Marea nera, disastro senza tregua


di Loretta Dalola

I responsabili della BP continuano la lotta per contenere il flusso di petrolio, l’amministratore della compagnia petrolifera ha dichiarato che per cercare di arginare la perdita e limitare i danni ambientali, si tenterà di posizionare nei prossimi giorni, una cupola di contenimento, sopra la falla in un pozzo petrolifero da cui fuoriesce greggio nel Golfo Messico.

Nei giorni scorsi il tentativo di arginare la fuoriuscita di petrolio con una grande cupola di contenimento è fallito.

Dalla falla si riversano in acqua almeno 5.000 barili di greggio al giorno, da quando il 21 aprile scorso l’impianto petrolifero Deepwater Horizon è esploso, provocando la morte di 11 dipendenti. La perdita di petrolio, la peggiore della storia Usa, minaccia l’economia dell’area e rappresenta un disastro ecologico.

Nel frattempo, a terra, in Louisiana, gli elicotteri stanno volando sulle coste per sistemare barriere di sacchi di sabbia in grado di bloccare la marea inquinante. Si stanno creando anche degli enormi blocchi, anche questi composti da sabbia, da buttare al largo, sempre allo scopo di contrastare il flusso del petrolio. Appena saranno pronti, gli aerei della Guardia Nazionale li lanceranno sul mare in punti stabiliti, dove si spera possano frenare al meglio le onde intrise di petrolio.

I costi sostenuti dalla British Petroleum per le operazioni di pulitura nel Golfo del Messico, ammontano a circa 270 milioni di euro. Si tratta comunque di una cifra irrisoria rispetto al danno gravissimo causato alle coste meridionali degli Stati Uniti e alle tasche dei suoi abitanti.

 I possibili rischi per la salute umana derivanti dalla ‘marea nera’ ancora non arginata nelle acque del Golfo del Messico vanno da un banale mal di testa ad una nausea difficilmente controllabile, sino a piu’ serie complicazioni respiratorie.

Nella parte sud-ovest della Louisiana i cittadini si sono lamentati di un terribile odore che ha causato ”nausee fortissime e bruciori agli occhi”

 La qualita’ dell’aria e i suoi effetti sulla salute umana in seguito alla fuoriscita di petrolio dipenderanno da una varieta’ di fattori tra cui la velocita’ e la direzione dei venti, e la quantita’ di esalazioni tossiche.

 da http://lorettadalola.wordpress.com