“L’arte della separazione è una delle più difficili che esista, perché occorre saper trovare il momento propizio. Ogni separazione prematura è uno strappo e provoca delle lacerazioni.
È nella natura che gli Iniziati si sono istruiti nell’arte della separazione. Non si può separare la noce dal suo mallo, ma la natura sa come fare: lascia maturare il frutto, il mallo si apre da solo e cade. Questa separazione è il simbolo della maturità. Per parecchi mesi la madre porta il figlio nel proprio grembo, ed è pericoloso volerlo strappare prematuramente. Ma venuto il
momento, il frutto cade, e si può recidere il legame che univa il bambino alla madre. E che ne è della nostra anima? Essa è prigioniera del nostro corpo, e per liberarsi, deve separarsi dalla spessa materia che la circonda; questo, però, non prima di avere raggiunto la maturità. Ecco un tema di riflessione, e l’autunno è il periodo migliore per meditare sulla vera liberazione. ” Omraam Mikhaël Aïvanhov
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“L’autunno tra i capelli”
di Tiziana Mignosa
e l’estate sulla pelle
ho indossato i calzari dell’Amore.
Immemori
assolvono l’ostile compito
essendo altrove.
Accecanti i lampi
di volontà e catene
mi sbattono alle sbarre sospingendomi là fuori.
Muore il passato sul silenzio
mentre il giorno
la schiavitù libera alla vita.
“A volte”
Transumanze
di Nunzio Buono
Piove di te il cielo
tra i rami dell’ultimo sorriso
su strade rivolte al sogno
Ti ho goccia lenta
lasciata al mare
nei giorni scritti di un estate
in un cadere
da ciglia e nuvole
sull’antico gelido ritorno
Il vento
ha il volare di favole
sul vetro di uno sguardo
e tra sillabe di passi e l’andare d’autunno
v’è lo scorrere di foglie arrese.
C’è una poesia
che appesa è tra le andate
e tu, che osservi il volo
dentro il silenzio di un lacrimare di neve.
Li
dove si ferma l’attimo
e va di schiena il giorno.
…a novembre
di Maria Grazia Vai
Sulle note di Evanescence “ Missing “
E scorrono i giorni, come le gocce di sale
sopra i rosari,
come scorre la pioggia sopra il catrame
Piove, sui frammenti di vetro del cuore
Sulle vele, sui rovi, sulle mie mani
– e sul mare, piove
Come l’inchiostro che cola.
Mentre cancello di te l’ultima goccia che muore,
e muoio anch’io
Come una lacrima nei tuoi occhi sbiaditi
Muoio
all’ombra di un sogno, tra le pietre e la bruma
– tra le rose sfiorite a novembre
Mentre volano via, lontano – le ultime rondini
Lontano da qui,
da questo cielo, bagnato d’autunno,
e rovente
– di pioggia e catrame.
“Malinconici i poeti”
di Tiziana Mignosa
valicando le stagioni della vita
s’allacciano agli aromi dell’autunno.
proiettano attimi di chiarore
gli altri, il mondo
inconsapevoli fiammiferi
dolce fonte di tepore.
d’essere luce e accesa
a volte grande ispirazione.
parole intinte in pregiate essenze
d’oli crepuscolari e languide assenze.
Non ha autunno l’amore di Angela Ragusa
…non ha autunno l amore…
non ha stagioni
non ha età.
Il suo colore è oro,
è rosso , è arcobaleno…
non teme il freddo,
né tempesta
non si lascia ingannare,
non usa menzogne.
La sua parola è sussurrata,
è invocata, è donata…
Non gioca a nascondino,
l’amore…Tira la sua freccia
e non teme di farlo.
Non fugge, se trascurato
non piange, se calpestato…
Si offre e non dimentica
soffre e non se ne cura…
Non ha pretese il vero amore.
…si incatena, si imprigiona,
schiavo ubbidiente
si lascia umiliare:
usato,incompreso,
oltraggiato …
non smette mai di amare.
Il suo tempo è ogni attimo,
è l ‘istante di un soffio,
è battito d’ali,
vagito di un bimbo,
sorriso ritrovato.