“L’attesa”


da “Il colore dei giorni di un ergastolano” di Sebastiano Milazzo

Nessuno più urla

nessuno più si ribella

tutti indugiano

tutti rimandano

tutti rinunciano.

Cosa ci ha condotto

tanto lontano?

ci deve essere

qualcosa di diverso

per andare oltre.

Prima di sprofondare

nel grande sonno

vorrei sentire

almeno il grido

di una farfalla.

“La casa dello zio”


di Tiziana Mignosa

Con tenerezza oggi ho accarezzato

l’amato tempo in cui

la speranza si schiudeva

al candore dell’età del miele

quando l’attesa

nella casa dello zio

d’antico e la sua bellezza respiravo.

E così

mentre i gradini delle scale accarezzava

s’apriva al vento la seta del vestito ai piedi

petali di quel fiore azzurro

tratteggi adolescenti

sui delicati battiti

d’amori acerbi ancora da gustare.

Soffi di magia

nei saloni d’altri tempi

che di grandiosità ormai vissute

al mio sentire sussurravano

emozioni raffinate di zagara e limoni

e cicale canterine

tra il vermiglio dei gerani

e i fichi d’india al sole.

Campagna seducente

posseduta da un’estate

d’infuocati pomeriggi

al fresco di odorose fronde

e notti al chiar di luna

stagione ormai vissuta

ma mai dimenticata.

“Di quanto amore”


di Maria Grazia Vai

Come dal mare l’odore del vento
Arriverai
E con te, il mio tempo.

Del mio domani, di ieri, il mio dono
sarà l’attesa

Dei tramonti la goccia, dell’alba
i profili

Arriverai,
come la pioggia sui fiordalisi

Dorato frastuono, sarai nel mio abbraccio
sotto voce
– sotto la pelle,

dove canta l’Amore e solo tu puoi sentirlo

E ti voglio e ti penso,
dolce sogno increspato. Cuore mio
Mio tormento

Tu, del mio sogno cometa. Io,
bianca vela t’inseguo

E ti spingo
ai confini del cielo

Ma ti penso e ti voglio nel fiato,
nel mio sorriso,
nelle braccia e negli occhi

Arriverai

– ma sei già – Qui, dove ti sento

Sei l’Amore che inazzurra
ogni pagliuzza del cuore
Ed io , qui seduta – in silenzio

ti aspetto

E scoprirai di quanto amore
sono pieni i miei occhi.

“Perchè di notte”


di Maria Grazia Vai

Di questa notte trasparente
Sei la mia pioggia di pensiero

Della mia attesa – il vento e la vela
La brezza, la tempesta
i tramonti e l’aurora.

E tutto – e il niente, ha di nuovo senso
Anche le nuvole.
Anche il cielo, quando non vedi il cielo

Di questa e ogni mia notte – sei

Ombra del mio silenzio, dove piove
e s’ascolta
l’eco del mare, e del tuo nome

Di questa notte sei la mia luna accesa

L’insonnia che mi dipinge
dei rossi
colori – dell’amore.

L’attesa


di Tiziana Mignosa
A volte amo
quelle rughe che odio
quand’è la voce del riflesso
a parlarmi del tempo
quand’è l’attesa
la protagonista solitaria
del caos che gonfia i vuoti
di parole vane.

Rumori
suoni
e colori accesi
che riempiono
e colmano
per non udire
il grido straziante
del silenzio.

Amo
a volte
quei segni che odio
indelebili tracce
che di plumbeo vestono
l’effimera grazia.

Sfuggono
i desideri
m’aleggiano intorno
come anime beffarde
senza corpo
gridano ai rimpianti
di sterile attesa
che si consumano
vergini
nel tempo.

A volte amo
quelle rughe che odio
quando mi giro indietro
sui sassi di sangue e sudore
che scivolano giù
tra le pieghe consumate dell’anima
tra graffi e strappi al cuore

e m’accorgo

di quel sorriso delicato
che con amore asciuga
le mie stanche lacrime
e mi porta a pensare
che nulla più m’importa
nulla
neanche d’aspettare.

