Dal carcere di Chieti: “Non ascolto più canzoni d’amore”


di Emidio Paolucci

Brandelli di un sogno
risvegliano dubbi che
soffoco con presunzione,
non ascolto più canzoni d’amore…
l’amore l’ho ucciso lentamente,
ripudiando un tormento vano,
i miei ricordi sono fossilizzati in
presunte immagini che il tempo
inevitabilmente avrà deformato
nella realtà,
mentre tutta questa umanità si
sforza di dare un senso ai
propri sentimenti,
mentre i miei sensi
lasciano spazio ai ricordi,
io umanamente uccido,
tutti i giorni,
ogni umana passione.

da www.informacarcere.it

Captare le lunghezze d’onda del mondo spirituale


Volete ascoltare un concerto, un’opera teatrale oppure le
informazioni: girate la manopola della vostra radio finché
trovate la stazione che trasmette il concerto, l’opera teatrale o
le informazioni. Allo stesso modo, nella vostra radio interiore,
avete la possibilità di scegliere le trasmissioni che volete
ascoltare.

Ma per captare le lunghezze d’onda del mondo
spirituale è necessario un grande studio, altrimenti, nel momento
in cui crederete di ricevere le melodie del Cielo, sentirete le
grida e il baccano dell’Inferno. Se questo dovesse accadere, non
rimanete senza fare niente, ma affrettatevi a cambiare lunghezza
d’onda; tramite il pensiero e l’immaginazione, collegatevi ad
un’altra stazione.
Cosa significa pregare? Significa raggiungere le lunghezze
d’onda più corte e più rapide che ci mettono in relazione con il
mondo divino. ”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

“Sabato sera”


di Tiziana Mignosa

Sulla notte che sfreccia

di passione s’accende il sabato sera

dispettosi i giorni

non rispettano i tuoi tempi.

Luci e desiderio

chiavi di violino blu nel blu

dita affusolate che tratteggiano

quella parte di te che hai paura ad ascoltare.

Delicatezze dalle tinte travolgenti

cerini dallo zolfo bagnato

infinite scintille che alimentano

l’intensità del fuoco imploso.

Sorrisi e negazioni

fanno da cornice al profumo acerbo delle ventitre

voglia che mai ti porta

dove l’arsura vorrebbe stemperare

e mentre le ore

si rimpiccioliscono nel sonno

amaramente spiombi

sull’ennesimo bluff da dimenticare.