Colpo di stato


Da questa notte l’Italia non è più, ufficialmente, una democrazia. Napolitano ha firmato il decreto della legge interpretativa del Governo che rende alcuni italiani più uguali degli altri. Le leggi d’ora in poi saranno interpretate, ogni volta che converrà a loro, da questi golpisti da barzelletta e, alla bisogna, interverrà un presidente della Repubblica che dovrebbe essere messo sotto impeachment per alto tradimento. Napolitano ha firmato di notte, di fretta, mentre gli italiani dormivano (forse per una volta si vergognava anche lui). Le liste elettorali senza firme, con firme non autenticate, liste neppure presentate, le liste porcata sono state interpretate, riverginate. Formigoni e Polverini sono stati riammessi. Una qualunque lista dell’opposizione con il più piccolo vizio di forma sarebbe stata respinta. Siamo in dittatura. Sembra strana questa parola detta all’inizio di una nuova primavera: “dittatura“. La magistratura è fuori gioco. Il Parlamento è fuori gioco. Le leggi, anzi i decreti legge del Governo, sottratti alla discussione parlamentare, sono la norma. La firma di Morfeo Napolitano è sempre scontata. E ora, persino l’interpretazione delle leggi è soggetta a Berlusconi, è compito del Governo. Io Berlusconi, io La Russa, io Cicchitto, io Maroni, io Gasparri, io Napolitano… io sono io e voi, cari italiani, miei sudditi, non siete un cazzo. Io emano le leggi, le interpreto e regno. I ragazzi del MoVimento 5 Stelle hanno raccolto firme per la strada, valide, autenticate per mesi durante questo gelido inverno. Senza un soldo di finanziamento, tutto di tasca loro. E sono stati ammessi in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Campania. Formigoni e la Polverini se venissero eletti, non avrebbero nessuna legittimità e i primi a saperlo sono proprio loro. Nessuna legge regionale in Lombardia e nel Lazio sarà ritenuta valida dai cittadini. Il lombardo e il laziale a questo punto avranno il diritto sacrosanto di interpretare le leggi come cazzo gli pare. Da oggi inizia una nuova Resistenza, l’Italia non è proprietà privata di questi scalzacani. Questa legge porcata in un certo senso è un bene. Ora è chiaro che il Paese si divide in golpisti e democratici. Noi e loro. La Grecia è vicina e forse ci darà una mano. Tloc, tloc, tloc. Girano le pale. Tloc, tloc, tloc. Si scaldano gli elicotteri.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

da www.beppegrillo.it

Londra: standing ovation per Grillo


LONDRA – Una calorosa folla di italiani ha dato il benvenuto a Londra a Beppe Grillo, che all’O2 Shepherds Bush Empire ha dato inizio al tour europeo del suo spettacolo ‘Incredible Italy’, in cui racconta agli stranieri, come ai connazionali che vivono all’estero, le anomalie ‘iperreali’ dell’Italia. E in cui lancia un avvertimento: se non fate attenzione, questo Paese che per ora vi sta dando qualche opportunità in più, potrebbe essere contagiato dai vizi nostrani.

Il principe Carlo, per esempio, nonostante per tradizione la Corona non debba interferire negli affari pubblici, si è messo a scrivere al sindaco di Londra Boris Johnson dandogli consigli di vario genere. Per il comico genovese la ragione è semplice: troppi viaggi in Italia e ha preso esempio dal Pontefice. La moglie del premier irlandese a 62 anni si è invece fatta un amante ragazzino, e non ha esitato a dargli anche dei soldi del marito, che così si è dovuto dimettere. Insomma, bisogna fare attenzione: all’estero non esistono ‘anticorpi’ contro i vizi italiani e come è accaduto con il fascismo, con le banche ed il debito (inventati agli italiani, ricorda) e l’internazionalizzazione della mafia, il pericolo che un giorno sia Gordon Brown ad andare a cena con un pluripregiudicato è reale.

Dopo gli avvertimenti (Achtung, England! urla il comico) lo spettacolo prosegue con un’esposizione impietosa dei personaggi e delle “mostruosità” che fanno dell’Italia un paese diverso. Grillo se la prende con le politiche di Tremonti (‘Tremortì), proietta il ‘curriculum’ di Cesare Geronzi, di Colaninno, Ligresti e Mercegagli, tutti indagati o condannati ma ancora alla guida di grandi aziende italiane. E poi è la volta degli inceneritori, del Lodo Alfano, dello scudo fiscale: decisioni e “leggi promulgate da fuorilegge” che nonostante la proposta di legge scaturita dal V-Day ancora siedono in Parlamento.