“Amore di burro”


di Tiziana Mignosa

( Sulle note di Moonlight di Yirume)

Quando un amore s’interrompe senza finire

è come un giorno difettoso che all’alba muore

desiderio come burro al fiele

annega dentro il latte a colazione.

Con gli occhi appena

schiusi e la brama d’afferrare la tua gioia

senza il fardello che giunge quand’è sera

s’è già conclusa l’intera giornata

e non l’hai neanche assaporata.

Gioco d’artificio assai spedito

t’esplode senza aspettare nel taschino

bambino promettente che a casa fa ritorno

perdendosi però d’essere adulto.

E’ il cerchio variopinto

che ha smarrito la sua coda

e senza essere vissuto

è il sogno più lucente evaporato nell’attesa.

“Nostalgia”


di Angela Ragusa

Ammutoliscono le ore
in questa attesa straniera
che sconosco a me stessa..

Eppure, sotto questa montagna
che proietta la sua ombra
e fa di questo buio
groviglio di sentieri
che non riescono più
ad indicare strade…
bussare a quei portoni non serve.

Solo vicoli ciechi
al mio cuore emigrante
solo finestre chiuse
di storie mai esposte …

Schiavi del silenzio ,
dimentichiamo cos’è l’ascolto
e muti ,corpi raminghi
alieni a noi stessi
dimentichiamo pure
il profumo delle rose…

E maggio giunge
e sboccia il ciliegio.

“Penelope”


(Jovanotti, M.Canova Jorfida)
Armonica Edoardo Bennato
Le navi partono per mare
ma il cuore resta qua
gli dei ci truccano le carte
per confondere la verita’
C’e’ scritto nella bibbia che il signore
si servi’ di una puttana per entrare a Gerico
e Venere era strabica Beehtoven era sordo
ed era bassa e mora Marylin Monroe
e Superman si veste in giacca e cravatta
per nascondere ai terrestri la sua vera identita’
il diavolo ha una fabbrica di pentole
ma per quanto possa insistere i coperchi non li fa
Colombo navigo’ fino ai Caraibi ma poi non ballo’
la salsa con la gente che incontro’.
Mosi guido’ il suo popolo alle porte di Israele
ma mori’ la’ sulla soglia e non entro’

E tutti quanti ballano sul ritmo giusto
e intanto Penelope tesse la sua tela

nell’ora di punta

Cenerentola si e’ presa una sbandata
pero’ sa che a mezzanotte tutto quanto finira’
allora si organizza perche’ dopo mezzanotte
qualche cosa resti mentre tutto scorre e se ne va
e Giuda non si e’ mai capito bene
se quel bacio fu un tradimento o la piy grande fedelta’
e Chiara era una ricca signorina
che divenne ancor piy ricca quando amo’ la poverta’

le navi partono per marte
ma il cuore resta qua
gli Dei ci truccano le carte
per confondere la verita’
e intanto Penelope tesse la sua tela
nell’ora di punta
e intanto Penelope tesse la sua tela
nell’ora di punta
e tutti quanti ballano sul ritmo giusto
nell’ora di punta
e tutti quanti ballano sul ritmo giusto

se io mangio due polli e tu nessuno
statisticamente noi ne abbiam mangiato
uno per uno

e intanto Penelope tesse la sua tela
nell’ora di punta

Leonardo seziono’ diversa gente per scoprire
che la mente non si vede ma ce l’hai
e Nobel invento’ la dinamite ed il premio per la
pace per chi non la usasse mai
e Dante identifico’ l’amore nel profilo di Beatrice
pero’ un’altra lui sposo’
e Marley era figlio di una nera e di un marinaio bianco
ed il mondo conquisto’
Mercurio c’ha le ali alle caviglie e i messaggi li
consegna anche se uno non li aspetta
e Fred scopri’ che quando il ritmo e’ giusto
non ha niente a che vedere con quello della lancetta
Adamo mori’ e venne seppellito con un seme nella bocca
e quel seme germoglio’
divenne un grande albero
ci fecero una croce e quella croce Gesu Cristo sanguino’

http://www.youtube.com/watch?v=Ha6-n-3CXOM

A Napoli cresce l’attesa per “Showchocolate”


