Magnani Anna in arte “Nannarella”


di Daniela Domenici

L’indimenticabile Nannarella ieri sera si è fermata ad Aci Bonaccorsi, una delle cittadine etnee ai piedi del vulcano, e più precisamente nel cortile del bellissimo palazzo Cutore, il municipio della città, appositamente adattato per accogliere la stagione estiva densa di eventi artistici.

Lo spettacolo “Magnani Anna in arte Nannarella”, presentato da Teatroper e Palco produzioni, ha la regia di Pino Strabioli e l’idea scenografica è di Antonio Panzarella. Nella brochure sono citati due musicisti ma ieri sera solo uno era presente ai piedi del palcoscenico, Riccardo Taddei con la sua fisarmonica (non sappiamo se il violinista ci sia stato in altre tappe).

Anna Mazzamauro, la protagonista di questo one-woman-show, ha dato vita alla grande Nannarella sia cantando alcuni suoi celebri cavalli di battaglia che recitando “momenti” della vita della grande attrice al fianco di “grandi” come Totò, Pasolini, Visconti e Rossellini e, naturalmente, anche suo marito, Massimo Serato.

Aiutata da un paravento dietro al quale, in tempo reale, si è cambiata molte volte d’abito (aiutata da un’assistente che è rimasta nascosta per tutto il tempo e alla quale, nota di demerito secondo il nostro personale parere, avrebbe dovuto rivolgere almeno un ringraziamento se non dire il suo nome) Anna Mazzamauro è davvero entrata nell’anima di questa grande attrice da noi personalmente molto amata.

Le ha dato diverse “voci”: il cafè-chantant, per esempio, con piume e paillettes, che Nannarella non amava ma che fu costretta a interpretare per motivi economici, e la Mazzamauro è scesa anche tra il pubblico interagendo in modo deliziosamente ironico. O una scena tratta dal celebre film “Bellissima” in cui dialoga con una bambola, la sua bambina che fa partecipare a un concorso di bellezza perché lei la vede bellissima anche se non lo è; o ancora la drammatica scena centrale del film  “Roma città aperta” di Rossellini in cui la Magnani, correndo dietro al marito, viene uccisa a fucilate dai nazisti.

Momento clou, secondo il nostro personale parere, quando la Mazzamauro-Magnani, seduta su una poltrona che dà le spalle al pubblico (abile scelta registica) telefona al suo grande amore, Roberto Rossellini, che ormai sta con Ingrid Bergman, non rassegnandosi a essere stata dimenticata e sostituita: davvero brava in questo momento così drammatico.

I nostri sentiti complimenti vanno al fisarmonicista Riccardo Taddei che non si è limitato a suonare magicamente il suo strumento ma che ha avuto il ruolo di presentatore, talvolta ha anche cantato e ha scherzato con la Mazzamauro in perfetta sintonia senza mai perdere una battuta: bravo.

21 aprile: Natale di Roma – “RoMagnificat 2010”


Una festa di suoni, luci e colori, è come se facessimo del cinema all’aperto in luogo storico”. Così il soprintendente ai Beni culturali del comune di Roma Umberto Broccoli descrive all’ADNKRONOS lo spettacolo del regista Paolo Micciché, ‘RoMagnificat 2010’, previsto questa sera a piazza del Popolo in occasione del Natale di Roma.

”Micciché è un artista – aggiunge il soprintendente – con lui abbiamo lavorato per evidenziare tutte le caratteristiche storiche di piazza del Popolo, è quindi uno spettacolo su Roma colto e popolare. Piazza del Popolo diventerà una sorta di quinta per la rappresentazione di tante suggestioni come frammenti di film, luci, giochi di acqua in cui si materializzeranno alcuni personaggi con una tecnica che si chiama water screen, schermo d’acqua. Il pubblico sarà affascinato da una sorta di caleidoscopio”.

Nessun problema di sicurezza, quindi, per una delle piazze storiche più belle di Roma. Nessun pericolo, anzi, ”io auspico che le piazze di Roma – sottolinea il soprintendente – vengano utilizzate in questo modo e farò di tutto con il mio ruolo perché succeda. Questo è uno spettacolo gratuito dove vengono proiettati frammenti di Ettore Scola, Zeffirelli, Fellini, Anna Magnani. Ma non è solo cinema, è uno spettacolo di grande impatto artistico”.

Si tratta di uno spettacolo di luce che il soprintendente definisce ”non invasivo”, lo stesso che lo scorso anno fu proposto ai Fori con grande successo, quest’anno ”la scelta su Piazza del Popolo è dovuta alla vicinanza del Pincio che abbiamo riaperto da poco – continua Broccoli – e da dove faremo i fuochi d’artificio”.

Un format che sarà riproposto anche per gli eventi della prossima estate per cui, sottolinea il soprintendente, ”pensavo a Trastevere dove in quel periodo si riversa molta gente”.

“Vogliamo fare in modo che gli spazi e i musei diventino luoghi dove la gente s’incontra – prosegue Umberto Broccoli -. Un occhio sulle periferie dove ci sono poche piazze ma c’è bisogno senz’altro di superare il centro di Roma. Degli spettacoli di luci come questo proporli anche fuori il centro significa realizzare momenti di aggregazione e dare un’alternativa, un’altra occasione. La luce ricama”.

”Dopo gli archi di Traiano quest’anno Piazza del Popolo, comunque sempre luoghi di impatto e della quotidianità dei romani e anche delle memorie storiche stratificate che ci offre Roma”, spiega Paolo Micciché all’ADNKRONOS. ”Lo scorso anno abbiamo fatto lo spettacolo negli archi di Traiano sfruttando anche quella che è la caratteristica di quel luogo dei Fori. Abbiamo creato per quel luogo una drammaturgia visiva – racconta – Quest’anno siamo a piazza del Popolo, un luogo che offre una miriade di spunti. Roma sarà protagonista ancora una volta sul grande schermo per trenta o quaranta minuti. Passeremo attraverso una serie di ricordi, come si fa quando si apre una scatola dove una cosa chiama un’altra, riproponendo i grandi protagonisti dello spettacolo romano come Manfredi, Fabrizi, Proietti”. E per il prossimo anno ”pensando che sarà l’anno in cui si celebra l’Unità d’Italia, il sogno di uno come me – conclude Micciché – che lavora con le grandi proiezioni è l’Altare della Patria, uno schermo straordinario dove può esserci una sintesi di questa breve ma intensa Unità d’Italia”.

fonte Adnkronos