Il comico racconta quindi a lungo l’esperienza del suo blog, del movimento da esso scaturito, delle liste civiche e delle potenzialità infinite che internet offre alla democrazia diretta, al potere del cittadino. Tra gli applausi del pubblico Grillo è un fiume in piena, che si ferma soltanto quando arginato dalle inflessibili leggi britanniche, che dettano che dopo le 23.00 lo spettacolo deve terminare. Alla fine una standing ovation e il suo messaggio: “Forse questo Paese riusciremo pian piano a cambiarlo e a farvi venire la voglia di tornarci”.

fonte ANSA

Gli Spartacus neri di Rosarno


Cosa ci fanno più di diecimila immigrati irregolari nelle campagne calabresi? E’ ovvio, portano benessere a chi li sfrutta. Per farlo vivono in condizioni igieniche da porcile, sono pagati poco e in nero, non hanno nessun tipo di assistenza. La risposta cieca pronta e assoluta del solito coglione terzomondista è sempre la stessa: “Sono qui da noi perché fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare!“. Tutto il contrario, pagate gli italiani il giusto e ci sarebbe la fila di calabresi disoccupati per prendere il loro posto.
Gli immigrati lavorano in condizioni disumane che gli italiani non possono più tollerare, per questo sono qui. E allora, ancora, chi ci guadagna? I nuovi latifondisti, la criminalità in cerca di mano d’opera a basso costo, chi affitta dei tuguri a peso d’oro? Questa è solo la prima fascia, quella più visibile. Gli immigrati sono un bacino elettorale, portano voti sia a destra che a sinistra. Sono uno strumento di distrazione di massa usato dai partiti. La Lega e il Pdl vivono dell’uomo nero, del babau. Il Pdmenoelle e dintorni del buonismo a spese delle fasce più deboli della popolazione che vivono a diretto contatto con gli emigrati e si disputano le risorse. Voti a destra, voti a sinistra. In uno Stato dove migliaia di irregolari sfilano esasperati in una cittadina, Rosarno, e la mettono a ferro e a fuoco è evidente che lo Stato non c’è più. Africani contro calabresi, in mezzo il nulla di chi non si è mai fatto carico dei flussi migratori, dell’accoglienza, dell’integrazione.
Voglio l’immigrato a chilometro zero o l’immigrato integrato. Non abbiamo bisogno di nuovi schiavi, ne abbiamo a sufficienza di autoctoni. E così, una rivolta di Spartacus neri, diventa SOLO un problema di ordine pubblico, di controllo del territorio. Maroni, dico a lei anche in rappresentanza dei ministri degli Interni precedenti: “Dove erano, dove sono, le Forze dell’Ordine in Calabria, le stesse che riescono a sequestrare con occhiuta precisione un cartello 30 x 50 cm contro Schifani a un cittadino, ieri a Reggio Emilia?“.
Gli africani irregolari sono sempre stati lì, splendenti nel sole dei campi del Sud e a marcire nelle topaie. E dov’erano, dove sono le varie istituzioni che fracassanno i coglioni all’ultima bancarella del mercato per l’igiene, lo scontrino, la licenza, la tassa di occupazione, dove sono? E soprattutto perché le paghiamo se vedono sempre e solo il fuscello e non la trave? L’Italia è un piccolo Paese, con poche risorse e un tasso di disoccupazione da far paura. Dobbiamo avere il coraggio di dirci che gli immigrati sono in prevalenza forza lavoro sfruttata, merce per imprenditori senza scrupoli e per politici e giornalisti con la erre moscia che cianciano di pozzi avvelenati. Una risorsa preziosa per i politici che li lasciano al loro destino. E’ in corso una guerra, che qualche volta esplode, tra poveri: immigrati e cittadini italiani, entrambi presi per i fondelli. Lo Stato si è fermato a Rosarno