Dal 4 all’8 dicembre, degustazioni e spettacoli con i maestri artigiani ed i produttori di cioccolato. Napoli celebra la magia del cioccolato. Dal 4 all’8 dicembre, il padiglione 1 della Mostra d’Oltremare diventa il nuovo regno dei golosi. Gli artisti e gli esperti del settore guideranno il pubblico alla scoperta dei segreti del cacao, dal seme alla tavoletta, dalle tecniche di lavorazione agli abbinamenti più stravaganti, dalle suggestioni dell’olfatto al piacere del palato.

 A Showcolate saranno presenti grandi aziende e maestri cioccolatieri provenienti dalle varie regioni d’Italia. Tra gli altri Antica Barbagia, Antica Cioccolateria Napoletana, Dolce Idea, DolciariaMaja, Dolci Express – Cioccolateria Chocopassion, Dulciar, F.lli Todisco, Gallucci Faibano, Gay-Odin, Melillo Dolciaria, Pasticceria Biolzi, Pasticceria Stella, Sweet & Chocolate, Vanilla. Durante i cinque giorni della kermesse tutti gli espositori metteranno in mostra il meglio delle loro produzioni e della loro arte. Oltre alla parte espositiva ci saranno numerosi eventi collaterali.

Tra le tantissime le iniziative in programma, l’azienda Gay-Odin curerà i laboratori con la dimostrazione della caratteristica lavorazione del cioccolatino albanese, della famosa cioccolata foresta e della ghianda, una croccante cialda ripiena di cioccolato. Veri e propri momenti interattivi con il pubblico, con prelibatezze create al momento, saranno presenti anche presso lo stand di Maja, dove si potrà assistere alla preparazione del cioccolatino e del panettoncino natalizio. Per chi vuole conoscere tutto sul cioccolatino, l’appuntamento da non mancare è con il corso “Viaggio nel Mondo del Cacao” curato dall’esperto Giuseppe Nobile.

L’associazione ChocoClub coinvolgerà, invece, il pubblico alla scoperta del cibo degli dei in un percorso degustativo attraverso i cinque sensi, mentre l’Antica Cioccolateria Monaco offrirà l’assaggio delle buonissime praline. Le degustazioni in programma vedranno di volta in volta il cioccolato proposto in abbinamento ai più svariati sapori.  A conferma dell’estro e dell’abilità dei cioccolatieri saranno create golosissime opere d’arte. Mirco Della Vecchia realizzerà sculture scolpendo grandi blocchi di cioccolato, mentre ilmaestro Gennaro Bottone di Dolce Idea darà prova della sua bravura con i presepi di cioccolato.

Tanti i momenti culturali e le degustazioni ma Showcolate sarà soprattutto uno show con spettacoli, intrattenimento ed animazioni. Ai bambini sarà riservata la sezione Chocogiochi, con giochi al cioccolato e laboratori di pittura facciale. I più grandi, invece, potranno divertirsi con il Body Painting o lasciarsi coccolare dai massaggi al cioccolato nell’area choco beauty e relax della SPA Ulysse. Showcolate si presenta, quindi, come un evento imperdibile per i golosi e non solo, oltre che un esclusivo palcoscenico per l’intera produzione del cioccolato italiano. Per tutti l’appuntamento è a Napoli, da venerdì 4 dicembre dalle 10 alle 20.30, gli altri giorni dalle 10,30 alle 20.30. L’ingresso è aperto al pubblico previo pagamento del biglietto di 3 euro, sconti per le famiglie.

 Per maggiori informazioni www.showcolate.it

da www.newsfood.com