“Sciola camminava”


di Tiziana Mignosa

( Sulle note di Angelica di Paul Schwartz)

Sciola camminava per la strada
lei non dava più la mano al tempo
gli anni della pesca
e l’amore si era persa per la via.

Labbra accese
come il sole quando non riesce più a scaldare
e un sorriso sbieco
stampato sul rossetto ormai distratto.

Nastri e viole tra i capelli a neve
segreti celebrati tra le onde
petali delicati e aguzze spine
invisibili reliquie sull’altare.

“Mi ha amato…”
gridava
come se qualcuno
chiedesse ancora.

Gesticolando
poi
con le mani a guanto
nell’aria interpretava la commedia.

Risa a picco
sopra un pianto piatto
posate le domande
aveva smesso anche d’aspettare.

“..e poi è morto”
sussurrava a fil di voce
a chi non l’ascoltava più
o non le dava fede.

Perché lei
che la verità aveva
all’abbandono
il caldo abbraccio della menzogna prese.

“Impetuosamente adagio”


di Angela Ragusa

Scivolo adagio
nel silenzio del tuo cuore

A piccoli passi
percorro le sue selve,
arbusti inestricabili
che lasciano ai miei raggi
il permesso di filtrarvi…
…mondo nascosto
che palpita nel tuo petto
ne odo lo strepito
che presto contagia
il mio sentire incalzante.

E aspetto ,nascosta
all’ombra di un bel sogno,
l’albero tuo, impetuoso,
sbocciare nel mio essere.