da www.beppegrillo.it

Teatro, debutta a Londra il nuovo show di Beppe Grillo


Parte il 27 gennaio dal palco dello Shepherd’s Bush Empire di Londra il tour europeo di Beppe Grillo per la prima volta nella sua carriera nel Vecchio Continente con il suo nuovo show ‘Incredible Italy’. Dopo il debutto londinese, il comico genovese proseguirà il suo tour europeo il 3 febbraio a Bruxelles (Teatro Wolubilis), il 6 febbraio a Parigi (La Cigale), il 10 febbraio a Monaco di Baviera (Muffathalle), il 12 febbraio a Zurigo (Kongresshaus) per concludere il 13 febbraio a Basilea (Teatro Stadt Casino). L’8 febbraio, inoltre, Beppe Grillo parteciperà ad un dibattito sulla centrale nucleare di Mochovce, località a 120 chilometri da Vienna, su invito dell’assessore all’Ambiente del Comune di Vienna Ulli Sima, da sempre oppositrice del nucleare. Dalla rivista austriaca News, Grillo ha già ha espresso il suo sostegno alla lotta contro la centrale di Mochovce, un reattore dalla tecnologia sovietica, e per questo pericolosa, in procinto di essere completato per conto della SE, il fornitore di energia slovacco, di cui l’italiana Enel è l’azionista di maggioranza. Lo show ‘Incredible Italy’ ‘è la storia di una nazione aliena, proiettata nel passato e nel futuro, mai nel presente. “Un racconto agghiacciante che non fa paura. Nulla di incredibile infatti può fare paura. Per questo gli italiani accettano Berlusconi o D’Alema, Ratzinger o Napolitano: perché non credono alla loro esistenza. Eppure queste entità – spiega Grillo – sono tra noi e mettono a rischio l’intera civiltà occidentale. Se è successo in Italia succederà anche a Berlino, Tokyo, Londra. Blair ospiterà mafiosi, la Merkel corromperà giudici e minorenni muscolosi. Sarkozy andrà a trans. L’Italia ha inventato le banche e il fascismo quando non ci credeva nessuno. Avremo l’Europa a televisioni unificate e non lo verremo mai a sapere”.
fonte APCOM

Il caso Bianzino e il caso Cucchi: non dimentichiamoli


all’VIII Congresso di Radicali Italiani di Chianciano, Rudra Bianzino ci ha raccontato la drammatica vicenda che ha coinvolto lui e la sua famiglia. Rudra, studente liceale, sedicenne, è rimasto solo, senza padre, senza madre.

Rudra Bianzino

Il padre, Aldo, nonviolento, artigiano, amante della natura, è morto nella notte tra il 13 e il 14 ottobre 2007 in circostanze ancora da chiarire, poche ore dopo l’arresto per coltivazione e detenzione di marijuana. Le cronache parlarono inizialmente di decesso per un malore naturale. Ben presto, si capì, però, che forse le cose erano andate diversamente.

Un primo esame mise in evidenza lesioni agli organi interni, presenza di sangue in addome e pelvi, lacerazione epatica, lesioni all’encefalo, a fronte di un aspetto esterno indenne da segni di traumi. Una seconda autopsia, del novembre 2007, accreditò la tesi della rottura di un aneurisma cerebrale. Pur accettando l’ipotesi del medico legale, si affermò che l’emorragia cerebrale potesse essere stata causata da un forte stress di tipo fisico con improvviso rialzo della pressione.

Prima di ascoltare la testimonianza di Rudra, al congresso radicale è stato proiettato un video con un’intervista delle Iene alla madre, Roberta Radici. E’ probabilmente l’ultimo documento lasciatoci dalla compagna di Aldo. Il dolore ha, infatti, infierito sul suo corpo già malato. Roberta non ce l’ha fatta. Si è spenta affidando a noi l’impegno a chiedere verità e giustizia sulla morte di Aldo.

http://www.radicali.it/appello_bianzino/form.php

Domani, 11 dicembre ci saranno Emma Bonino e Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, al presidio davanti al tribunale di Perugia per chiedere che venga fatta piena luce sulla morte di Aldo Bianzino. La mobilitazione, fissata per le 8:30, é organizzata dai Radicali italiani e dal comitato “Verità e giustizia per Aldo” con la partecipazione degli amici di Beppe Grillo di Perugia.

C’é un filo rosso che lega il caso di Aldo Bianzino a quello di Stefano Cucchi, entrambi morti in carcere a causa del proibizionismo. Entrambi i casi dimostrano come il proibizionismo sia il vero crimine di questo paese perché affolla le carceri, crea vittime innocenti, come Rudra.