Cultura: la ‘fortuna’ argomento del ‘festivalfilosofia’ di Modena


Duecento appuntamenti gratuiti in tre giorni per riflettere sul significato di ”fortuna”. Oltre 50 lezioni magistrali affidate a grandi protagonisti del pensiero contemporaneo, mostre, concerti, spettacoli, letture, iniziative per bambini e cene filosofiche: e’ cio’ che propone la decima edizione del festivalfilosofiadi Modena, Carpi, Sassuolo, in programma da venerdi’ 17 a domenica 19 settembre in 40 luoghi delle tre citta’. La manifestazione, che lo scorso anno ha registrato oltre 150 mila presenze, e’ organizzata dal ”Consorzio per il festivalfilosofia”.

Il programma del festival sara’ presentato mercoledi’ prossimo alle 11.30 nella sede dell’Associazione Stampa Estera di Roma, in via dell’Umilta’ 83/C. Interverranno: Remo Bodei, professore alla University of California di Los Angeles, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia; Tullio Gregory, accademico dei Lincei, membro del Comitato scientifico del festivalfilosofia; Giorgio Pighi, sindaco di Modena e presidente del Consorzio per il festivalfilosofia; Luca Caselli, sindaco di Sassuolo; Enrico Campedelli, sindaco di Carpi; Elena Malaguti, assessore provinciale all’Istruzione, in rappresentanza di Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena; Michelina Borsari, direttore del festivalfilosofia; Franco Tazzioli, presidente del Consiglio direttivo del Consorzio per il festival filosofia. Inoltre, e’ previsto un intervento video di Alessandro Bergonzoni.

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Spettacolo: il tema ‘Madre Terra’ al centro del festival ‘Poiesis’


La terza edizione di Poiesis, il Festival che trasformera’ Fabriano, citta’ del fare e del creare, in un palcoscenico dove poesia, musica, arti figurative, teatro e cinema si intrecceranno in un percorso che offrira’ molteplici punti di vista e tutto ruotera’ intorno al tema Madre Terra, che come sottolinea il direttore artistico, Francesca Merloni e’: ”l’archetipo della madre, dell’energia generatrice, la radice profonda che e’ dentro di noi e all’origine della vita. Qualcosa da salvaguardare e proteggere”. Un intenso calendario di eventi, dal 21 al 23 maggio, prevede fra gli altri Sinead O’ Condor in concerto, l’incontro unico con Alessandro Bergonzoni, il concerto straordinario di Micheal Nyman, e ancora Massimo Cacciari e Giorgio Ficara; Antonella Anedda, Mariangela Gualtieri e Valentino Zeichen, Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Gifuni e Tazenda; Thierry Bouet, Richard Long e HA Schult, e molto altro. Questa edizione di Poesis e’ associata al Festival Internazionale della Diversita’ delle Espressioni Culturali 2010, organizzato dall’Unesco in occasione della Giornata Mondiale della Diversita’ Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo che, ogni anno in tutto il mondo, viene celebrata il 21 maggio.

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Premio speciale “PENSIERO CHE RIDE” a Franca Rame per “Una vita all’improvvisa”


Più che un Festival, è un ripasso. Sì, perché di comicità è impregnata tutta la nostra civiltà latina, fin da Plauto, che ha insegnato ai romani a ridere di sé. E allora via a una vera Olimpiade dell’umorismo, perché “quando un popolo non sa più ridere, diventa pericoloso” come sostiene Dario Fo. Lo hanno battezzato “Forme del pensiero che ride”, questo primo Festival del Comico” che sarà a Genova dal 20 al 25 maggio, ideato da Margherita Rubino e promosso dalla Fondazione Cultura di Palazzo Ducale: una settimana di spettacoli, premi ed eventi con una moltitudine di artisti. Per sfatare l’idea che la comicità sia un’arte di serie B. Una volta per tutte. “Oggi si espellono i comici dalla tv perché se ne ha paura – commenta Moni Ovadia – ma ridere dei politici in modo spietato è la prova della democrazia. Il vero spartiacque del ‘900 è stato Chaplin, che ha smontato il meccanismo della seriosità con la serietà poetica del ridere. Ecco, oggi ci vogliono politici capaci di cogliere i loro lati ridicoli”. E Genova era davvero il luogo ideale, per fare da teatro a sguardi dissacranti: la tradizione è lunga, infatti: dalla goliardia della Baistrocchi all’umorismo corrosivo della maschera di Gilberto Govi, dai personaggi creati da Paolo Villaggio a quelli di Maurizio Crozza.

Che risata sia. Si parte giovedì 20 maggio: un convegno inaugurato da Edoardo Sanguineti con interventi di Siro Ferrone, Moni Ovadia, Gioele Dix. Durante la prima serata, il sindaco Marta Vincenzi consegnerà il premio speciale “Pensiero che ride” a Franca Rame per l’autobiografia “Una vita all’improvvisa”. I comici saliranno alla ribalta con delle “serate d’onore”: Dario Fo, Pupi Avati, Paolo Villaggio, Daniele Luttazzi e Alessandro Bergonzoni. Venerdì 21 maggio Gino Paoli e Sergio Staino inaugureranno quattro stanze espositive: quella che ricostruirà lo studio di Gilberto Govi, una dedicata al Signor Bonaventura di Sergio Tofano, un’altra per la mostra dei collage di Tonino Conte “Che cosa c’è da ridere” e un’ultima per i fumetti di Gualtiero Schiaffino. Le firme più graffianti, poi, si sfideranno a colpi di matita con le “Lavagne comiche”: Sergio Staino si confronterà con Leonardo Brizzi, Vincino dialogherà con Federico Sanguineti, Massimo Bucchi con Simone Regazzoni. E sabato 22, dalle 20.30, maratona non stop di spettacoli fino a notte fonda tra i Palazzi di Strada Nuova. E siccome non c’è niente di più straniante – e comico – di vedersi attraverso gli occhi degli altri, quest’anno partirà il concorso “Risate dal mondo”, per le migliori pagine comiche in italiano scritte da stranieri: le opere dovranno essere inviate, anche via web entro il 10 maggio.