di Daniela Domenici
Si è da poco conclusa la presentazione di due libri in una “location” un po’ particolare, non proprio quella che si potrebbe immaginare per parlare di libri: il palcoscenico del teatro Verga a Catania.
Ma una collocazione migliore non si sarebbe potuta trovare dato che l’autore delle due opere in questione è un attore e sta recitando proprio su quel palcoscenico, stasera per l’ultima replica catanese prima di andare a Palermo, Pino Caruso ne “Il berretto a sonagli” di Pirandello.
A presentare i due testi dell’attore-autore è stata chiamata Rita Verdirame, docente di letteratura italiana alla facoltà di lettere di Catania.
Le due opere di Pino Caruso sono un libro di poesie, un centinaio, scritte nell’arco di trent’anni, dal titolo “Il silenzio dell’ultima notte” edito da Flaccovio e una raccolta di numerosi aforismi di varia lunghezza e argomenti diversi intitolati “Ho dei pensieri che non condivido” della Bonanno editore.
Prima di iniziare la presentazione “ufficiale” l’attore si è amabilmente intrattenuto con alcune delle persone presenti e si è prestato con gentilezza, sempre condita della sua celebre ironia molto delicata ma pungente, a farsi intervistare da varie tv e farsi bersagliare dai fotografi.
Un unico “fil rouge” lega entrambe le opere, ha dichiarato Pino Caruso: la sua convinzione che la parola sia lo strumento principe per la comunicazione del pensiero e che sia sotto forma di aforisma o di verso poetico non è poi così importante.