno,
quando pure il ricordo
ogni attimo avrà cancellato
e solo vuoto abiterà
le stanze della memoria…

Cosa sarà del tempo intessuto
tra fili di passione e sentimento,
quando diverrà irto e spinoso
da lacerare anche ultimi brandelli
di un amore che si specchiava
nei laghi della verità…

Cosa sarà di questo cencio
abbandonato tra i dispetti,
pezza vecchia e lercia
sporca di fango,
trascinata nel mare
delle incomprensioni…

Cosa sarà di me
se mai smetto
di leccare le ferite,
(chiudo gli occhi e non immagino)
animale senza tana
(stringo forte il mio retino)
vagabondo tra i pensieri…
(in cerca di farfalle me ne andrò).

“Dove vanno a finire gli aquiloni”


di Angela Ragusa

Dove vanno a finire
gli aquiloni,
che fuggono dalle mani dei bambini….
Dove…in quale cielo azzurro,
tra le strie di un arcobaleno…
o trascinati dal soffio di quel vento
che ne anima il loro stesso esistere
e che su e giù ,li fa roteare
come delicati petali colorati
di primule appena sbocciate
al sole di primavera.

Chissà, se finiranno tra le stelle
come i sogni di quei bimbi
che di lacrime velano il volto
quando il buio della notte
impaurisce il loro cuore.

Dove poseranno i loro brandelli variopinti
dopo che per lungo vagare
stramazzeranno a terra esausti
e dilaniati dal tempo e dalle intemperie.

Poveri aquiloni ,dalla sorte così effimera,
come farfalle dalla vita
lunga un solo giorno,
ma dal cuore così grande
quando lasciano, dolcemente,
che manine delicate
srotolino inconsapevolmente,
il loro destino!

Dal carcere di Chieti: “Non ascolto più canzoni d’amore”


di Emidio Paolucci

Brandelli di un sogno
risvegliano dubbi che
soffoco con presunzione,
non ascolto più canzoni d’amore…
l’amore l’ho ucciso lentamente,
ripudiando un tormento vano,
i miei ricordi sono fossilizzati in
presunte immagini che il tempo
inevitabilmente avrà deformato
nella realtà,
mentre tutta questa umanità si
sforza di dare un senso ai
propri sentimenti,
mentre i miei sensi
lasciano spazio ai ricordi,
io umanamente uccido,
tutti i giorni,
ogni umana passione.

da www.informacarcere.it

“Brandelli di rosso tramonto”


di Angela Ragusa

Seguiranno i miei occhi
l’assistere solitario
di istanti stillati
di vita e speranze
smarrite ,come gocce
di frammenti disgregati
di vuote conchiglie
murate dalla polvere…
Muto e confuso,
tra sabbia di mare
che riflette in toni d’azzurro
forma e sostanza,
sarà il mio divenire…

Gabbiani passeggeri,
abbandonate le piume,
condurranno i miei sogni
e dissolveranno l’ orizzonte
brandelli di rosso tramonto.