Depressione: e’ un corto circuito delle aree del piacere


La depressione è un corto circuito delle aree che elaborano i pensieri positivi e gli aspetti piacevoli della vita: nei depressi queste aree si accendono ma poi di fatto non riescono a funzionare, come se andassero in corto, così, dopo un primo momento di apparente normale funzionamento, la loro attività cala precipitosamente, lasciando la persona nel ‘buio’ emotivo più fitto.

E’ quanto dimostra uno studio coordinato da Richard Davinson dell’Università del Wisconsin-Madison e pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze ‘PNAS’. Un tratto tipico dei pazienti depressi è l”anedonia”, ossia l’incapacità di provare piacere e appagamento, gioia e benessere da cose o situazioni che normalmente fanno felici le persone sane. Gli esperti hanno osservato con la risonanza magnetica funzionale per immagini un gruppo di pazienti e un campione sano di controllo mentre questi guardavano foto di situazioni che suscitano una reazione emotiva positiva o negativa. Poi hanno anche chiesto loro di immedesimarsi in quelle scene per amplificare la risposta ad esse. E’ emerso che nei depressi le scene positive che trasmettono piacere e appagamento accendono brevemente le aree neurali deputate a elaborare risposte di appagamento rispetto a situazioni esterne, ma poi queste aree repentinamente, come se entrassero in corto, si disattivano, lasciando l’individuo depresso incapace di godere dei piaceri della vita.

fonte ANSA

Filastrocca della matematica


matematicadi Daniela Domenici

La matematica è una scienza invero molto esatta

che qualche volta però può far diventare matta

quella negoziante che cerca di calcolare

quanto resto all’acquirente deve dare

o quella persona che di un terreno l’area deve calcolare

se ha deciso di costruirci una casa in cui andare ad abitare

quando poi di Pitagora o di Euclide i noti teoremi

non sappiamo applicare e ci sentiamo un po’ scemi

allora ci convinciamo che la matematica

sia una materia davvero molto antipatica

ma se solo qualcuno ce la fa apprezzare per la sua bellezza

allora diventa della nostra mente una splendida carezza.